Ed ecco a voi una nuovo viaggio nel mondo della fantascienza più sfrenata... Immaginate un mondo in cui il sesso gay è stato sdoganato dalla comunità gay, che lo vive in maniera sempre più consapevole e meno clandestina, al punto da considerare l'industria della pornografia come un espressione culturale e un punto di riferimento. Pensate a un mondo in cui la suddetta industria della pornografia aspira ad un livello qualitativo alto e non si limita a lucrare sui bassi bisogni del pubblico, essendo ben consapevole del ruolo che ricopre per la formazione della gente e per l'educazione al sesso conapevole, appagante e sicuro. Immaginate un sex performer gay che, pur sulla cresta dell'onda, decide di investire tempo e denaro in un progetto finalizzato alla promozione del preservativo e del sesso sicuro, coinvolgendo in una partnership molto produttiva riviste, siti, associazioni di volontariato e produttori di gadget. Immaginate, inoltre, il coinvolgimento di un famosissimo illustratore e fumettista gay dichiarato, per la realizzazione della confezione di una linea di preservativi appositamente concepiti per questo progetto. Immaginate, infine, la partecipazione di una decina di colleghi del sex performer gay sopracitato in un video che si inserisce all'interno di questa bella idea... Perchè, in questo mondo fantascientifico, i sex performer gay sanno che quello che conta è il benessere della comunità gay alla quale anche loro appartengono. Sembra incredibile, vero? Invece non è fantascienza: ma la realtà degli Stati Uniti, in cui il simpaticissimo (e non solo) performer Steve Cruz ha lanciato la campagna How It Roll chiedendo espressamente la partecipazione del disegnatore Glen Hanson per personalizzare i preservativi dell'iniziativa (con una caricatura dello stesso Steve Cruz).Lo so che fare paragoni con il nostro paese non ha alcun senso, a parte quello di far piacere ad eventuali masochisti, però non posso fare a meno di notare come questa sia la prova che quando una comunità gay non vive ciò che è e ciò che desidera con vergogna, sensi di colpa e/o una buona dose di omofobia interiorizzata, si riescono a creare delle sinergie davvero affascinanti. Soprattutto se non si aspetta che siano gli altri - magari l'amministrazione pubblica o il mondo etero - a pensarci, ma ci si da un gran da fare in prima persona, senza avere alcun problema ad esporsi. E oltretutto la suddetta comunità offre delle possibilità agli artisti gay che da noi travalicherebbero il confine della fantascienza per diventare vera e propria metafisica. Oltretutto il preservativo col disegno di Steve Cruz potrebbe essere considerato un'opera d'arte a prescindere, considerando tutti i suoi sottointesi e retroscena culturali. L'arte gay d'ora in poi si manifesterà anche attraverso le confezioni dei preservativi? Chissà... Certo è che - a mio modesto parere - Steve Cruz, in questo suo ruolo di attivista e mecenate artistico, mi ha guadagnato ulteriori punti in classifica. Qui di seguito inserisco il video con i performers che fanno da testimonial (e non fate finta di non averne mai visto nemmeno uno perchè non ci credo!).
Bella la fantascienza, vero?
P.S. Prego notare la presenza dell'italianissimo Francesco D'Macho nel video... Visto che in Italia nessuno lo ha mai coinvolto in progetti di questo tipo perlomeno si sta specializzando nelle campagne informative che si fanno all'estero...
1 commento:
Come al solito ai centrato il punto, finche in italia molte persone vivranno la propria omosessualità con vergogna, sensi di colpa e un omofobia interiorizzata sarà difficile creare una comunità che si batta efficacemente per i propri diritti.
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