













Sono vignette e non veri e propri fumetti, ma io le ho sempre trovate molto simpatiche e in qualche caso persino geniali nel loro modo di presentare il mondo gay. Ebbene, dopo aver rintracciato l'autore (non senza fatica), mi sono ritrovato al telefono con una persona che addirittura non voleva parlare di questa esperienza. Aveva dei blocchi psicologici, se non dei veri e propri traumi, che gli rendevano difficile ricordare quel risvolto della sua vita, e non è stato semplice convincerlo a fare una scheda per il dizionario. So che sembra ironico, ma giuro che non lo è: ricordare come era stato trattato coi piedi dagli editori di allora, come era stato sottopagato (non ha ricevuto un euro per gli ultimi due-tre anni di tavole) e come era stato preso in giro per anni da promesse mai mantenute (e possibilità che nessuno ha mai concretizzato) gli faceva proprio male, e si sentiva chiaramente dal suo tono. Raramente ho percepito via telefono un tale carico di frustrazione, sconforto e rammarico. Tant'è che adesso fa tutt'altro lavoro e non ne vuole più sapere di fumetti, men che meno gay. Personalmente penso che sia una VERGOGNA che l'autore della prima vera serie di vignette gay in Italia sia stato atterrato in questo modo da datori di lavoro incompetenti e su cui aveva investito fiducia e energia. Tant'è che adesso è sull'orlo del dimenticatoio, e trovo che sia un'indecenza, non foss'altro per il valore simbolico del suo lavoro. E questo mi ha fatto pensare a me e a come sotto diversi punti di vista la mia situazione sia simile alla sua. Nel senso che praticamente dall'inizio della mia carriera fumettistica ho lavorando sperando (e investendo) nelle competenze altrui, ritrovandomi regolarmente con un pugno di mosche. Gente che prometteva mari e monti per poi andare in palla per delle inezie, persone che non hanno mai ascoltato i miei consigli dando per scontato di essere perfettamente in grado di gestire le (mie) cose da soli, figuri che hanno sempre considerato il mio lavoro per loro come qualcosa si marginale, su cui non investire mai veramente e su cui tirare di prezzo. Per non parlare di quelli che mi hanno promesso incarichi di vario genere per poi sparire nelle tenebre dopo che io ho organizzato il mio lavoro in funzione dell'impegno preso con loro... Come è successo questo mese, ad esempio, in cui 1500 euro che mi dovevano arrivare non arriveranno perchè, all'ultimo momento, il progetto è saltato per non meglio precisati problemi familiari del committente. Peccato che nel frattempo non abbia seguito altre cose per dare la precedenza a questo progetto! E che per giunta quei soldi mi servissero per tamponare le falle create da altri datori di lavoro inadempienti. E questa è stata la goccia che fatto traboccare il vaso. Sono sette anni che faccio fumetti gay seguiti da decine di migliaia di persone (in tutto il mondo), e se ne aggiungono sempre di nuove, ed è veramente un'indecenza che io debba essere perennemente messo in ginocchio da committenti inaffidabili e da persone che fanno di testa loro penalizzando i miei fumetti che - se ben gestiti - ora avrebbero ottenuto ben altri risultati (e sarebbero puntuali come orologi svizzeri). Mi sono veramente rotto. Quindi ho preso una decisione: anche se i progetti attuali proseguiranno come sempre (per ora), i miei futuri progetti saranno gestiti da me e non da boss più o meno incompetenti. Ho trovato un colorista capace, ho dei traduttori in gamba e delle idee fantastiche che aspettano solo di prendere forma. Ho già studiato progetti che mi permetterebbero di raggiungere un bacino di utenza vastissimo, so già come coinvolgere i mercati internazionali e gli editori di almeno due continenti. Ho la formazione e la competenza necessarie per avere tutto il successo che i gestori dei miei fumetti non sono mai stati capaci di garantirmi perchè non hanno mai voluto fare quello che gli chiedevo... L'unica cosa che mi manca, allo stato attuale, è un budget iniziale per mettermi in moto e mettere in moto i miei collaboratori per seguire un progetto gestito da me e NON da persone incompetenti. Se in ascolto c'è qualcuno che vuole investire su di me, per poi dividere i guadagni che SICURAMENTE ci sarebbero non ha da fare altro che farsi avanti... L'unica cosa che chiedo è il buon senso di investire su di me e di darmi fiducia. Se fra di voi c'è qualcuno che vuole contattarmi per conoscere nel dettaglio i miei progetti per poi valutare se è il caso di investirci qualche migliaio di euro io sono qui. Ne guadagnerebbero molti di più. Se pensate che nei miei fumetti ci sia del buono fatevi avanti, però ribadisco che questo invito NON è per chi vuole investire soldi decidendo al posto mio (di gente così ne ho conosciuta anche troppa e i risultati disastrosi sono sotto i vostri occhi), ma per chi vuole investire sulla mia intelligenza, sulle mie capacità e su quello che ho dimostrato di saper fare (e comunicare) finora. Se ci sono persone interessate a conoscere nel dettaglio i miei progetti per partecipare attivamente alla loro realizzazione la mia e-mail è info@rainbows.it

E qui sotto vi posto la sua versione post-transizione, così come comparirà sulla copertina del numero 300 di Thor, che dovrebbe arrivare il prossimo gennaio (riprendendo la numerazione originale del fumetto dopo una lunga serie di traversie). Che dire... A quanto pare Loki ci ha decisamente guadagnato.
Scherzi a parte questo cambiamento è dovuto anche al fatto che Loki è la versione fumettistica di un dio asgardiano, per il quale presumibilmente il cambio di sesso non dovrebbe essere particolarmente traumatico. Resta comunque il fatto che una cosa del genere qualche anno fa sarebbe stata impensabile, e che - al di là del contesto fantamitologico delle avventure di Thor - dimostra una buona dose di coraggio da parte degli sceneggiatori... Piccola curiosità: il disegnatore che ha raffigurato Loki nell'immagine qui sopra si chiama Marko Djurdjevic e non è esattamente nuovo alle interpretazioni un po' alternative dei supercattivi... L'anno scorso fece abbastanza discutere questa sua interpetazione di Skeletor, il cattivo dei Masters of the Universe...
Che dire? Vedremo cosa ci riserverà il futuro. Nel frattempo passo a segnalarvi la seconda notizia dell'altro mondo di oggi. Il 26 ottobre a Portland, in Oregon, e a Flemington, in New Jersey, si terrà il terzo Wonder Woman Day. Tutti voi sapete almeno vagamente chi è Wonder Woman, vero? E sapete anche che oltre ad essere unimamente riconosciuta come un'icona lesbica è anche uno dei personaggi più amati dalla comunità gay, vero? Bene: nonostante questa nomea (e forse proprio per questo), è diventata la testimonial di questa manifestazione annuale. Una fiera fumettistica? Una festa promozionale? Niente di tutto ciò! Il Wonder Woman Day è una manifestazione di beneficenza che raccoglie fondi che verranno devoluti alle associazioni che si occupano di combattere la violenza domestica.
ciaoCaro Lucifer e cari tutti, allo stato attuale la situazione è la seguente: stamattina ho parlato col gestore di Robin Hoog, che mi ha assicurato la sua intenzione di ovviare - imprevisti permettendo - agli inconvenienti tecnici che mi impediscono di aggiornare il sito in tutte le sue parti, dopodichè dovrei ripartire a tutti gli effetti. Purtroppo i contrattempi si sono susseguiti ad un ritmo incessante (i suoi soprattutto). Lui mi ha assicurato anche che è una questione di giorni, quindi incrociate le dita con me. Per quel che riguarda TROY ha risentito indirettamente dei casini che hanno coinvolto Robin Hoog e gli altri progetti che sto seguendo, per i motivi che vi ho già detto più volte (primo fra tutti il fatto che non mi produce - al momento - alcuna forma di reddito e quindi non posso riservargli, nelle mie condizioni attuali, il trattamento che vorrei). Comunque datemi solo un attimo di tempo e TROY di certo riprenderà (magari come si deve, stavolta).
sono un lettore dei tuoi bellissimi fumetti. vorrei solo saper quando aggiornerai
robin hoog e troy.
fammi sapere. grazie
Ciao volevo farti i complimenti per il fumetto di robin hoog semplicemente favoloso!
Però volevo chiederti due cose la prima è perche per leggere il fumetto bisogna
essere iscritti e la seconda
com posso fare per cancellarmi! Non per chissà che cosa ma per motivi personali
infatti mi tornava molto piu comodo
leggere il fumetto senza dovermi registrare...
Spero a presto notizie unbacio ciao
salve... innanzitutto volevo farti i miei complimento per il fantastico fumetto che
hai creato... e difficile trovare in internet un fumetto a tematica gay cn questo
umorismo geniale e cn nessuna volgarita..... quello che volevo chiederti e ogni
quanto pubblichi uan striscia?? bacioni spero in una ua risposta
giacomo.. un fan di rainbows e di tigre:)
il nostro paese non sia esattamente all'avanguardia. Ci ho pensato quando stamattina passando nell'edicola sotto casa ho visto che è stato appena pubblicato in italiano un nuovo volume del serial spagnolo Clara de Noche, tradotto da noi come Chiara di notte. E' un fumetto comico serializzato a partire dal 1991, che narra le avventure professionali ed
extra professionali di una graziosa e simpaticissima prostituta che mantiene sè stessa e il figlioletto Paolino praticando con estrema dedizione il mestiere più vecchio del mondo, recuperando i suoi affezionati clienti soprattutto battendo in strada. La cosa interessante è che nulla viene lasciato all'immaginazione (a parte i genitali, visto che non è un porno), anche se viene tutto trasfigurato da uno stile comico e caricaturale. Di tanto in tanto mi è capitato di leggere le avventure di Chiara (che non superano mai le due
pagine autoconclusive), e le ho sempre trovate deliziosamente liberatorie nel loro modo di trattare il sesso con scioltezza e ironia. Proprio stamattina, quando Chiara mi è ricapitata fra le mani (metaforicamente parlando), ho realizzato che un fumetto del genere in Italia non potrebbe mai essere prodotto e lanciato come si deve... Anche perchè non troverebbe nessuna collocazione adeguata. E in effetti mi sono stupito molto anche del fatto che il suddetto fumetto (nella versione tradotta e pubblicata da Eura Editoriale sui suoi settimanali antologici e poi in volumi cartonati) non sia mai finito nel mirino di qualche ente moralizzatore... Non so... Sarà che i fumetti spagnoli in Italia rappresentano un mercato di nicchia? Chissà... Quello che so è che mentre da noi di sesso non si può più parlare esplicitamente come dieci o venti anni fa (anche se le allusioni più o meno subdole sono
perfettamente nella norma), in Spagna un fumetto come quello di Chiara compare su un settimanale satirico, El Jueves (Il giovedì), che ha una grande tiratura, che non è vietato ai minori e che è una delle testate simbolo della Spagna post-dittatura (tant'è che è stata pubblicata a partire dal 1977, a soli due anni dalla morte del dittatore Franco). Il che mi porta a pensare che nel nostro paese nemmeno le riviste satiriche a tiratura nazionale sono mai riuscite ad essere granchè longeve. Il male è durata dal 1977 al 1982, Cuore dal 1989 al 1997... Se questo abbia o meno a che fare col fatto che da noi ci siano più tabù (sessuali e non) che altrove lo lascio
decidere a voi. Nel frattempo, nell'associazione che presiedo, è capitato che giovedì scorso (tanto per stare in tema) siano passate due ragazze etero sulla ventina che NON sapevano che cosa fosse un prepuzio e in cosa consistesse una circoncisione... Non sto scherzando! E badate che erano ragazze normalissime e invelinate come la media delle loro coetanee... D'altra parte vi sfido a ricordarvi l'ultima volta che avete sentito la parola prepuzio in televisione o l'ultima volta che qualche mass-media ha parlato esplicitamente di circoncisione... O magari l'ultima volta che le prostitute non sono state presentate come qualcosa di indecente e peccaminoso, da rimuovere quanto prima dalla pubblica coscienza... A meno che non se ne parli in quanto schiave del sesso vessate e sfruttate, ovviamente... Visto che ormai per la nostra cultura è quello l'unico accetabile motivo per cui una donna potrebbe quantificare economicamente le proprie prestazioni sessuali...

Ora, sarò io che sono malizioso, però sospetto che sotto sotto il nostro amico Phil non abbia voluto lasciarsi sfuggire l'occasione di metterci un bel po' di trasporto in questa scena, o che magari a livello inconscio non abbia proprio potuto fare a meno di metterci un po' del suo...Voi che ne pensate??? In questo disegno Phil c'è o ci fa?
In secondo luogo ne parlo qui perchè vorrei bissare l'iniziativa proposta da Rachel Edidin sul suo sito. Rachel Edidin è lesbica dichiarata, nonchè fervente femminista, ed è una redattrice
della Dark Horse Comics , dove segue i progetti a fumetti che riguardano Conan il barbaro (mica bubbole!). Comunque in occasione del Coming Out Day ha proposto a tutti i lettori del suo sito di parlare del rapporto fra i fumetti e la loro scoperta di essere gay e lesbiche, e io rigiro la proposta a voi: i fumetti vi hanno in qualche modo aiutato a schiarirvi le idee sulla vostra identità sessuale? A tutt'ora vi danno degli stimoli per affermare positivamente ciò che siete? Grazie ai fumetti avete avuto modo di dichiararvi più facilmente con qualcuno? Siete stati ispirati/e da qualche personaggio dei fumetti in particolare quando avete iniziato a vivere la vostra vita GLBT? Quali sono stati i fumetti che hanno influito in qualche modo sulla vostra presa di coscienza? A me sembrano tutti spunti molto interessanti... E ovviamente avete tempo fino a questo 11 ottobre per esternare le vostre riflessioni in coda a questo post... Ah! Visto che in Italia i fumetti a tema gay son sempre stati molto scarsi valgono anche i cartoni animati... (^__^) Ovviamente mi auguro che a questa discussione parteciperete numerosi...







Per completezza posto qui di seguito anche il quadro citato all'inizio dell'articolo... Dopotutto la storia dell'arte non è una materia obbligatoria in tutte le scuole (purtroppo) :-)
Non lo so, ma so che nel giro di una settimana in edicola mi sono comprato - oltre a Zorro di cui ho già parlato - le prime uscite di BraveStarr, Filmation's Ghostbusters e persino Jem (avrà portato bene parlarne tanto anche su questo blog?). Ora: mi rendo perfettamente conto che l'effetto nostalgia rende sempre più belle le cose che ciascuno associa alla propria infanzia, però sforzandomi di guardare certi prodotti anche con un occhio più critico non posso fare a meno di constatare due cose: la prima è che la caratterizzazione dei personaggi e delle ambientazioni era mediamente
molto più originale e stimolante della media delle serie animate di oggi. La seconda è che nelle serie degli anni 80 c'erano tutta una serie di aperture estetiche e formali al camp e al gay-friendlysmo che ora mi sembrano decisamente assenti. L'unica cosa che mi scoccia è che i DVD che sono usciti in edicola per le suddette serie mancano di tutti i meravigliosi extra che ne hanno accompagnato l'uscita negli USA. Senza contare che la loro distribuzione è abbastanza penosa e che riprendono l'ordine di trasmissione italiano (che, almeno nel caso di Filmation's Ghostbusters, aveva compromesso la comprensione del cartone, già di per sè non proprio lineare con tutti quei viaggi nel tempo e paradossi temporali). D'altra parte immagino che con la scarsa considerazione di cui gode l'animazione seriale nel nostro paese sia già tanto. E comunque avere i primi 5 episodi di Jem (che costituiscono una vera e propria mini serie introduttiva) sullo stesso DVD dà una bella sensazione, anche perchè - animazione datata a parte - la storia è un vero e proprio gioiellino (anche se sul DVD ci sono i 5 episodi TAGLIATI dalle reti Mediaset a partire dalla seconda messa in onda). Proprio perchè siete voi qui di seguito vi posto
alcuni dei video presenti nei primi 5 episodi di JEM nella prima versione integrale (il che vuol dire che sul DVD sono in versione ridotta)... Fermo restando che l'aquisto del DVD - a mio modesto parere - è comunque caldamente raccomandato a tutti gli appassionati di animazione gay-friendly (anche perchè costa meno di sette euro... E di questi tempi è raro!). Ah! Giusto per restare in tema: in passato mi ero scordato di dirvi che anche l'autore dei testi delle canzoni presenti nel cartone di Jem, il signor Barry Harman (che vedete in questa foto), è un autore di musical gay dichiarato... E sostiene che se questo cartone ha sempre avuto tanto successo fra il pubblico gay è stato anche perchè in quei testi c'era buona parte della sua sensibilità... A buon compositor poche parole! :-)
Indossato un costume estremamente kitch (che a me ha sempre ricordato un semaforo), Alan Scott/Green Lantern ha portato giustizia fino alla fine degli anni 40, quando lui e la maggior parte dei supereroi cessarono le loro pubblicazioni (anche a seguito della fine della Seconda Guerra Mondiale, che era stata uno dei grandi motori delle loro avventure). In effetti valenze gay a questo personaggio non se ne potevano dare molte, anche perchè la comunità gay avrebbe iniziato a prendere coscienza di sè solo negli anni 50 (e infatti è in quel periodo che la parola "gay" iniziò a indicare gli omosessuali). Le cose cambiarono nel 1956, quando la DC iniziò a rilanciare versioni rivedute e corrette dei suoi supereroi storici. Il nuovo Green Lantern si chiamava Hal Jordan, ed era un pilota collaudatore che si era imbattuto in un alieno che apparteneva al corpo di polizia spaziale delle lanterne verdi. Il suddetto alieno era in punto di morte e decise che Hal sarebbe stato il suo successore: donandogli un anello dai poteri praticamente illimitati (tranne che sulle cose gialle), la lanterna per ricarlo e - soprattutto - la divisa da lanterna verde (anche se tecnicamente questa viene creata dall'anello in base all'aspetto, alla personalità e ai gusti del suo portatore). Ed è stato a questo punto che la comuntà gay americana drizzò le antenne.
Non solo Hal Jordan otteneva i suoi poteri da un anello (considerato un vezzo tipicamente femminile), ma indossava una tuta verde (che era considerato il colore "gay" perchè Oscar Wilde era solito appuntarsi sul petto un garofano di quel colore) e come se non bastasse combatteva in guanti bianchi che facevano tanto dandy. Ora: tutti questi dettagli al giorno d'oggi sarebbero considerati irrilevanti, ma in quell'epoca - cupa e repressiva - erano gli unici dettagli che potevano fare la differenza fra un personaggio gay-friendly e uno che non lo era. Fatto sta che Green Lantern divenne una sorta di mini icona per almeno due generazioni di gay. A questo punto voi vi chiederete: ma nel 2000 non avrebbe avuto senso esplicitare di più lo status di icona gay di Green Lantern? Magari proponendo un nuovo Green Lantern dichiaratamente gay? Siccome Green Lantern è ormai un personaggio di prima grandezza per la DC Comics, anche se nei suoi panni si sono avvicendati altri tre terrestri (Guy Gardner, Jonh Stewart e Kyle Rayner) un'operazione del genere sarebbe considerata tutt'ora troppo audace. Tuttavia qualcosa di simile è stato fatto in maniera indiretta. Torniamo al primo Green Lantern, Alan Scott. A suo tempo ebbe una breve relazione con la supercriminale Thorn, che però tornò sulla cattiva strada prima di informarlo che era in dolce attesa. Naquero due gemelli, che vennero dati in adozione e di cui si persero le tracce, perlomeno fino a quando non ricomparvero come i supereroi Obsidian e Jade. Obsidian, ovvero Todd Rice, è comparso per la prima volta nel 1983 e nel corso del tempo ha militato in varie squadre di supereroi, rimanendo tuttosommato in secondo piano e ponendosi in maniera abbastanza ambigua riguardo alla sua sessualità (nonostante alcune relazioni etero).
Dopo aver superato una grave crisi mistica, che aveva fatto emergere il suo potenziale malvagio, il nostro amico Todd ha deciso di vivere in maniera più onesta e coerente... Facendo anche un bel coming-out! Oggi Todd è felicemente accoppiato con Damon Matthews, procuratore distrettuale gay dichiarato che aiuta regolarmente la supereroina Manhunter nelle sue missioni. Qui di seguito potete vedere come i due stanno vivendo la loro relazione...

Una piccola rivincita per tutti i gay che hanno amato Green Lantern, e a rendere il tutto più realistico e garbato ci pensa lo scrittore della serie di Manhunter, Marc Andreyko, che tanto per cambiare è gay dichiarato a sua volta. Per chi volesse sapere chi è vi posto una sua foto qui di seguito (è quello rasato).