Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Finora non ho voluto commentare quello che è successo in Giappone perchè, obbiettivamente, non saprei che parole usare. Certe scene si sono viste per anni nei film di Godzilla e in certe serie animate dai toni apocalittici, ma vederle sul serio è stato qualcosa di agghiacciante... Così come è stato agghiacciante vedere certi panorami...
Tuttavia il caso ha voluto che, proprio nella settimana del disastro, a Tokyo si sia comunque tenuta la mostra d'arte erotica che voleva celebrare i trentacinque anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, attraverso tredici artisti che si sono ispirati alla sua cinematografia. La mostra si è tenuta presso la Vanilla Gallery di Ginza (CLICCATE QUI per maggiori informazioni), e fra gli artisti presenti c'era anche Gengoroh Tagame, che si è sempre dichiarato un grande ammiratore del regista italiano...
Inutile dire che, nonostante il disastro, la mostra è proseguita fino alla sua naturale conclusione (sabato 19 marzo). Non ho potuto fare a meno di constatare che, a prescindere dal fatto che nemmeno una mezza apocalisse ha impedito a questa mostra di proseguire, nella patria di Pasolini (e cioè da noi in Italia), i trentacinque anni dalla sua morte non sono stati accompagnati da alcuna iniziativa di questo tipo... E nessuna iniziativa di questo tipo è prevista per il futuro. Penso che questo dia la misura di quanto il nostro paese può ancora imparare da un paese come il Giappone, che si merita davvero tutta la solidarietà possibile. Ovviamente l'augurio è che le cose si sistemino in fretta e nel miglior modo possibie (anche se sarà davvero dura). Intanto, giusto per stare in tema di Giappone, iniziano a circolare i primi trailer relativi alla nuova serie animata dei Thundercats, che dovrebbe debuttare a breve e che (come la serie storica degli anni '80), è stata realizzata proprio nella terra del Sol Levante...
Che dire? A prima vista sembra promettere davvero bene (e non solo per gli amanti delle spalle pelose). Questo remake (anche se sembrerebbe essere più che altro un prequel) diventerà un cult gay come la serie storica che debuttò nel 1985? È altamente probabile. Ora bisognerà vedere se, fra la serie animata del 2011 e il film per il grande schermo nel 2012, questo brand non farà gli stessi errori che caratterizzarono il remake dei MASTERS OF THE UNIVERSE nel 2002 e che portarono alla prematura conclusione di tutta l'operazione. Speriamo in bene. Nel frattempo, a proposito di remake, è stato presentato ufficialmente il costume che indosserà Adrianne Palicki nel nuovo serial dedicato a Wonder Woman...
Tuttosommato poteva andare peggio, anche se l'affezionato pubblico gay e lesbico di questo personaggio si sta chiedendo con una certa apprensione se il serial confermerà lo stato di icona gay del personaggio o se punterà tutto sulle sinuose curve della protagonista. Di certo si sa che in questa versione Wonder Woman è un'agente speciale delle Themyshira Industries, che a quanto pare hanno in comune solo il nome con l'isola delle Amazzoni... Tuttavia non è detto che nello svolgimento del serial non ci sarà qualche sorpresa in questo senso. Staremo a vedere. Passando da un remake femminile a un remake maschile, inizia a farsi più massiccia la campagna promozionale del nuovo film di Conan il barbaro... Come potete intuire dalle immagini qui sotto...
Forse questo film potrebbe rivelarsi meno trash del previsto, a partire dall'attore protagonista, che pur non avendo un fisico da culturista potrebbe rivelarsi abbastanza prestante per la parte. Oltretutto ha iniziato a circolare in rete il movie poster che potete vedere (e sentire) qui sotto... Colonna sonora inquietante e colori tetri sembrerebbero promettere bene (se volete fermare la musica cliccate in basso a destra su "musica:on")...
Staremo a vedere anche in questo caso, e nel frattempo prendiamo atto che il film di Captain America che dovrebbe uscire il prossimo luglio inizia davvero ad attirare un numero sospetto di attori cult per il pubblico omosessuale. Infatti l'inossidabile Hugo Veawing (noto per il suo apporto a PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO e alla trilogia de IL SIGNORE DEGLI ANELLI), che interpreterà il supercriminale Teschio Rosso (foto sotto) sarà in buona compagnia...
Infatti lo scienziato che darà i superpoteri a Captain America verrà interpretato da Stanley Tucci, l'indimenticabile stilista gay de IL DIAVOLO VESTE PRADA...
Vi ricordo inoltre che per il ruolo di Bucky (storica spalla del Capitano) è stato scelto il giovane Sebastian Stan, che si è fatto conoscere per un ruolo gay nel serial KINGS, ma che si è visto anche al cinema nel più recente BLACK SWAN... Forse sbaglierò, ma se due coincidenze fanno un indizio e tre sono una prova, sono portato a credere che Captain America sia un film che, in un modo o nell'altro, potrebbe davvero essere stato studiato per strizzare l'occhio al pubblico gay, e non solo per via dei pettorali di Chris Evans in bella vista...
Anche in questo caso solo il tempo potrà darci una risposta. Quel che è certo è che il tanto atteso film ispirato ai fumetti di Dylan Dog si è rivelato una delusione su tutta la linea, e questo nonostante sia stato prodotto e realizzato proprio negli USA, utilizzando peraltro l'attore che ha caratterizzato l'ultimo Superman nel ruolo principale...
Sicuramente non tutte le ciambelle riescono col buco, però è davvero singolare che anche questa ennesima possibilità per rilanciare il fumetto italiano nel mondo sia andata miseramente sprecata, e proprio nel momento di maggior successo per i film ispirati al mondo del fumetto. Più di qualcuno sostiene che la colpa sia stata dei produttori americani, che non hanno saputo centrare il personaggio, degli attori poco adatti e del fatto che a Hollywood c'erano molti copyright da rispettare (come quello sul personaggio di Groucho, ispirato ad un attore degli anni '40)... Il che può anche essere vero, ma è anche vero che per quasi trent'anni i produttori italiani - che forse potevano fare qualcosa di meglio - non si sono mai fatti avanti, nemmeno quando il personaggio era all'apice della popolarità e quando Rupert Everett (l'attore a cui Dylan Dog era fisicamente ispirato) aveva ancora l'età giusta per il ruolo di Dylan Dog...
Quindi, in ultima analisi, di chi è davvero la colpa?
Alla prossima.
4 commenti:
riguardo Dylan Dog, mi meraviglio davvero che la Bonelli non abbia chiesto, nel passaggio dei diritti, un minimo di controllo in modo da evitare uno stravolgimento totale del suo personaggio...
Mi meraviglio di queste trascuratezze
Devo essere sincero? Conoscendo la capacità tutta italiana di non saper valorizzare a dovere le buone idee io non mi meraviglio affatto :-)
La Bonelli però è sempre stata molto attenta in merito alla gestione e all'immagine dei propri personaggi, per quello mi stupivo
Mhhh.... Forse è vero, ma non per quel che riguarda i diritti cinematografici. A quanto mi risulta, infatti, l'unico precedente ufficiale è stato un film su TEX negli anni '80 (con Giuliano Gemma nel ruolo di TEX e lo stesso Sergio Bonelli in quello di un capo indiano)... E fu di un trash pauroso! :-(
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