Ciao a tutti, come va?
In teoria in questo post avrei dovuto commentare in differita l'intervista a Luca Enoch che era programmata per lo scorso lunedì sul sito FUMETTOLOGICA, ma guardacaso - dopo che lo stesso sito ha pubblicato l'intervista-bomba ad Antonio Serra - è stata posticipata... E questo perchè a quanto pare Luca Enoch ha ritenuto opportuno rivedere un po' le sue risposte, onde evitare chiarimenti successivi.
Il sospetto - visto che l'intervista era già pronta - è che dalla Bonelli gli abbiano chiesto di "chiarire" meglio alcuni punti e/o di visionare il tutto prima che venisse pubblicato, onde evitare danni di immagine e fuoriuscite di notizie riservate, come è avvenuto nel caso dell'intervista ad Antonio Serra (CLICCATE QUI)... Noi non lo sapremo mai, ovviamente, ma se le cose stessero davvero così non penso che basterà il visto censura su qualche intervista per impedire che - presto o tardi - tutti i nodi vengano al pettine.
Tuttavia, siccome per oggi avevo messo in conto un'intervista, e siccome è giusto fare anche un po' di confronti con le interviste dello stesso tipo che vengono fatte agli autori stranieri, qui di seguito ho pensato di tradurvi alcuni passaggi dell'intervista (CLICCATE QUI per leggerla integralmente) che il sito GAYLEAGUE ha fatto a Steve Orlando (foto sotto), lo sceneggiatore della nuova serie dedicata a Midnighter per la DC COMICS, che debutta proprio questo mese.
Anche in questo caso si parla del rapporto fra l'omosessualià, il fumetto popolare e gli sceneggiatori che devono gestire il tutto, ma rispetto alle interviste fatte agli sceneggiatori Bonelli da FUMETTOLOGICA la discussione è di tutt'altro livello...
GAYLEAGUE: Congratulazioni per il tuo nuovo lavoro come scrittore della prossima serie di Midnighter! Com'è stato accolto così e come ti senti?
Steve Orlando: É fantastico! É emozionante vedere la passione della gente per questo personaggio, qualcosa che sento anche io, ma che sono lieto di vedere anche nei fans. Midnighter è un personaggio che mi ha coinvolto molto. Ha debuttato quando ero giovane, ed è stato un esempio lampante del fatto che non c'é un modo "corretto" di essere LGBT. "Gay" può significare qualsiasi cosa, e non c'è bisogno di assecondare le aspettative o le nozioni degli altri. Midnighter
era incredibilmente duro, ma incredibilmente sensibile, e il modo in cui è stato affrontato il suo essere gay - come un qualsiasi altro aspetto della sua personalità - non è mai stato enfatizzato. Adesso, quando parlo ai fans del personaggio, è bello vedere che è stato importante per loro come lo è stato per me. Lui
non è semplicemente un altro vigilante: è un simbolo di quello che
il fumetto popolare, con i suoi miti, può significare per le persone. Guardate
Midnighter e poi guardate Batman: sono due personaggi fortemente influenzati da The Shadow (noto personaggio pulp nato negli anni '30 - Nota di Wally), ma quella stessa idea può mutare e trasformarsi in diversi personaggi
che si collegano con diversi tipi di lettori, contribuendo ad una delle grandi missioni dei fumetti: dimostrare ai lettori che non sono soli... Come mi sento a fare parte di questo? All'idea di aggiungere qualcosa di mio a un personaggio che ha contribuito a rendermi quello che sono oggi? Onorato: ecco come mi sento.
GL: La notizia di una nuova serie in corso per Midnighter è stata una sorpresa. Eri interessato al personaggio da prima? E come sei diventato coinvolto nel progetto? Che tono pensi di dare alla serie?
SO: Sicuramente ero interessato! Come ho detto sono stato un fan di Midnighter fin dal suo debutto in Stormwatch nel 1998. Fin dall'inizio la sua sicurezza, l'impegno che mette in quello che fa, anche se deve fare delle cose orribili, è affascinante. Ed è molto
simile a quello che ha fatto The Shadow prima di lui: era un uomo che terrorizzava chi aveva terrorizzato, facendo provare alle persone che hanno fatto del male lo stesso dolore che hanno inferto agli altri...
Sono diventato parte del progetto attraverso il mio amico ed editor Mark Doyle. Mark
aveva pubblicato il mio primo lavoro per la DC, Mistery in Space, e quindi sapeva che potevo essere chiamato per una storia in cui la sessualità deve essere presentata in maniera originale. Abbiamo
parlato dell'impatto che Midnighter ha avuto su di me personalmente, di cosa ha significato per me, ed è stato da quella conversazione che il primo
seme per la nuova serie di Midnighter è stato piantato.
Con
la serie in corso porteremo Midnighter nella realtà di oggi, come maschio gay adulto, e provvederemo a farlo tornare alle sue radici
di "veicolo" per i combattimenti più folli ed estremi... Anche
nel DC Universe Midnighter (che prima faceva parte della linea Wildstorm, che era separata dal DC Universe ufficiale - NdW) è un combattente estremo, che fa quel genere di cose davanti alle quali gli altri eroi devono fare un passo indietro. É un'eccezione tra i supereroi. E questa è una delle cose che ha sempre attirato i lettori di Midnighter: il suo humour nero, l'iperbole delle sue scene d'azione... Lui è il tipo più duro di tutti, ma non se ne accorge. Ama essere Midnighter. E non gli importa quello che pensano gli altri.
In Midnighter applicheremo quella personalità strafottente a tutta la sua vita. Midnighter ha un'identità segreta, ma ha fatto coming out in ogni caso, sia come un supereroe che come uomo gay. Midnighter è stato creato per essere un
combattente, ma ora finalmente inizierà ad esplorare la comunità gay e la vita "reale". Non si tratta di scoprire il suo passato, si tratta di definire il suo presente. Spesso i giovani omosessuali agiscono in un certo modo per adattarsi,
o si vestono in un certo modo, e quindi penso che ci sia un collegamento
naturale con la figura del supereroe, che indossa un costume
per agire nel mondo. Tuttavia Midnighter dimostra che non ce n'è bisogno. Con o senza costume lui è quello che è, e al diavolo tutto il resto.
É questo l'unico modo per realizzare un fumetto su Midnighter: temi supudoratemente LGBT, azione impenitente e autostima senza compromessi.
GL:
La mia militanza gay potrebbe essere messa in discussione se non dico che tu
sei il primo gay/bisessuale (potrai chiarire meglio tu, se lo riterrai opportuno) a scrivere Midnighter. Com'è influenzata la tua scrittura dal fatto di essere gay/bisessuale?
SO: Trovo questa domanda interessante e non ci avrei mai posto il veto, anche perchè se l'avessi fatto non avrei mai potuto scrivere Midnighter. Tuttavia vorrei precisare che anche se tanti danno per scontato che sono gay, in realtà sono bisessuale. Sono
orgoglioso di essere al lavoro su un fumetto LGBT e di essere parte della
comunità LGBT, ma trovo anche che il concetto che "si deve essere ciò di cui si scrive" sia riduttivo. Sì, io sono bisessuale, ma finora Midnighter è stato creato e scritto splendidamente da un team creativo etero. Credo
che le ipotesi che sono state fatte su di me e su questo fumetto siano interessanti, e non
sgradite, anche se la mia sessualità non è stata pubblicizzata come un elemento portante del progetto.
In ogni caso il mio essere bisessuale certamente influenzerà Midnighter, soprattutto nell'impegno che sto mettendo nel rendere il personaggio coerente con la sua eredità, ma anche nel descrivere il mondo LGBT in modo ricco,
dettagliato e realistico. Posso
ispirarmi agli eventi della mia vita per le storie, e - si spera - portare temi e situazioni in sintonia con i
lettori. La
vita quotidiana della comunità LGBT presenta piccole cose che non fanno parte della comunità etero, o entrano
in gioco in modi completamente diversi. Spero
di portare alla luce quelle piccole cose nel modo migliore.
GL:
Midnighter ora è un personaggio ricorrente nella serie Grayson, e dopo la
cancellazione di Stormwatch è stata una grande, piacevole sorpresa. Hai piani per utilizzare Grayson in apparizioni? Vuoi rendeli un nuovo Dinamico Duo?
SO: I concetti introdotti in Grayson influenzeranno certamente la serie. Non posso ancora dire se Dick Grayon stesso apparirà, ma la serie avrà più sfumature se si legge anche Grayson. Non lo leggete? Nessun problema. Sto impostando tutto per essere letto autonomamente. Le guest
star possono arrivare dopo, ma per un po' l'idea è
di costruire nuovo mondo per Midnighter come eroe
indipendente. Dai
ragazzi che incontra, ai consigli che offre, alla rete di persone a cui ha salvato la vita... Vogliamo mostrare la
comunità che Midnighter sta costruendo intorno a sé, perchè mentre combatte per cambiare il mondo ha anche una vita reale fatta di gente comune .
GL: Ricordo la delusione di alcuni lettori per il fatto che Apollo (ex super ragazzo ed ex super marito di Midnighter - NdW) non ha avuto
un ruolo significativo nella prima serie solista di Midnighter. I lettori possono aspettarsi di vedere Apollo giocare qualche ruolo nelle tue storie?
SO: Anche in Grayson fra Midnighter e Apollo c'è una certa tensione sessuale. All'inizio della mia serie di Midnighter risulta che i due sono stati insieme qualche mese, ma non sono stati insieme per anni come prima del reboot (il "reboot" è quello che ha fatto la DC Comics nel 2010, unificando i suoi universi narrativi e cambiandone in parte la storia - NdW). La luna di miele è finita, come avviene per molti giovani innamorati che forse si sono sposati troppo in fretta. Anche se hanno forti sentimenti reciproci, proprio come nella vita reale, a volte questo non è sufficiente. A volte qualcosa non funziona e bisogna rivedere tutto. Le relazioni sono in perenne movimento nella vita reale, e dovrebbero esserlo anche nella narrativa seriale. Midnighter e Apollo hanno storie diverse, e vedono la vita in modo diverso. Apollo non è con lui all'inizio della nuova serie, ma ciò che è, e ciò che
simboleggia per Midnighter, influenzerà il protagonista. In realtà Midnighter
non ha mai vissuto da gay adulto e single: Apollo è stato il suo
primo rapporto vero e ha bisogno di ridefinire se
stesso come individuo gay. In
realtà se una persona è definita completamente dal loro rapporto con il
partner, se il suo orientamento sessuale è confinato in una sola persona, il
rapporto non è emotivamente sano. Solo se siamo felici con noi stessi possiamo veramente funzionare come unità in un rapporto. Senza
avere un passato vero (Midnighter è stato creato in laboratorio - NdW), Midnighter ha già meno elementi per definire se stesso rispetto ad un essere
umano medio, e deve cercare se stesso fra un combattimento e l'altro, per trovare il suo equilibrio.
Abbiamo una meravigliosa opportunità per mostrare come
Midnighter esplora la sua vita di gay adulto e spera di avere la
possibilità di partecipare attivamente a quella vita. Spesso vediamo che le coppie gay introdotte nei media si presentano già sposate, piatte e asettiche. Midnighter invece farà il suo viaggio personale per definire se stesso come
individuo: una strada che tutti dovrebbero percorrere... Anche se lui la percorre con un sorriso sarcastico e pungente.
Che dire? La prima cosa che mi viene da dire è che questa intervista proviene da un sito gay, ma è molto simile a quella che Steve Orlando ha rilasciato sul sito ufficiale della DC COMICS (la trovate CLICCANDO QUI)... Segno che, evidentemente, anche la DC COMICS (dopo tanti passi falsi) ha iniziato a farsi una ragione del fatto che la questione LGBT è ormai parte integrante della società del 2015, e che porsi in contrasto con questo stato di cose è poco sensato... Oltre che controproducente e potenzialmente rischioso.
La seconda cosa che mi ha fatto riflettere è il passaggio in cui Steve Orlando sostiene che il bello dei fumetti è che lo stesso archetipo si può adattare a diversi tipi di lettori, quando nel fumetto italiano - generalmente - succede esattamente l'opposto, e cioè che i diversi tipi di lettori devono adeguarsi allo stesso archetipo...
La terza cosa che ho notato, e che in effetti ho riscontrato anche nelle interviste di altri autori statunitensi, è che negli USA c'è una certa tendenza a percepire i fumetti come un mezzo per rendere meno solo il lettore e per dargli degli spunti interessanti per riflettere e affrontare la vita... Puntando anche a sollecitarlo emotivamente... Magari toccando anche temi spinosi. Tutte cose che il fumetto popolare italiano non può permettersi di fare, visto che fondamentalmente vuole fornire una lettura di evasione, e anche quando tratta argomenti impegnati cerca di non coinvolgere troppo direttamente chi legge, per evitare polemiche e non dividere il pubblico... E forse anche per non urtare i poteri forti del nostro paese.
Infine mi viene da pensare che, considerando che i trend americani, di solito, prendono piede in Italia con quei venti o trent'anni di ritardo, non escluderei che fra qualche decennio si possano leggere storie (e interviste) di questo tipo anche da noi...
La domanda è: visto che il pubblico italiano - per tanti motivi - sta cambiando con più rapidità rispetto al passato, il fumetto popolare italiano può permettersi davvero di aspettare venti o trent'anni prima di adeguarsi al cambiamento in atto?
Io qualche dubbio ce l'ho.
Alla prossima.
IMPORTANTE: Mi hanno inserito fra i candidati all'ITALIAN GAY BLOGGER AWARDS, e avete tempo fino al 14 giugno per votarmi. Non ci sono premi, ma se pensate che spetti a me vincere CLICCATE QUI, oppure sull'immagine qui sotto, ed esprimete il vostro parere... (^__^)
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