A quanto pare anche oggi mi tocca aprire il post di oggi parlando di Diabolik (l'editore Astorina sarà felice di tutta questa pubblicità ^__^), e lo faccio perchè a quanto pare il mio appunto sulla "tendenza omofoba" della storia pubblicata ad agosto è giunta anche a uno degli sceneggiatori della storia in questione...
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"Ciao, sono Andrea Pasini, co-sceneggiatore dalla storia in questione. Mi dispiace molto che la nostra storia ti sia sembrata omofoba, perché posso assicurarti che l’omofobia è quanto di più lontano ci sia nelle intenzioni e nei sentimenti di chi lavora a Diabolik. Io sono intervenuto in una fase avanzata della lavorazione di questo albo, con soggetto già delineato e una prima stesura della sceneggiatura già fatta, ma sono certo di poter parlare anche a nome anche degli altri autori. L’associazione travestitismo-omosessualità-pedofilia è tutta negli occhi di chi la legge, non certo nelle intenzioni di chi l’ha scritta. Come fai correttamente notare anche tu, nell’albo non si parla mai di omosessualità, per il semplice fatto che – nella testa di noi autori – nessuno dei pedofili messi in scena è omosessuale. Neanche l’uomo che si traveste per adescare le giovani vittime è omosessuale, il travestimento è un elemento solo funzionale: serve a ingannare vittime e inquirenti (oltre che, auspicabilmente, a sorprendere il lettore quando si scopre la verità). Con questo non voglio dire che hai torto quando sostieni che il lettore prevenuto può trovare conferma dei propri pregiudizi nella lettura della nostra storia, scrivendola noi abbiamo dato per scontato che non esita alcun collegamento tra omosessualità e pedofilia e, dandolo per scontato, non abbiamo ritenuto di doverlo esplicitamente smentire. Se una critica può esserci fatta in questo senso, credo sia proprio quella di aver “abbassato la guardia” su un tema (il rapporto tra omosessualità e crimini a carattere pedofilo) che per noi autori di Diabolik neanche si pone ma che, purtroppo, per molti non è ancora così ovviamente insensato. "
Questa è stata la mia risposta sul forum:
"Intanto grazie per l'intervento pacato, coerente e chiarificatore :-) Ci tengo a precisare che il mio non era un processo alle intenzioni, anche perchè non ho alcun motivo per pensare che gli sceneggiatori di Diabolik siano una cricca di omofobi (ci mancherebbe!). La mia critica era rivolta proprio alla leggerezza che anche tu hai riscontrato, e che purtroppo è una costante del fumetto popolare italiano quando si relaziona a certi temi (che spesso i media confondono). Vorrei aggiungere che quando parlo di storia omofoba non parlo tanto di una storia di odio nei confronti degli omosessuali, ma proprio di una storia incentrata sulle tipiche paure che gli omosessuali suscitano (non ultima quella dell'adescamento dei minori). Se poi volessimo allargare il discorso al travestitismo si potrebbe parlare anche di transfobia. Comunque è bello sapere che la mia recensione è arrivata ad uno degli sceneggiatori ed ha contribuito ad animare una riflessione sull'argomento. Magari la prossima volta che su Diabolik si parlerà di certi argomenti lo si farà con più attenzione a certi risvolti e io sarò ben felice di parlarne nel miglior modo possibile. Magari in futuro potreste presentare un travestito (magari una drag queen) o un transessuale... O magari un gay maschile, vigoroso e lontano dagli stereotipi con un ruolo positivo e non vittimistico... Che ne dite? :-) "
E questa è stata la controrisposta:
"Se è per questo è arrivata anche al capo supremo (co-firmatario del soggetto :) e ne abbiamo parlato, ed è per questo che ero certo di poter parlare anche a nome degli altri autori. > Magari in futuro potreste presentare un travestito [...] Personalmente ne sarei più che felice e sull'onda di questo dibattito proporrò la cosa in redazione (tieni presente però che i nostri tempi di gestazione/lavorazione sono molto lunghi, anche se fosse, e la storia veninesse messa in cantiere vedrebbe la luce tra parecchio :) "
Hai visto mai? Ammetto che mi dà una certa soddisfazione sapere che le mie osservazioni sono arrivate ai diretti interessati, anche perchè questo vuol dire che i miei articoli e le mie segnalazioni - di tanto in tanto - portano a qualche risultato concreto. D'altra parte se i fumetti italiani (che sono rimasti uno dei pochi media tradizionali relativamente indipendenti del nostro paese) hanno delle cadute di stile quando si parla di omosessualità, e nessuno (men che meno le associazioni gay italiane) glielo fa notare, le cose non miglioreranno mai... Anche perchè più passa il tempo e più mi viene da pensare che nel nostro paese sarebbe necessario spostare le rivendicazioni della comunità gay su un piano più culturale, altrimenti certi pregiudizi e certi stereotipi continueranno sempre a dettare legge.
Per esempio: mi è stato segnalato un duetto che sta partecipando all'edizione italiana del talent show musicale X-Factor... Loro sono valdostani e si chiamano Davide Drugos e Simone Giglio, ma insieme formano i Kymera...
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Tra l'altro volevo farvi notare il commentino del cantante Enrico Ruggeri all'inizio, quando puntualizza che non dovrebbero ostentare troppo... Sarò banale, ma non penso che se si fosse trattato di una coppia etero il cantante avrebbe tenuto lo stesso atteggiamento... D'altra parte senza un simile commentino la trasmissione (che ovviamente li ha mandati in onda dopo le 23,00 e in fascia protetta!) avrebbe fatto la figura di essere troppo schierata. La cosa ironica è che proprio Enrico Ruggeri è stato uno dei pochi artisti etero italiani ad accettare di comparire sulla rivista gay PRIDE, nel 2005, dove rilasciò anche un'intervista decisamente friendly...
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3 commenti:
Attenzione a vedere atteggiamenti omofobici dovunque. Ruggeri è nello show business da molto tempo e sicuramente sa bene come funzionano le cose e se ha suggerito atteggiamenti pacati forse di omofobico non c'è niente ma è semplicemente un modo per dire:"Ragazzi fate attenzione, se volete sfondare cercate di trattenervi un po', almeno fino a quando non avrete sfondato, altrimenti vi taglieranno le gambe".
Vista da questa angolazione, la sua dichiarazione fa il paio alla sua precedente domanda se il pubblico fosse o no pronto ad avere a che fare con una coppia gay. Non scordiamoci che se la maggioranza degli italiani è ormai a favore dei diritti omosex non è tuttavia ancora pronta a vedere due uomini che si baciano, le vicende di questa estate lo dimostrano. In questo gli italiani devono ancora fare qualche passettino avanti.
Cmq sia spero che i Kymera vengano giudicati esclusivamente in base alle loro doti canore e non perchè gay. Dico questo perchè non vorrei che avessero un trattamento di favore, un po' come fossero dei panda.
Nel caso di Enrico Ruggeri non ho usato il termine "omofobia" :-) Mi sono limitato a far notare che ha dato dei suggerimenti che, forse, non avrebbe dato se si fosse trattato di una coppia etero (o se lui fosse stato uno strenuo difensore della causa gay). Tra l'altro quando parla ai ragazzi mi pare che abbia il tipico sguardo di chi trattiene una risatina... È un'impressione solo mia?
basti guardare, o meglio non guardare le centinaia di film americani, francesi, tedeschi e altri a tematica gay...
quanti sono doppiati in italiano?
il 10% forse???
e tutti mai stati trasmessi...
questa è l'italia...
quando vedi in america ci sono tv come HERE!
in italia ce lo possiamo solo sognare.
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