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mercoledì 10 giugno 2015

NUOVO RECORD

Ciao a tutti come va?

Dato che in Italia l'animazione seriale giapponese ha finito per occupare uno spazio del tutto insignificante nei palinsesti televisivi (per i motivi che ho spiegato QUI), dispiace un po' che il grande pubblico - quello che non sa destreggiarsi fra i molti siti internet che, per fortuna, rendono ancora accessibile il mondo degli anime in Italia - non possa entrare in contatto con alcune produzioni che sono un po' il simbolo dei tempi che cambiano... Anche dal punto di vista dell'inclusione delle tematiche omosessuali.

Infatti, anche se negli ultimi anni è aumentata notevolmente la quota di personaggi LGBT, proprio questa estate verrà toccato un nuovo record mondiale per quello che riguarda le serie animate giapponesi incentrate su protagonisti gay e storie d'amore gay.

E questo perchè è stata ufficializzata la partenza, a partire da luglio, della terza serie animata tratta dal BOYS LOVE Junjo Romantica: Pure Romance, realizzato da Shungiku Nakamura... Una mangaka che, oltre ad avere all'attivo più di settanta volumetti, può anche vantarsi di avere ideato la saga BOYS LOVE che attualmente detiene il primato di episodi animati. Infatti con i 12 episodi della nuova serie di Junjo Romantica: Pure Romance, che si vanno ad aggiungere ai 24 delle due stagioni precedenti, arriviamo a quota 36...

Tuttavia a questi bisogna aggiungere anche i 24 episodi delle due serie animate tratte da Sekai-ichi Hatsukoi, un manga che nasce proprio come spin-off di Junjo Romantica: Pure Romance, con cui condivide parte dei personaggi.

Quindi, con la serie che debutterà a luglio, la saga BOYS LOVE di Shungiku Nakamura potrà contare su ben 60 episodi, senza contare i 3 episodi speciali prodotti direttamente per l'home video e un film di animazione, a cui probabilmente si aggiungerà nuovo materiale man mano che i suoi manga proseguiranno e forniranno nuovo materiale per le storie da animare.


Quindi si può ben dire che questa serie abbia battuto anche il record di durata di una serie con protagonisti gay, detenuto in precedenza dai 49 episodi della serie Patalliro! (che ormai risale al 1982 e che si ispirava al manga di Mineo Maya, ancora in corso)... Anche se in effetti si trattava di una serie umoristica e demenziale (incentrata su di un odioso dittatore gay molto frou frou, circondato da ministri gay molto frou frou), quindi non è esattamente paragonabile ad un BOYS LOVE con risvolti realistici...

Ad ogni modo essere interessante notare che la terza serie di Junjo Romantica: Pure Romance è stata prodotta anche perchè l'edizione in dvd delle prime due (che risalgono al 2008) sono andate benissimo. Secondo la classifica Oricon questa serie animata, nel 2008, si è piazzata addirittura al quarto posto nella categoria "miglior vendita nella prima settimana" per quel che riguarda le raccolte in DVD, appena dopo i nuovi capitoli di alcune saghe animate leggendarie (e cioè Gundam 00, Macross Frontier e Aria the Origination), stupendo un po' tutti...


E, come se tutto ciò non bastasse, la sua edizione americana - nel 2009 - è stata il primo caso di manga BOYS LOVE che è entrato nella classifica dei manga più venduti, realizzata ogni settimana dal New York Times. Ora: a parte il fatto che il New York Times dedica una classifica settimanale ai manga più venduti (e questo dà la misura di come i manga negli USA vengano considerati un'importante espressione della cultura pop), penso che sia abbastanza evidente che i manga di Shungiku Nakamura devono avere qualcosa che li differenzia dalla media degli altri BOYS LOVE...

Forse si tratta del fatto che, pur rientrando nei rigidi canoni BOYS LOVE, questi fumetti presentano storie e personaggi più vicini alle dinamiche delle soap opera e delle sit com occidentali? Oppure dipende dal fatto che - entro certi limiti - questi fumetti (e gli anime da cui sono tratti) tendono a presentare personaggi omosessuali che non trasfigurano il classico rapporto uomo/donna in chiave gay (come la maggior parte dei BOYS LOVE), ma provano a raccontare storie situazioni più verosimili e leggermente più ammiccanti verso il pubblico generalista (anche gay) che non rispetto alle sole appassionate di BOYS LOVE?

Dopotutto, e per fortuna, in queste storie i protagonisti gay vivono la loro dimensione gay anche attraverso l'amicizia con altri ragazzi omosessuali (che, una volta tanto, non hanno necessariamente dei secondi fini), e hanno una vita che va al di là dei loro coinvolgimenti romantici... E questo, per un BOYS LOVE, è effettivamente un elemento abbastanza innovativo, che probabilmente fa scattare un processo di identificazione con un pubblico più vasto... E forse persino con il pubblico omosessuale stesso...

D'altra parte, giusto per segnalare un dettaglio interessante, le sigle scelte per gli anime tratti dai manga di Shungiku Nakamura non sono le classiche melodie delicate e un po' malinconiche che ci si aspetterebbe da un anime a tema BOYS LOVE, ma dei pezzi rock molto dinamici... Che sottolineano come non ci si trova di fronte a qualcosa di necessariamente melenso e "romantico" nel senso più femminile del termine (nonostante le animazioni a base di immancabili fiori e merletti)...

Se così fosse anche il successo di questi prodotti dimostrerebbe che, dal punto di vista mediatico, le produzioni che in qualche misura provano ad ammiccare al mondo LGBT reale - superando alcuni stereotipi storici - sono anche quelle che risultano più riuscite anche dal punto di vista commerciale... E che questo vale in Occidente come in Giappone.

In fondo tutto il mondo è paese (anche se, dalle noste parti, in molti sembrano scordarsene).

Alla prossima.

IMPORTANTE: Mi hanno inserito fra i candidati all'ITALIAN GAY BLOGGER AWARDS, e avete tempo fino al 14 giugno per votarmi. Non ci sono premi, ma se pensate che spetti a me vincere CLICCATE QUI, oppure sull'immagine qui sotto, ed esprimete il vostro parere... (^__^)




http://igba.altervista.org/

1 commento:

Anonimo ha detto...

Condivido la tua analisi, soprattutto Sekai-ichi Hatsukoi si caratterizza per un ritmo da sitcom molto occidentale, in cui l'attenzione alle dinamiche sul posto di lavoro rende tutto più realistico ed interessante, mentre l'ambientazione nel mondo del manga garantisce sia un motivo di interesse in più anche per un pubblico più vasto, che ha dimostrato enorme curiosità su questo ambiente (vedi l'enorma successo di Bakuman).