Forse avrete notato che cerco sempre di rendervi partecipi dei progressi nella rappresentazione fumettistica delle tematiche omosessuali, soprattutto - e per ovvie ragioni - quando avvengono al di fuori dell'Italia.
Anche perchè la situazione si sta evolvendo in maniera perlomeno curiosa, ed è davvero molto interessante verificare la direzione che stanno prendendo i comics americani... Soprattutto quando rielaborano dei personaggi con almeno mezzo secolo di vita editoriale alle spalle in chiave più gay friendly.
Come ad esempio è avvenuto nel caso della supercriminale della DC Comics Poison Ivy, anche se in realtà non è che fosse proprio nuova nel ruolo di catalizzatrice di tematiche gay friendly... Infatti nella copertina del numero di Batman in cui comparve la prima volta (nel 1966) venne indicata come una terribile minaccia per l'armonia del "dinamico duo"...
All'inizio era dotata solo del potere di resistere a ogni forma di avvelenamento, e della capacità di emettere feromoni che piegavano i maschi alla sua volontà, poi la sua passione per il mondo vegetale l'ha trasformata in una sorta di ecoterrorista psicopatica, in grado di parlare alle piante e capace di creare in laboratorio ogni sorta di mostruosità vegetale al suo comando... Ad ogni modo non fece in tempo a rientrare nella storica serie di telefilm, ma una sua versione molto "queer" intepretata da Uma Thurman comparve nel quarto film di Batman (quello del 1997 con George Cooney)...
E questo quando era già diventata un personaggio ricorrente nelle serie animate di Batman ideate da Bruce Timm... Che in parte hanno seguito l'evoluzione del personaggio nei fumetti, mentre assumeva connotazioni più "vegetali", come il colorito della pelle tendente al verde clorofilla...
Nelle serie animate di Bruce Timm, però, aveva debuttato anche la squinternata Harley Quiin, che sarebbe presto diventata una sua cara amica e compagna di (criminose) avventure... Cosa che fin da subito fece sorgere diversi dubbi sulla natura della loro relazione...
Che in effetti, perlomeno nei fumetti, sono stati confermati proprio l'anno scorso...
Ma questa non è una novità... La novita è che, sul numero uno della nuova testata dedicata a Poison Ivy (che ora ha ottenuto la capacità di tornare ad avere un'apparenza completamente umana), la protagonista è riuscita a sintetizzare un nuovo tipo di feromone... Specifico per i maschi... E ha deciso di sperimentarlo su due energumeni che volevano farle la pelle...
Scatenando fra di loro un'irresistibile attrazione omosessuale nel giro di cinque secondi...
E premesso che probabilmente tutti i lettori gay di fumetti DC Comics ora si augurano che Poison Ivy inizi a vendere abbondanti forniture dei suoi feromoni a tutti i suoi colleghi supercriminali (con tutte le conseguenze del caso anche sui supereroi più convintamente eterosessuali)...
Direi che, anche se sembra una trovata da poco, la nuova invenzione di Poison Ivy - nel suo piccolo - segna comunque un nuovo passo avanti nello sdoganamento dell'omosessualità nei fumetti mainstream...
Anche perchè fino a qualche anno fa una simile applicazione delle doti di Poison Ivy sarebbe stata del tutto inapplicabile.
In ogni caso, passando dalla DC Comics alla Dark Horse Comics, e più precisamente al numero di gennaio 2016 dei fumetti di Buffy l'Ammazzavampiri (che da diversi anni prosegue le vicende della serie televisiva, che sulla carta stampata è arrivata alla decima stagione), quello che si nota è una sempre maggiore integrazione del mondo gay reale con la rappresentazione che ne viene data nell'universo cartaceo di Buffy.
Anche in questo caso parliamo di un prodotto per cui essere gay friendly non è una novita (lo era anche la serie televisiva originale, peraltro in un'epoca in cui era una scelta molto più coraggiosa rispetto ad oggi), e in effetti nella serie cartacea la componente gay non è mai mancata (tant'è che la protagonista stessa ha avuto esperienze lesbiche)... Tuttavia il numero di gennaio è interessante perchè, a modo suo, parla dell'universo gay in cui si muovono i giovani d'oggi...
L'occasione viene data dal personaggio del giovane apprendista stregone Andrew Wells. che era già comparso nelle ultime stagioni della serie dal vivo, ma che solo nella serie a fumetti ha avuto modo di essere approfondito quanto basta per fargli fare coming out ufficialmente... Anche se c'è voluta una pozione in grado di fargli sviluppare il suo pieno potenziale, e di fargli dichiarare il suo amore nei confronti di un altro stregone, di nome Clive (il tutto all'inizio del 2015).
Con conseguente imbarazzo e senso di colpa nel dover ammettere che è stata necessaria una pozione magica per metterlo di fronte a quelle che erano le sue vere pulsioni... E che a quanto pare solo lui si rifiutava ancora di accettare...
Sia come sia anche questa, ormai, non sarebbe una grande novità. Il dettaglio su cui vorrei portare la vostra attenzione è la discussione che, sul numero di gennaio 2016, Andrew intrattiene con il suo amico Jonathan (anche lui proveniente dalle ultime stagioni del telefilm)... Anche se è momentaneamente "scorporato" e intrappolato sotto forma di coscienza digitale...
Jonathan rinfaccia all'amico il fatto che passa più tempo su Grindr che non a cercare un modo per ridargli un corpo fisico, e che si sè infiltrato nel computer del tizio con cui dovrebbe uscire, scoprendo che fa cosplay solo per rimorchiare, pur non avendo mai letto nulla di Nightwing... E in effetti i cosplayer di Nightwing hanno un loro fascino, con o senza la loro classica tutina attillata...
Detto ciò non vorrei sbagliarmi, ma credo che sia la prima volta che in fumetto americano mainstream c'è un riferimento esplicito a Grindr, o al fatto che i giovani omosessuali possono avere un debole per i ragazzi in cosplay... Certo Jonathan ed Andrew sono notoriamente nerd, ma questo ormai non è più considerato un comportamento eccentrico come quando venenro ideati per la serie televisiva... Quindi direi che in questo caso si è trattato di un semplice tentativo di voler dare una rappresentazione credibile e aggiornata dei ragazzi gay di oggi, o almeno di una parte di loro.
E anche questa scelta, all'apparenza banale, non mi sembra da sottovalutare...
Anche perchè prima di sentir parlare di Grindr in un qualsiasi fumetto italiano, ad esempio, sono abbastanza sicuro che dovrà passare ancora moltissimo tempo... Anche se nei fatti parliamo, appunto, di una app diffusissima e abbastanza conosciuta anche al di fuori dell'ambiente strettamente gay.
Dopotutto le rivoluzioni culturali si vedono anche dai piccoli dettagli, ed è un peccato trascurarli.
Alla prossima.
3 commenti:
In realtà Jonathan dice ad Andrew che s'è infiltrato nel computer del tizio con cui dovrebbe uscire, scoprendo che fa cosplay solo per rimorchiare, pur non avendo mai letto nulla di Nightwing...
Grazie della correzione, ero di fretta e ho letto la tavola un po' distrattamente :-)
:*
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