Ciao a tutti, come va?
In questo periodo si è parlato molto dei premi assegnati dal Festival del fumetto di Angoulême, ma - siccome i siti italiani specializzati in fumetti a volte restano ancora un po' provincialotti (e d'altra parte se dedicano così poco spazio alle tematiche LGBT un motivo c'è) - non mi pare che nessuno si sia ancora premurato di segnalare i premi assegnati il 2 febbraio dal prestigioso Japan Media Art Festival (CLICCATE QUI), che - fra parentesi - mette i manga sullo stesso identico piano di tutte le altre forme di arte multimediale.
Infatti questo prestigioso Festival assegna premi ai fumetti, come all'animazione, all'entertainment e all'arte nel senso più classico del termine. E oltretutto è organizzato dall'Agency for Cultural Affairs, ovvero quella sezione del Ministero dei Beni Culturali giapponese che ha il preciso compito di valorizzare il potenziale artistico della nazione (dal 1968). Quindi non si tratta esattamente di una cosa da poco, e sicuramente la grande mostra allestita per l'occasione (con i vari lavori selezionati, fra cui quelli premiati) è un evento culturale di un certo peso... Che quest'anno compie diciannove anni...
Detto ciò parlo di questo Festival perchè fra gli autori di manga selezionati, e poi premiati, ritroviamo anche quel prezzemolino di Gengoroh Tagame, a cui è stato assegnato un premio d'Eccellenza per la sua nuova serie Otouto no otto (Il marito di mio fratello), di cui in questo blog ho parlato in diverse occasioni... Anche perchè non solo è il suo primo manga a tematica gay non omoerotico, ma è anche la prova che sa cavarsela egregiamente con soggetti diversi da quelli che lo hanno reso famoso in tutto il mondo... E questa volta si tratta di soggetti tutt'altro che semplici, visto che si parla di omogenitorialità...
Detto ciò qui di seguito vi traduco la motivazione di questo premio, redatta dalla mangaka Hiroko Matsuda:
"Nel Giappone antico certi amori erano punibili col cavallo di legno (un attrezzo di tortura triangolare con quattro gambe: nota di Wally). E a quanto pare siamo ancora intolleranti verso le relazioni degli omosessuali e i relativi matrimoni. Ero molto emozionata quando ho scooperto che Gengoroh Tagame, un acclamato "artista omoerotico" aveva deciso di serializzare un manga "per tutti". In effetti si imparano più cose con questo manga, in maniera molto serena e ironica, che non attraverso i sistemi tradizionali. Tutte le minoranze hanno qualcosa di unico, e non è semplice avere la sensibilià necessaria per sapere quando e in che misura amalgamare i punti di vista relativi a certe questioni. Inoltre ogni dettaglio disegnato dall'artista, peli compresi, senza dubbio dimostra genuina passione, energia e pazienza. Mi auguro che un giorno questo manga possa arrivare nelle librerie delle classi elementari... In modo che i bambini come Kana, la figlia del personaggio principale, possano leggerlo per diventare adulti che non contestano l'amore altrui."
Che dire? Sicuramente un simile premio, con una simile motivazione e in un contesto così prestigioso, fa ben sperare per il futuro... Anche in Giappone.
E sicuramente mette in luce il fatto che assegnare premi nei Festival ha ancora una sua utilità, soprattutto quando ne viene data una motivazione sensata... Che magari va al di là del genere di appartenenza dei possibili candidati.
Quindi tanti complimenti a Gengoroh Tagame... E invito chi editerà questa storia in italiano ad inserirci sopra anche una fascetta rossa con sopra scritto "Vincitore del premio d'Eccellenza al Japan Media Art Festival 2016"...
Quando ci vuole ci vuole (anche se in questi casi a segnalare certe cose ci sono solo io, e la cosa mi lascia sempre più perplesso, ma tant'è...).
Alla prossima.
9 commenti:
È bello veder cambiare il Giappone così grazie ai manga.
Mi raccomando! Ricordati la fascetta rossa! :-)
Sono felice per questo riconoscimento per Gengoroh Tagame, un mangaka che mi piace molto. (...mi piace molto proprio lui, quel bell'orsacchiottone... mmmmm!) e sono ancor più felice di constatare che, come comincia ad accadere sempre più spesso, Paesi che per certi pregiudizi duri a morire consideriamo "meno avanti" sul discorso dei diritti civili, stiano invece evolvendo culturalmente in modo ben più veloce della nostra cara Italietta :)
Spero di poter leggere presto questo manga premiato in italiano ;-)
Un carissimo saluto.
Anche io lo spero, e spero che circoli tanto :-) Anche se ho la netta sensazione che nell'ambiente del fumetto gli faranno poca pubblicità... Non so perchè, ma ho questa vaga sensazione :-)
Sicuramente nell'ambiente italiano sì. Stiamo pubblicando "Ohana HoloHolO" che parla di omogenitorialità femminile e secondo voi qualcuno ne ha parlato?
Ti anticipo che adesso che collaboro con Fumo di China gli ho già chiesto se posso dedicarti un'intervista per fare il punto su Renbooks :-) Se tutto va bene c'è spazo sul numero doppio di luglio/agosto :-) Come vedi sei sempre nei miei pensieri <3
Grande!!!!!!!!! Grazieeeeeeee!
No, fatemi capire, c'è qualcuno che sta per pubblicare Il marito di mio fratello in italiano o sono io che leggo troppo nei vostri sottintesi? :)
Annunci ufficiali non ce ne sono, però...
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