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lunedì 27 luglio 2015

LUPIN - LA DISAVVENTURA ITALIANA

Ciao a tutti, come va?

Manco a farlo apposta anche per questo lunedì è saltato fuori un argomento "italiano" da affrontare.
Tutto parte dall'attesissima quarta serie di Lupin III, che - film e speciali a parte - rinnova il mito del personaggio sul piccolo schermo dopo una trentina d'anni (visto che la serie prequel "per adulti" Lupin The Third – La donna chiamata Fujiko Mine - datata 2012 - lo presentava come coprotagonista occasionale)...
Per quei pochi che non lo sanno ancora, la particolarità di questa serie (oltre alla giacca blu del protagonista) è che sarà tutta ambientata fra l'Italia e San Marino.

Che i giapponesi amino molto l'Italia non è una novità, e non è neanche una novità che gli italiani amino molto Lupin III... Visto che è un personaggio picaresco e spregiudicato, donnaiolo e impenitente, ladro infallibile e ingenuo beone al tempo stesso, che ha sempre suscitato una rara simpatia presso il pubblico del nostro paese.

Tuttavia il fatto che la sua nuova e attesissima serie fosse ambientata in Italia deve avere esercitato un fascino irresistibile persino su Mediaset, anche se oggi è diventata estremamente selettiva per quel che riguarda le serie giapponesi (e i motivi li ho spiegati nel lungo post che trovate CLICCANDO QUI)... Al punto di diffondere un comunicato stampa in cui annunciava che l'avrebbe presentata in ANTEPRIMA MONDIALE a fine maggio, su Italia Uno o su Italia Due.

Cosa che, però, a maggio non è mai avvenuta (senza che fosse fornita alcuna spiegazione).

Tuttavia a metà luglio è stato finalmente comunicato ufficialmente che l'arrivo della serie è previsto a partire dal 29 agosto, ogni sabato alle 22.30 su Italia Uno.

Per come vanno queste cose è probabile che non verremo mai a sapere quali riflessioni aziendali hanno portato a questo cambio di programma, ma per fortuna gli indizi non mancano, e portano a delle conclusioni abbastanza interessanti...

Partiamo da un dato di fatto: la serie LUPIN the Third - La donna chiamata Fujiko Mine è stata trasmessa anche in Italia, e senza censure, da Italia Due (anche perchè, se ci fossero state censure su una serie del genere, sarebbe stata la buona volta che i fan avrebbero dato fuoco a Mediaset)... Tuttavia, per non incorrere nelle multe AGCOM, nelle polemiche dei bigotti e in tutta una serie di altri problemi annessi e connessi è stata trasmessa (a due anni di distanza dalla messa in onda giapponese) come un prodotto a dir poco di nicchia... E cioè ogni lunedì alle ore 23.15, a partire dal 26 maggio 2014... Con una campagna pubblicitaria insignificante (per attirare il meno possibile l'attenzione dei media su un prodotto del genere, presumo), che probabilmente puntava tutto sul passaparola per cercare di raggiungere solo i fan più sfegatati e più "adulti".

Piccolo e non irrilevante dettaglio: l'erotica introduzione animata a tinte noir si concludeva con un bacio lesbico, e non è un caso...

Infatti in questa serie ci sono alcune parentesi lesbiche e bisessuali della protagonista, nonchè personaggi secondari estremamente ambigui e indefinibili... Come ad esempio Oscar, l'assistente dell'ispettore Zenigata, che non si capisce fino a che punto sia bisex, gay o transgender (anche se è evidente che ama follemente proprio il burbero ispettore Zenigata , qui presentato in una versione molto "cool", e che predilige i tacchi alti)...

In ogni caso con questa serie Italia Due aveva già tentato la carta della seconda (terza?) serata per quel che riguarda l'animazione giapponese, e per giunta proprio con i personaggi della saga di Lupin III nella loro versione più "trasgressiva"... E pertanto - a rigor di logica - anche la nuova serie di Lupin III, ambientata in Italia, avrebbe potuto trovare la sua giusta collocazione sul canale che trasmette le (poche) nuove serie animate giapponesi di Mediaset (e dove comunque erano state replicate da poco le vecchie serie di Lupin III)...

Però le cose sono andate diversamente... Come mai?

Di certo si sa che i primi annunci relativi alla trasmissione italiana della serie di Lupin III ambientata in Italia risalgono allo scorso ottobre, in occasione del MIPCOM di Cannes (l'evento per addetti ai lavori in cui l'entertainment mondiale propone i suoi prodotti al mercato europeo), dove probabilmente era stato perfezionato il contratto fra Mediaset e i giapponesi della TMS, a cui era seguito l'annuncio dell'anteprima italiana a partire da maggio... Anteprima che, presumo, per essere stata annunciata con tanto entusiasmo (persino in Giappone dalle riviste specializzate!) doveva già avere avuto il beneplacito dei giapponesi, che sicuramente avevano garantito abbastanza episodi pronti per iniziare la trasmissione italiana della serie a maggio...

Ma gli imprevisti, ovviamente, sono in agguato, soprattutto se si prendono le cose alla leggera e se ci si lascia guidare dai facili entusiasmi... In particolare quando non si sa esattamente con che cosa si ha a che fare.

Come dicevo prima, per vedere in Italia la serie Lupin the Third - La donna chiamata Fujiko Mine ci sono voluti due anni: questo significa che Mediaset ha avuto modo di visionare la serie e di valutare con calma dove collocarla nel modo migliore (e nel modo meno dannoso possibile)... E ha anche avuto modo di studiare una strategia per pubblicizzarla (o per NON pubblicizzarla, a seconda dei punti di vista).

Tuttavia con la quarta serie di Lupin non è andata così: probabilmente, con le puntate ancora in produzione, Mediaset ha visionato solo degli spezzoni, ha visto l'ambientazione italiana e deve avere perso la testa, acquistandone istantaneamente i diritti e pubblicizzandola da subito come una grande anteprima mondiale in esclusiva... Soprattutto considerando l'appeal che esercita Lupin nel nostro paese (e il potenziale introito pubblicitario generato da una serie del genere).

In effetti verrebbe addirittura il sospetto che le persone di Mediaset che sono andate al MIPCOM per visionare le proposte e stipulare i contratti non fossero quelle che avevano richiesto e gestito la serie di Fujiko Mine per Italia Due... Ignorando, quindi, che gli ultimi prodotti legati a Lupin potevano essere considerati in qualche modo "a rischio" per gli standard della TV italiana... Come, appunto, nel caso della sopracitata serie di Fujiko, in cui - per dirne una - la protagonista si è perfino divertita a impersonare l'insegnante lesbica di un esclusivo collegio femminile, per la gioia di diverse studentesse ansiose di sperimentare i suoi baci...

Ovviamente non possiamo sapere se la quarta serie di Lupin III raggiungerà certi livelli, ma possiamo supporre che seguirà comunque quella strada, piuttosto che quella tracciata dalle serie classiche di Lupin III arrivate in Italia negli anni '80... Anche se io sarei portato a credere che invece era proprio a quelle serie che pensavano i rappresentanti di Mediaset volati a Cannes, altrimenti non avrebbero certo acquistato con tanta leggerezza degli episodi non ancora ultimati, per poi pubblicizzarli a scatola chiusa...

Comunque, se questa teoria è esatta, quando sono iniziate ad arrivare le puntate integrali da doppiare, dalle parti di Mediaset qualcuno deve avere controllato meglio, e dopo avere strabuzzato gli occhi potrebbe essersi reso conto di avere fatto il passo più lungo della gamba, anche se ormai era troppo tardi per tornare indietro...

Anche perchè, nel frattempo, era stato contattato  persino il giovane rapper Moreno Donadoni (foto sotto) per interpretare la nuova sigla assieme a Giorgio Vanni, probabilmente nel tentativo di intercettare anche l'ampio pubblico dei teenager  "di tendenza" che seguono i talent show e amano il rap, che non necessariamente sono anche appassionati di animazione giapponese... Con l'evidente intento di sfruttare al massimo il potenziale commerciale di questa serie fin dalla prima messa in onda... E probabilmente è stato anche per questo motivo che alla fine si è deciso di trasmetterla su Italia Uno, che è un canale più generalista e commercialmente rilevante rispetto a Italia Due.
Anche la sigla di Moreno Donadoni e Giorgio Vanni era pronta per maggio (tant'è che è stata presentata al Milano Anime Expo, che si teneva proprio il 9 e 10 maggio)... Eppure su tutta l'operazione ad un certo punto è calato un silenzio inquietante, perlomeno fino a luglio...

Cosa è successo?

Il fatto è che questa serie di Lupin III ambientata in Italia, nonostante le apparenze, si sta rivelando molto di più che una semplice vetrina per il nostro paese. Tant'è che il produttore Kazuhide Tomonaga ha dichiarato che in questa nuova produzione Lupin sarà per certi versi più contraddittorio, maturo e vanesio ( ma anche meno goffo e smaccatamente buono) rispetto alle serie precedenti... In parole povere sarà una versione aggiornata del Lupin III comparso nella prima storica serie (quella in cui indossava la giacca verde), quella stessa serie che - per inciso - è stata la più censurata dalle reti Mediaset...

E in questo caso il fatto che la serie sia ambientata in Italia rappresenta un'aggravante, visto che - a quanto pare - verranno anche affrontati una serie di temi scottanti che si ispirano alla realtà italiana di oggi (dalla corruzione dei politici alle partite di calcio truccate). In parole povere, se da una parte questa serie metterà in risalto le bellezze del nostro paese, dall'altra evidenzierà i suoi problemi sociali e culturali, come corruzione, criminalità organizzata e via discorrendo...

Esattamente quel genere di cose di cui nel nostro paese non si può parlare senza tutta una serie di filtri e compromessi, che ovviamente i giapponesi non sono tenuti ad adottare. Tantopiù che Lupin III, nei fumetti, nasce proprio come personaggio satirico e grottesco (e l'Italia di oggi, in effetti, offre tantissimi spunti in questo senso).

Tra l'altro alle sceneggiature abbiamo Yuya Takahashi, un autore che certo non ha peli sulla lingua in fatto di denuncia sociale e tematiche "adulte", e che peraltro con la serie Tiger & Bunny ha anche dimostrato di avere una certa dimestichezza con le allusioni LGBT e i personaggi visibilmente omosessuali... Cosa, questa, che a quanto pare potrebbe caratterizzare anche il suo contributo alla serie "italiana" di Lupin III, e fin dal primo episodio...
Infatti il Corriere della Sera, che evidentemente lo ha già visto doppiato in italiano, riporta che:

"La prima puntata, a San Marino, si apre con una sorpresa. Fede al dito, Lupin è all’altare, pronto a sposarsi. Al suo fianco però non c’è la sua fissazione Fujiko, ma l’ereditiera di una catena d’alberghi con un passato da modella che finisce spesso sui giornali di gossip: una Paris Hilton di cartone non molto distante dalla Paris Hilton di plastica che conosciamo, a cui però non difetta il senso dell’umorismo. Maliziosa e per niente scandalizzata si chiede se l’uomo infuriato che vuole interrompere la cerimonia (l’ispettore Zenigata) non sia per caso il fidanzato geloso di Lupin." 

Quindi, ricapitolando, la sensazione è che a Mediaset avessero pensato di opzionare un certo tipo di prodotto, che grazie all'ambientazione italiana poteva avere un potenziale commerciale molto interessante, ritrovandosi poi per le mani qualcosa di completamente diverso... Senza peraltro potere ricorrere all'opzione della censura (perchè ora il pubblico non gliela farebbe mai passare liscia)... E così Moreno Donadoni e Giorgio Vanni si sono ritrovati a dover interpretare una tarantella rap, dove - per la prima volta in una sigla italiana di cartoni animati - si è ritenuto opportuno utilizzare la parola "mafia"... E non penso che questa parola sia stata inserita proprio a caso.
Al di là del fatto che questa sigla non è piaciuta quasi a nessuno (al punto che è partita persino una petizione online per abolirla, che potete trovare CLICCANDO QUI), direi che è abbastanza rappresentativa del piccolo corto circuito produttivo che ha coinvolto Mediaset in questa occasione... Un corto circuito che potrebbe essere il motivo che l'ha portata a posticipare la partenza della serie da metà maggio a fine agosto: per valutare al meglio le proprie mosse e limitare i rischi... E magari per trovarle una collocazione in palinsesto diversa da quella prevista inizialmente: una collocazione che tutelasse in qualche modo l'emittente da certi contenuti potenzialmente compromettenti...

E quindi quale mossa migliore se non quella di trasmettere la suddetta serie il sabato alle 22.30? Quando l'AGCOM non pretende contenuti protetti, quando i bambini sono a letto, i giovani sono fuori con gli amici e gli unici adulti che potrebbero seguirla sono quelli che amano già il personaggio e quindi sono meno propensi a montare polemiche?

Certo proporla il sabato a quell'ora è quasi un suicidio assistito, ma a questo punto non c'erano molte alternative... Anche perchè con la notevole campagna pubblicitaria che hanno fatto avventatamente partire, fin da subito hanno creato molte aspettative...

Tra l'altro parliamo di una serie che durerà ventisei episodi, che però in buona parte non sono ancora stati ultimati e dei quali - probabilmente - Mediaset ignora ancora il contenuto nei dettagli. Cosa potrebbe succedere se questa serie toccasse argomenti che non sono proponibili nemmeno alle 22.30 di sabato?

Cosa accadrebbe se, per fare un esempio, parlasse di politicanti italiani xenofobi e/o nostalgici fascisti? E se parlasse di forze dell'ordine violente e colluse con la criminalità? E se i carabinieri non ci facessero una bella figura? E se prendesse di mira degli alti prelati in qualche modo "riconducibili" a figure esistenti? E se venisse messo in mostra il modo con cui gli italiani fanno andare in malora il proprio patrimonio artistico (tanto caro ai giapponesi)? O il fatto che in Italia ci sono alcune città in cui la malavita detta legge? E se una puntata si ispirasse a scandali realmente accaduti, che magari riguardano personaggi in qualche modo vicini a Mediaset stessa? Dopotutto una puntata in cui Lupin III si ritrova dalle parti di Milano e si imbatte nelle orge di qualche politico lussurioso non sarebbe poi così inverosimile...


Certo le mie, al momento, sono solo supposizioni... Però qualcosa mi dice che sono le stesse supposizioni che hanno iniziato a fare dalle parti di Mediaset...
E se si concretizzassero cosa potrebbe accadere?

La serie verrebbe spostata alle 24.00 di domenica notte? Verrebbe interrotta bruscamente? Verrebbe offerta solo in streaming su internet?

E se questo accadesse il grande pubblico inizierebbe a capire, finalmente, che in Italia abbiamo qualche problemino legato alla libertà di espressione, alle lobby di potere e ai conflitti di interesse nei media?

Chissà...

Forse sto prendendo un granchio, ma qualcosa mi dice che quando questa serie partirà (sempre che non venga ancora rimandata per via di qualche "misterioso" motivo) si creerà un po' di tensione... E forse non avrà una vita molto facile...

Staremo a vedere.

Sicuramente la prima impressione è che in questa occasione Mediaset abbia dimostrato una volta di più di essere ormai incompatibile con un certo tipo di pubblico, quello che ha delle delle esigenze precise e che non è più disposto ad adeguarsi ai conflitti di interesse di un'emittente televisiva e della sua dirigenza... Anche perchè adesso, con internet, ha infinite alternative e avendo il coltello dalla parte del manico non accetta più di essere preso in giro...

Tant'è che, a pochi giorni di distanza dall'anteprima della sigla ufficiale, su youtube ha già iniziato a spopolare una sigla non ufficiale realizzata da un gruppo di fan (delusi) di Lupin... Al punto che è già partita una nuova petizione (CLICCATE QUI) per chiedere a Mediaset di renderla la sigla ufficiale al posto di quella di Moreno e Giorgio Vanni...
Si avvicina la resa dei conti?

Alla prossima.

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