Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Forse è solo una mia impressione, ma la sensazione è che - nonostante la gravità di quanto è accaduto in Giappone - l'interesse dei media (perlomeno in Italia) si stia già iniziando a spostare verso altre notizie. Siccome questo è un blog serio, vi ricordo che potete ancora contribuire - nel vostro piccolo - a dare una mano al Giappone a i giapponesi. Anche attraverso una donazione alla croce rossa italiana. Maggiori informazioni le trovate leggendo i dati sull'immagine seguente (potete cliccarci sopra per ingrandirla), che è stata realizzata da Marco Albiero per l'occasione e che io diffondo volentieri...
Devo essere sincero: a prescindere dal disastro, dalle vittime e dalle conseguenze ancora difficili da valutare, non ho potuto fare a meno di dispiacermi un po' di più per il fatto che tutto questo è successo proprio in un paese che si è sempre dimostrato uno straordinario laboratorio per l'immaginario pop e le sue molteplici forme espressive. Intendiamoci: mi sarebbe spiaciuto ugualmente se tutto ciò fosse accaduto in qualsiasi altro punto del pianeta, ma il fatto che proprio il Giappone sia rimasto vittima di tutto questo, dà alla vicenda una specie di valore aggiunto... Purtroppo.
Oltretutto la tragedia, e i timori per le conseguenze sulle centrali nucleari, arrivano in un momento in cui il Giappone stava facendo un ulteriore salto in avanti per quel che riguarda i fumetti e l'arte a tematica gay, e anche questo è particolarmente triste. Giusto per farvi un esempio, in occasione della fioritura dei ciliegi (che in Giappone è una specie di istituzione), a Tokyo era stata organizzata una mostra di arte gay... Attenzione: non parlo di arte omoerotica, ma proprio di arte gay nel senso di arte che rappresenta il mondo gay senza puntare necessariamente sulla sessualità.
La mostra, che si tiene all'AKTA COMMUNITY CENTER di Tokyo dal 22 marzo al 3 aprile, è una delle prime del suo genere, soprattutto considerando che si tiene in concomitanza della fioritura dei ciliegi e che - evidentemente - vuole svecchiare gli stereotipi tradizionalmente associati all'arte gay... Per darvi un'idea di ciò a cui mi riferisco, qui di seguito potete vedere alcune delle opere esposte.
Ovviamente l'augurio è che l'iniziativa abbia successo e che sia solo la prima di una lunga serie... E soprattutto che tutto quello che sta accadendo nel paese del Sol Levante in questi giorni non influisca sullo spirito d'iniziativa di un popolo che si è sempre contraddistinto per la sua capacità di sperimentare e concretizzare le sue idee più fantasiose, dando prova di un impegno e di una tenacia che molto raramente si sono viste sul resto del pianeta. Senza contare che, effettivamente, è molto difficile trovare un'altra nazione in grado di offrire certi sbocchi alle tematiche gay... Qualche giorno fa, ad esempio, mi sono imbattuto in un simpatico videogioco gay, ideato graficamente dal fumettista Murai Takeza, già noto nel mondo dei bara manga (fumetti a tematica gay per gay) e di cui qui sotto potete vedere un assaggino...
Il videogioco in questione si chiama SHOOTER SUGAR e racconta di come il Principe Saturn deve liberare la terra di Sugar Kingdom dagli invasori che lo stanno depredando di tutte le sue prelibatezze culinarie... La cosa interessante è che, per scacciare gli invasori, deve spogliarli a suon di colpi magici, per poi sottometterli sessualmente ed affermare la propria superiorità. Carino, vero? La novità, se vogliamo, è che il gioco si sviluppa in vari modi, e non mancano nemmeno le sequenze da videogioco classico a scorrimento verticale. Siccome questo è il blog che non vi fa mancare nulla qui di seguito potete vederne una breve sequenza, così potete farvi un'idea più precisa di quello che intendo...
Che dire? Probabilmente prima di vedere una cosa del genere distribuita da noi (e magari adattata) potrebbe volerci un bel po' di tempo (ovviamente sono MOLTO ottimista... Anzi, diciamo pure MOLTO ironico...), tuttavia penso che sia lampante che una nazione in grado di produrre idee del genere può ancora dare tantissimo al resto del mondo... E l'augurio che possa rimettersi in piedi e arginare i danni del cataclisma che l'ha travolta è anche l'augurio che il suo contributo alla cultura gay non debba risentirne troppo. D'altra parte dove si può trovare un'altra nazione in cui la principale rivista erotica gay, in questi giorni, mette in copertina un modello in kimono elegante e immerso in una fantasia di ciliegi in fiore?
Penso che questo, da solo, basti a testimoniare quanto la cultura gay nipponica possa ancora insegnare a quella occidentale. Speriamo davvero che le cose possano risolversi nel modo migliore possibile (anche se temo che sarà tutt'altro che indolore).
Alla prossima.
1 commento:
Tutto bene, grazie, e a te come va? Bellissimo questo post! Anch'io noto la stessa cosa nei media, vedrai che fra qualche settimana non se ne parlerà più. Poi arriva la bella stagione, il tema principe sarà quello di andare ad intervistare quelli sulle spiaggie a prendere il sole... :/
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