Ciao a tutti, come va?
La notizia italiana di oggi, che è una mezza bella notizia, richiede un piccolo preambolo. Lo scorso marzo, durante una riunione dei vertici della Lega Calcio Dilettanti, il presidente (ora ex presidente, a quanto pare) Felice Belloli ebbe un'uscita molto poco felice. Infatti quando qualcuno gli fece notare che le squadre femminili avevano richiesto maggiori finanzialmenti, sbottò dicendo che di soldi ce n'erano pochi e che non si poteva "sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche...", e la frase venne messa prontamente a verbale.
A seguito di quell'episodio partì un'indagine interna presso la Federazione Italiana Gioco Calcio, che si è conclusa lo scorso maggio con la sua "deposizione" formale da parte degli alti vertici... Anche perchè le calciatrici italiane avevano minacciato addirittura di non giocare le finali di campionato se Felice Belloli fosse rimasto in carica...
Ora: all'accaduto è stato dato un certo risalto, anche per via dei suoi risvolti nettamente omofobi, e il calcio femminile ha fatto fronte comune, tuttavia è interessante notare come - d'altra parte - non ci sia stata nessuna posizione netta a difesa delle lesbiche che giocano a calcio... Ed è un po' triste perchè, anche se le lesbiche che giocano fossero state davvero solo quattro (e sicuramente sono molte di più), avrebbero meritato di vedere riconosciuto il loro status di calciatrici come tutte le altre, mentre in questo modo è passato il messaggio che parlare di calciatrici "lesbiche" è offensivo e basta.
E questo non va bene.
Certo le lesbiche che giocano a calcio non lo fanno per fare le attiviste per i diritti LGBT, però questa poteva essere una buona occasione per dire che gli omosessuali nei giochi di squadra non dovrebbero essere un tabù... E invece non se ne è fatto niente.
Cosa c'entra questa notizia con gli argomenti di cui parla abitualmente questo blog?
In effetti, per un curioso sincronismo, proprio mentre Felice Belloli era costretto a fare le valigie, è stato annunciato che la versione aggiornata di uno dei videgame calcistici più famosi di sempre - e cioè FIFA 16 - per la prima volta ha introdotto anche il calcio femminile, con tanto di campionatura digitale delle calciatrici delle varie squadre nazionali... A riprova del fatto che forse chi si interessa al calcio femmile non sono solo le "quattro lesbiche" di cui sopra...
Inoltre, e questa è la notizia più interessante, il 6 giugno Claudio Sciarrone (che da una ventina d'anni lavora per la Disney, e che vedete nella foto sotto) ha presentato ufficialmente - in occasione di un evento sportivo - un fumetto autoprodotto da lui e dalla dirigenza della squadra femminile dell'Inter...
Un fumetto che racconta proprio le avventure delle calciatrici della squadra femminile dell'Inter, divise fra l'amore per il calcio, i sacrifici, il lavoro, lo studio, l'amicizia e gli inevitabili pregiudizi... Un fumetto che, non a caso, si intitola #AMALE!...
In realtà di tratta di un numero zero a tiratura limitata, nella speranza che qualche editore vero si interessi al progetto, quindi diciamo che più che altro è un esperimento... Tuttavia diciamo pure che, ispirandosi alle giocatrici reali dell'Inter, anche volendo Claudio Sciarrone non avrebbe potuto fare a meno di dargli un taglio lesbo friendly laddove era necessario... E questo è il lato positivo.
Il lato negativo è che il suddetto fumetto, così come il calcio femminile in quanto tale, probabilmente non può ancora affrontare con disinvolura e in modo diretto uno dei motivi per cui la categoria delle calciatrici viene ampiamente svalutata... E cioè il fatto che il calcio femminile, effettivamente, viene considerato ancora un passatempo per "quattro lesbiche". Ed è un peccato, perchè partendo da questo pregiudizio un fumetto sul tema potrebbe cogliere molti spunti interessanti per mettere sotto una nuova luce, più positiva, proprio le lesbiche che giocano a calcio...
D'altra parte suppongo che rivendicare con orgoglio la propria dimensione lesbica non farebbe un gran servizio al calcio femminile... Non se spera di attirare tante nuove giocatrici, soprattutto fra le giovani e giovanissime... Che sicuramente - se lo spirito lesbo friendly del calcio femminile venisse ufficializzato - verrebbero indirizzate verso sport tradizionalmente più femminili dai genitori più omofobi e prevenuti.
E d'altra parte è anche per questo motivo che in Italia i calciatori gay non si dichiarano nemmeno al termine della loro carriera: quasi tutti a quel punto cominciano a fare gli allenatori... E in Italia quanti genitori manderebbo il proprio figlio in una squadra di calcio con un allenatore gay dichiarato?
Alla prossima.
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