Bunga bunga a tutti... Come va?
Eccomi di ritorno da Lucca Comics & Games 2010... Quattro giorni belli intensi e stancanti, che però sono volati via come sempre quando si fa qualcosa di gradevole... Prima di tutto volevo ringraziare e salutare tutti quelli che sono passati a salutarmi :-) Quelli che mi hanno offerto la cioccolata calda, quelli che non vedevo da anni (e che mi ha fatto tantissimo piacere rivedere), quelli che si sono fermati a chiacchierare poco e quelli con cui ho perlato per ore, quelli che mi hanno proposto un'intervista per la loro rivista letteraria, quelli che si sono illuminati quando hanno scoperto chi ero e che ero ancora vivo, quelli che mi hanno chiesto uno schizzo (e con cui mi scuso perchè alle fiere disegno veramente da cani!), quelli con cui ho condiviso la cucina lucchese, quelli che ho smarrito nella bolgia infernale della stazione del treno e tutti gli altri... Grazie! Grazie! Grazie! Siete stati molto terapeutici e credo che tutto questo mi aiuterà molto a sbloccare la situazione e ad uscire da questo periodo un po' anonimo... E ovviamente colgo l'occasione anche per ringraziare per l'amicizia e la simpatia tutte le belle persone vecchie e nuove che ho incontrato in fiera e che non leggono abitualmente questo blog... Magari non ha molto senso, ma è una questione di principio :-) In ogni caso, nonostante due giorni di diluvio universale, ringrazio anche la città di Lucca, che ogni anno è sempre molto carina e accogliente (a parte la stazione del treno, ma quella è gestita da trenitalia e non fa testo)... Detto questo entro nel vivo e inizio a fare un po' il punto della situazione (e ovviamente non lo farò in un unico post). Di come è andato BLACK WADE parlerò la prossima volta, perchè oggi volevo concentrarmi su una cosa alquanto curiosa che non ho potuto fare a meno di notare... Come sapete BLACK WADE era in gara per il Premio Gran Guinigi nella categoria miglior storia lunga, e com'era prevedibile non lo ha vinto, quello che però può essere interessante notare è a quali fumetti (nelle altre categorie) è andato il suddetto premio... Per iniziare il premio per la migliore iniziativa editoriale è andato al primo volume che raccoglie le avventure di LITTLE ANNIE FANNY (di Harvey Kurtzman e Will Elder), vero proprio cult erotico degli anni '60 e '70 (tant'è che veniva pubblicato sull'edizione americana di PLAYBOY)...
Fumetto bellissimo (io ho da tempo i due volumi in inglese) e premio meritato. Il premio per la miglior storia breve è andato invece alla raccolta di storie brevi IL CHIODO FISSO (di Arthur de Pins e altri), un vero e proprio campionario umorismo erotico, gestito in maniera deliziosa e mai volgare. Per vedere la parola gay in un fumetto premiato in questa edizione del Gran Guinigi bisogna leggere il fumetto marvel Kick-Ass (di Mark Millar e John Romita Jr.), premiato nella categoria miglior serie, in cui il protagonista (tra le altre cose) si fa passare per gay per frequentare liberamente la ragazza che gli piace...
Ora: lungi da me l'idea di fare polemiche gratuite (anche perchè la candidatura di BLACK WADE è di per sè una conquista), però da questa breve panoramica penso sia evidente che quando c'è di mezzo un fumetto che punta anche e soprattutto sull'aspetto erotico di una vicenda è inevitabile che in una premiazione di questo tipo, con una giuria etero, un fumetto omoerotico abbia molte meno possibilità rispetto ad un fumetto erotico etero... Il che - in effetti - potrebbe essere riportato al mondo editoriale italiano nel suo insieme, offrendo molti spunti di riflessione interessanti. Ovviamente pretendere delle "quote gay" nelle giurie (di fumetti o altro) è ridicolo (seppur auspicabile, così come sarebbe auspicabile avere delle quote rappresentative del pubblico femminile... Che, ad esempio, non erano presenti nella giuria del Gran Guinigi di quest'anno, formata da quattro maschi), ma forse è legittimo sperare che le suddette quote diventino sempre più determinanti nelle case editrici. Nella Kappa Edizioni (e nella neonata Ronin Manga) le quote gay sono ben presenti, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti... Così come sono presenti nelle Edizioni Voilier che hanno "osato" pubblicare BLACK WADE. Forse sbaglio, ma penso che il mondo del fumetto sia un ottimo esempio di come, quando si appartiene ad una minoranza di persone, aspettare che sia la maggioranza a provvedere alle proprie esigenze sia più che alto uno spreco di tempo. D'altra parte quando ci si mette in gioco qualche risultato arriva sempre, e infatti BLACK WADE ha riservato qualche sorpresa, ma di questo parlerò la prossima volta.
A presto!
4 commenti:
Mannaggia, alla fine sono riuscito a passare nella zona comics solo l'equivalente di 15 minuti (in tre giorni di fiera) e giusto per acquistare Wade e Konig...
Allo stand di Volier sono rimasto circa 57 secondi perché in compagnia di un caro amico che però quel giorno era in modalità gran scassapalle (infatti temo di essere stato anche un po' sgarbato con quelli dello stand)... Vabbè sarà per un'altra volta... Torino Comics?
Wally, a me Black Wade è piaciuto, ma da qui a meritare un premio ce ne passa. I disegni erano gradevoli, ma la storia era inesistente e i "riferimenti" storici erano imbarazzanti. Credo che uno dei premi fumettistici più importanti d'italia meritasse qualcosa di più, specialmente visto che in lizza c'erano fumetti da tutto il mondo :)
Cmq sono contento che la fiera sia andata bene, forse l'anno rpossimo riesco a farci un salto anch'io!
E si, è stata proprio una bella giornata! :)
Non ho detto che BLACK WADE doveva vincere per forza. Il punto è proprio che nemmeno LITTLE ANNIE FANNY o IL CHIODO FISSO brillano per profondità. Magari BLACK WADE avrebbe avuto più possibilità se fosse stato inserito in un'altra categoria? Magari "MIGLIORE INIZIATIVA EDITORIALE", visto che è stato i primo fumetto omoerotico italiano mai pubblicato in Italia? Chissà...
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