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mercoledì 24 settembre 2008

LA RIFLESSIONE DI OGGI

Ciao a tutti e a tutte :-) Oggi prima di tutto vorrei segnalare che sul blog di Blue è stato pubblicato il mio primo articolo in pdf (quello sull'omosessualità nelle isole del Pacifico), con tanto di commentario del prode Maccox che gestisce il suddetto blog. Tra l'altro sostiene che Robin Hoog ha, cito testualmente, "un potenziale erotico pazzesco". Nessuno me l'aveva mai detto e lo ringrazio pubblicamente per il complimento. Comunque, partendo proprio da Robin Hoog oggi volevo prendere spunto per parlare di un fenomeno che sembra prendere sempre più piede, ovvero i fumetti di genere gay erotic fantasy. Terre incantate, a volte barbariche e a volte medioevaleggianti, incantesimi e mostri, personaggi dal fascino agreste e spesso con un umore solare e ottimista... Fumetti che al di là dell'aspetto formale che si richiama a Conan il barbaro piuttosto che a Il Signore degli Anelli o a Dungeons & Dragons, propongono un erotismo lontano anni luce da quello cupo, buio e morbosetto che ha accompagnato per decenni il genere. Un filone in cui mi è venuto spontaneo di inserirmi con Robin Hoog e Troy. Secondo voi tutto questo cosa può voler dire? Personalmente credo che i motivi siano fondamentalmente tre (almeno parlo per me). Il primo è che il background culturale degli autori che adesso sono intorno alla trentina è diverso da quello dei loro predecessori ed è molto più influenzato dalla cultura pop di fumetti, videogiochi, romanzi, animazione, ecc... E molto più marginalmente dagli stereotipi gay. Il secondo è che l'omosessualità è vissuta sempre di più come un diritto da manifestare che come una libertà condizionata (anche se in effetti in Italia questa evoluzione procede molto più lentamente che altrove), e quindi i gay in generale hanno imparato ad avere anche dei sogni e delle fantasie in tinta con la loro identità. Non che prima le fantasie erotiche mancassero, ma erano pesantemente condizionate da quelli che erano i contesti, gli stereotipi e le icone prettamente gay, come se il processo creativo dovesse sottostare a una specie di circolo chiuso... Cosa in cui io non ho mai creduto. Il terzo motivo, poi, è che in una realtà alternativa e fantastica è ancora possibile parlare di sesso senza lo spauracchio del virus HIV e raffigurare un mondo disancorato dal nostro, un mondo ideale in cui sensualità e sessualità non devono cozzare pesantemente con i tabù dellasocietà che ci circonda. Voi cosa ne pensate? In attesa dei vostri commenti vi lascio con la presentazione di due serie gay erotic fantasy appena iniziate e pubblicate dalla Class Comics di Patrick Fillion (e in francia dalla H&O éditions). Come sempre accade in questi casi l'idea che vengano tradotti in Italia è un po' remota... Ma la speranza non muore mai!



Ecco qui la presentazione di Zahn figlio dell'inverno...



E la presentazione de Il fratello dei draghi...



Bellini, vero?

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