Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Oggi volevo segnalarvi che sulla ridente isola di Capri, a Villa Lysis in Via Lo Capo, è partita una bella mostra dedicata al fotografo
Wilhelm von Gloeden e a suo cugino, il fotografo
Wilhelm von Plüschow... La mostra durerà fino al 4 ottobre, quindi se passate da quelle parti ve la raccomando, anche perchè è gratis (e di questi tempi non è una brutta cosa).

Forse anche voi avete sentito nominare questi fotografi che operarono dalla fine dell'ottocento, visto che parliamo di alcuni notevoli precursori dell'omoerotismo fotografico moderno, ma anche di due prove lampanti di come più il tempo passa e più le cose - in sostanza - possono restare fondamentalmente uguali (nonostante le spinte contrarie e i cambiamenti della società).
Wilhelm von Gloeden (che vedete nella foto sopra) era un barone tedesco che, per problemi di salute (la tubercolosi all'epoca non aveva molte cure), a ventidue anni (nel 1878) decise di trasferirsi nell'assolata Taormina, iniziando a dare sfogo alla sua passione per la fotografia. Fotografò numerosi paesaggi e ritratti, ma passò alla storia per il suo chiodo fisso: le foto di nudo maschile ispirate alla cultura classica. Premesso che io trovo che lui fosse un gran bel figliolo (immaginatelo senza il barbone che andava di moda all'epoca e senza il look da antico greco della foto qui sotto... Vero che ha un nonsochè di attraente?), penso che il suo caso sia davvero emblematico.

Oltretutto ho anche la sensazione che dovesse essere una persona simpatica e dotata di un certo senso dell'umorismo e di una certa intelligenza... Perlomeno a giudicare dal suo sguardo mentre posava per i suoi autoritratti in costume... Peccato che a quanto mi risulta lui non abbia mai posato desnudo per le sue foto...

In ogni caso non era del fascino di
Wilhelm von Gloeden che volevo parlarvi... Ordunque...
Premessa numero uno: in buona parte dell'Europa del periodo la sodomia (e per estensione l'omosessualità) era illegale e non c'erano sconti per nessuno. Anzi, c'era un certo gusto sadico nell'usare poliziotti in incognito come "esche" per poter incastrare più sodomiti possibili, anche fra i nomi illustri.

Premessa numero due: dal ricco nord europa industrializzato gli omosessuali che se lo potevano permettere migravano a frotte verso le più povere zone mediterranee (tipo il Sud Italia), dove la mancanza di leggi anti sodomia poteva permettere loro una vita meno angosciante e a basso costo.

Premessa numero tre: chi viaggiava era spesso nobile, o perlomeno ben messo economicamente, e quando arrivava in posti come la Sicilia di due secoli fa era visto come un benefattore per l'economia locale. Questo non solo garantiva una libertà di movimento che gli omosessuali "qualunque" non potevano sognarsi, ma anche una certa disponibilità da parte dei ragazzi locali ad arrotondare lo stipendio con loro, come si direbbe oggi... In molti casi col benestare delle famiglie.

Inoltre, tramite le foto, i "modelli" avevano una specie di vetrina internazionale e non di rado capitava che dal Nord Europa arrivassero a Taormina dei turisti che - foto in mano - chiedessero a
Wilhelm von Gloeden come ottenere degli incontri con questo o quel ragazzotto che aveva posato per lui... O magari come affittarlo per tutta la durata della loro permanenza, magari in qualità di "domestico". Questa specie di turismo sessuale (che attirò a Taormina personaggi come
Oscar Wilde, il "re dei cannoni"
Friedrich Alfred Krupp,
Richard Strauss, e l'imperatore tedesco
Guglielmo II) diventò così fiorente che alcuni negozi (gestiti da persone straniere, che quindi conoscevano bene le lingue dei potenziali "clienti") iniziarono a esporre direttamente le foto del barone in vetrina, facendo da centrali di smistamento...

Per la cronaca, più o meno la stessa cosa accadeva con
Wilhelm von Plüschow, che qualche anno dopo scelse di fare base a Napoli e Roma, spingendosi un po' troppo in là coi suoi scatti e col suo giro di "clienti", finendo poi per essere incriminato (cosa che al cugino non accadde mai). Probabilmente a lui andò male perchè Napoli e Roma erano messe meno peggio della Sicilia, dove i benefici economici portati da
Wilhelm von Gloeden facevano passare in secondo piano tutto il resto, nonostante la cosa fosse sotto gli occhi di tutti e nonostante gli appelli dei moralisti alle autorità, anche attraverso la stampa: i guai per lui iniziarono solo sotto al regime fascista (che distrusse buona parte dei suoi negativi).

Eppure, e questo è il punto dove vorrei arrivare, allora come oggi la libertà di avere uno stile di vita alternativo rimaneva legata a tutta una serie di condizioni che avevano poco a che fare con l'omosessualità in sè. Ed è una dinamica che a me pare tanto simile a quelle che vediamo oggi... Dove i gay ricchi, guardacaso, hanno molti meno problemi legati alla loro condizione gay di quelli poveri. Dove (a causa di un'inversione di prospettive) chi può se ne va dall'Italia verso paesi dove può vivere in maniera più compiuta la propria identità omosessuale e dove dai paesi ricchi tanti omosessuali vanno verso realtà più povere per potersi permettere turismo sessuale a basso prezzo.

Dove chi vuole offrire le proprie prestazioni in modo professionale si fa pubblicità con internet (o magari lavorando nel cinema hard), sfruttando i mezzi tecnologici di oggi in maniera decisamente simile a quella con cui i ragazzotti di Taormina usavano le foto quasi due secoli fa. Certo i gusti sono cambiati, e gli efebi in stile Magna Grecia sono decisamente passati di moda (anche per via di una serie di implicazioni legali poco incoraggianti), però il succo non cambia.

Tuttavia c'è una piccola - sostanziale - differenza, visto che le foto di due secoli fa avevano anche delle pretese artistiche, così come i viaggi dei turisti dell'epoca avevano anche una buona dose di risvolti culturali (anche perchè quei turisti avevano un buon bagaglio culturale, cosa che all'epoca era ritenuta uno status symbol). La mia sensazione è che al giorno d'oggi la buona cultura e il livello di studio non siano più considerati un status symbol per la comunità gay, soprattutto per chi ha una condizione economica agiata, e che il culto dell'immagine fine a sè stessa abbia preso il loro posto.

Per una sorta di proprietà transitiva la cultura gay di alcuni secoli fa finiva per essere sinonimo di un buon livello di cultura generale, mentre adesso mi sembra tanto che si stia giocando al ribasso. Intendiamoci: non che i gay di oggi siano tutti ignoranti, ma in questo ambiente la cultura mi pare tanto che sia diventata qualcosa da non valorizzare troppo, come se avesse qualcosa di compromettente, anche se magari omosessuali intelligenti e colti ce ne sono ancora tanti...

Forse la grande differenza fra i gay di oggi e gli omosessuali che andavano a Taormina sta proprio nel fatto che mentre questi ultimi andavano a sollazzarsi, ma pensavano anche ad altro, quelli di oggi sono un po' più prigionieri di una rete di possibilità finalizzate al divertimento usa e getta, fine a sè stesso... Forse non mi crederete, ma mentre faccio il volontario in discoteca mi capitano degli incontri con persone, anche molto giovani e ben messe, che - quasi come se dovessero confessarmi la loro fedina penale - mi confidano che sanno a memoria la Traviata o che il loro personaggio storico preferito è l'Imperatore Adriano... Forse sbaglio, ma in tutto ciò c'è qualcosa che non mi torna.

Inoltre, e qui concludo, se due secoli fa c'era una certa "cultura dell'omoerotismo", ora si tende a mettere sullo stesso piano l'erotismo di qualità, la pornografia di alto livello, il porno da due soldi e le peggio schifezze, perchè molto spesso manca quel minimo di formazione di base necessaria per distinguere un prodotto artistico dal ciarpame... Soprattutto in paesi sessualmente poco emancipati come il nostro. E anche questo non è stato un gran passo avanti. Forse riguardare le foto di
Wilhelm von Gloeden cercando di coglierne il messaggio più profondo può essere un buon modo per iniziare a ragionarci sopra, voi che ne pensate?
Oltretutto la collocazione della mostra a Capri, che fu una meta assai quotata per gli omosessuali europei di due secoli fa, mi sembra particolarmente pertinente... Non trovate?
IMPORTANTE: Se guardate in alto a destra troverete, proprio in cima e in bella vista, degli annunci pubblicitari. Cliccandoci sopra ogni volta che passate di qui potete contribuire al mantenimento di questo sito senza spendere nulla. GRAZIE.