Ciao a tutti, come va?
Oggi mi sono detto che poteva essere interessante - sia per me che per voi - fare un breve bilancio di come le case editrici italiane di fumetti hanno reagito (se lo hanno fatto), alla strage di Orlando. Nel senso che ero curioso di verificare quante e quali hanno dedicato all'episodio anche solo due righe, o un'immagine commemorativa, sui loro profili facebook ufficiali... Sul modello di quanto ha fatto, ad esempio, la DC COMICS negli USA...
Ovviamente mi riferisco alle pagine facebook ufficiali delle case editrici, e non a quelle dei loro singoli autori e/o collaboratori (che per quanto autorevoli NON rappresentano ufficialmente le case editrici per cui lavorano). Ad ogni modo, su una quarantina di case editrici che in Italia pubblicano fumetti per edicole e/o fumetterie, quelle che hanno espresso la loro solidarietà sono state davvero pochine... E così, siccome nessuno si è preso la briga di fare un censimento al rigurardo, ho pensato fosse compito di questo blog fornirvi una piccola panoramica, in rigoroso ordine alfabetico...
Anche perchè penso che sia anche doveroso evidenziare quando qualcuno fa una figura migliore rispetto alla media dei suoi colleghi.
Quindi parto dalla Baldini & Castoldi, che ha dedicato ad Orlando un post nella pagina ufficiale di Linus...
Poi c'è la Bao Publishing, che ha pensato bene di esprimere la sua solidarietà tramite una vignetta tratta dal cult Strangers in Paradise...
La Magic Press aveva espresso il suo sgomento con una vignetta realizzata da Don Alemanno, che ha pure finito per essere censurata da facebook, ma per una questione di principio la casa editrice ha voluto riproporla...
La Panini Comics ha messo in campo addirittura gli Avengers (nella formazione cinematografica)... E considerando che il suo direttore editoriale è Marco M. Lupoi non mi aspettavo niente di meno... Tuttavia è bene precisare che questa immagine è stata ripresa da quella che ha condiviso la MARVEL sul suo profilo Twitter, attirandosi una buona dose di critiche da parte dalla comunità LGBT, che le ha rimproverato di NON aver considerato l'ipotesi di utilizzare un'immagine che contenesse qualcuno dei suoi personaggi dichiaratamente omosessuali (CLICCATE QUI per avere un'idea del dibattito sulla questione)... Tra l'altro polemiche di questo tipo ci sono state anche riguardo all'immagine usata dalla DC Comics, ma sono state più sfumate perchè ultimamente la politica gay friendly adottata dalla DC nei suoi fumetti è stata più evidente (ed apprezzata) rispetto a quella della MARVEL...
E ovviamente alla lista non poteva mancare la Renbooks, che ha mantenuto toni molto sobri ed è anche l'ultima casa editrice in questo brevissimo elenco...
Quindi, tirando le somme, meno di un quinto degli editori che in Italia pubblicano fumetti ha pensato che fosse il caso di esprimersi al riguardo. Intendiamoci: nessun editore era obbligato a farlo, ma il fatto che alcuni abbiano scelto di farlo e altri no offre comunque qualche spunto di riflessione interessante.
La prima cosa che mi viene da pensare è che, intuitivamente, gli editori che hanno omesso di parlare di Orlando si dividono in due grandi sottogruppi: quello di chi parte dal presupposto che il mondo del fumetto debba essere completamente separato dalla realtà (e i propri lettori assolutamente impermeabili alle sollecitazioni esterne) e quello di chi non vuole esporsi e/o prendere posizione in generale, men che meno quando di mezzo ci sono temi "eticamente sensibili" come una strage a sfondo omofobo.
Tutte scelte legittime, per carità, però... Però al giorno d'oggi sono omissioni che non passano del tutto inosservate, e - soprattutto nel caso degli editori più grossi - assumono i contorni di una strategia di marketing finalizzata a mantenere coi propri lettori un rapporto il più possibile neutro e improntato unicamente sulla fruizione dei loro prodotti...
Cosa che, a modo suo, avrebbe anche senso... Se non fosse per il fatto che se i social si chiamano social un motivo c'è, e non nascono per essere unicamente degli spazi promozionali e autoreferenziali... E nel mondo dei social queste omissioni possono avere delle ripercussioni nel lungo periodo... Anche solo per il fatto che, ad esempio, nessuno può condividere, commentare o mettere un like ad un post di facebook che non c'è...
Al di là delle strategie di marketing, comunque, penso che sia abbastanza evidente che molti editori italiani non considerano nemmeno la possibilità che i loro lettori gay e gay friendly, che presumibilmente sono stati toccati dai fatti di Orlando, siano una quantità tale da giustificare un post dedicato alla questione... Che peraltro potrebbe indisporre il loro pubblico più bigotto e tradizionalista...
E, come sempre, hanno agito di conseguenza.
Come dicevo prima sono tutte scelte legittime, ma per come la vedo io sono scelte che mettono in luce anche le prospettive limitate che caratterizzano l'editoria italiana, anche perchè queste omissioni non sono compensate da una politica editoriale apertamente gay friendly, come magari accade nel caso degli editori statunitensi: sul profilo facebook della IMAGE Comics, ad esempio, non ci sono post dedicati ad Orlando, ma questo editore ha dimostrato più volte di essere vicino alla comunità LGBT (promuovendo anche delle raccolte fondi a suo favore, come ho segnalato QUI)... Quindi l'omissione di cui stiamo parlando, nel suo caso, ha un peso molto relativo...
Diverso è il caso degli editori di casa nostra, e in particolare di quelli "storici", che da qualche anno sostengono di essere nel pieno di un rampante processo di rinnovamento, ma che nei fatti non sono ancora stati capaci di rapportarsi in maniera credibile con la realtà LGBT... E in effetti, nel loro caso, l'assenza di ogni accenno ai fatti di Orlando è perfettamente in linea con il loro approccio tradizionale alla questione gay (e ai fatti di cronaca in generale). Tant'è che, per esempio, sulla pagina facebook di Topolino nessuno ha scritto che la Walt Disney Company ha già donato un milione di dollari alle vittime (e ai sopravvissuti) della strage...
E alla fine questi editori hanno perso un'altra occasione per rinnovare la propria immagine e per attirare le simpatie di nuove fasce di pubblico... Ma tant'è...
Guardando al lato positivo, però, possiamo anche dire che in Italia abbiamo almeno cinque editori che hanno dimostrato di avere una certa sensibilità nei confronti di quello che è successo in Florida, e che hanno voluto esternare la loro vicinanza alle vittime e alla comunità LGBT... Ed è pur sempre un punto di partenza...
Anche se la situazione generale non è propriamente rincuorante, diciamo.
Alla prossima.
P.S. Ovviamente se qualche editore mi è sfuggito sarò ben felice di inserirlo nella lista...
Nessun commento:
Posta un commento