Ormai l'inserimento di personaggi gay dichiarati, o sessualmente ambigui, anche nel mondo dei videogames non è più una novità assoluta, e non fa più l'effetto di qualche anno fa... Però quando questo accade in una serie di videogames storica, per giunta incentrata su combattimenti all'ultimo sangue, è sicuramente una notizia degna di nota.
Mi riferisco a MORTAL KOMBAT, una delle serie di picchiaduro (come si dice in gergo) più popoplari degli ultimi vent'anni, che ha all'attivo anche film per il cinema, serie TV (animate e non), fumetti vari e persino qualche hit da discoteca.
Nato nel 1992 per proporre un'alternativa iperrealistica e cruenta ai combattimenti mangosi e poco fluidi di STREET FIGHTER II, si distinse fin da subito per la sua particolare ambientazione (in stile film fantasy di Hong Kong) e per il fatto che le immagini erano ottenute digitalizzando le mosse di veri esperti di arti marziali, anche se nel primo capitolo buona perte dei ruoli erano ricoperti dal solo Daniel Pesina (che vedete qui sotto)...
In realtà il gioco era stato studiato in funzione dell'attore Jean-Claude Van Damme, che all'epoca era all'apice della popolarità, ma che alla fine non partecipò al progetto... E questo forse fu un bene, perchè permise di investire più energie (e denaro) sul gioco in quanto tale, coinvolgendo negli anni un numero maggiore di personaggi e di attori da digitalizzare...
Molto in sintesi il MORTAL KOMBAT è un torneo di arti marziali che si disputa fra la terra e la tetra dimensione mistica di Outworld, popolata da maghi, demoni, dei e varie razze vagamente umanoidi... E ovviamente c'è in palio il destino della terra.
Nonostante il gioco nasca avendo la struttura di un classico picchiaduro (in cui il giocatore sceglie chi vuole portare alla vittoria), attorno a questo gioco si è sviluppata anche una linea narrativa ufficiale, che si è dipanata in una ventina di puntate, fra nuovi capitoli del gioco e varianti degli stessi... Senza contare i reboot...
Il tutto aggiungendo di volta in volta nuovi personaggi più o meno legati ai precedenti e nuovi spunti narrativi... E mettendo in piedi una vera e propria saga a puntate, che in effetti richiede un certo impegno per conoscerla in tutte le sue sfaccettature...
L'ultimo capitolo risaliva al 2012 e su oltre settanta personaggi presentati a partire dal 1993 non ce n'era mai stato neanche uno che fosse incontrovertibilmente e ufficialmente gay... Poi, proprio ad aprile 2015, ha debuttato MORTAL KOMBAT X, e finalmente anche questa saga ha avuto modo di dimostrarsi gay friendly (nei limiti delle possibilità offerte da un picchiaduro così cruento, ovviamente)...
Infatti fra la decina di nuovi personaggi che hanno debuttato in questo nuovo capitolo spicca l'arciere shaolin Kung Jin, cugino di un altro storico personaggio della serie (Kung Lao), ed ex ladro... Di cui viene presentata un'interessante sequenza in flashback, ambientata prima che entrasse nel monastero shaolin che gli avrebbe insegnato le arti marziali...
Nella sequenza in questione Kung Jin si confida con il dio del tuono Raiden (altro storico personaggio di MORTAL KOMBAT), dicendogli che non ha il coraggio di presentarsi dai monaci, perchè teme che non lo accetterebbero... E a quel punto Raiden gli fa coraggio dicendogli che ai monaci interessa com'è il suo cuore e non quello che il suo cuore desidera...
Siccome questo scambio di battute si prestava effettivamente ad una interpretazione gay, molti fans hanno iniziato a sospettare che si trattasse della cosa più vicina ad un coming out che si fosse mai vista in MORTAL KOMBAT... E a quel punto è intervenuto nella discussione Dominic Ciancialo, attuale responsabile delle trame di MORTAL KOMBAT, che così ha commentato sul Twitter:
"Ho visto che ci sono state diverse persone che hanno colto la sottile allusione inserita nel flashback di Kung Jin. Siamo felici di avere dei giocatori così perspicaci."
Quindi, in parole povere, anche Dominic Ciancialo (che vedete nella foto sotto) ha confermato che Kung Jin è il primo personaggio gay di MORTAL KOMBAT... Che tra l'altro è stato capace di farsi avanti con una certa delicatezza e senza snaturare l'atmosfera del videogioco in cui è comparso.
Di solito nel mondo dei videogames succede che quando un prodotto di successo propone una nuova idea la concorrenza tende a riciclarla... Quindi non escluderei che l'esempio di Kung Jin in MORTAL KOMBAT possa essere seguito da qualche altro picchiaduro di successo...
E questo, effettivamente, potrebbe essere interessante anche perchè contribuirebbe a svecchiare tutta una serie di stereotipi "gay", che tradizionalmente hanno sempre impedito che i personaggi LGBT potessero risultare credibili in alcuni tipi di videogioco..
Restiamo in attesa...
Comunque, a proposito di videogiochi, è molto interessante notare che le lobby anti gay, essendo notoriamente composte da persone ottuse, retrograde e poco aggiornate, pare che non abbiano la minima idea di quello che sta succedendo ultimamente nel mondo dei videogiochi, e il massimo che riescono a fare è puntare il dito a caso... Possibilmente su quei videogiochi che sono diventati fenomeni multimediali che anche loro riescono a seguire in qualche modo...
Un po' come ha fatto una chiesa cristiana della Georgia, negli USA, secondo cui i Pokémon “hanno avuto molta influenza sugli adolescenti nel corso degli anni facendoli crescere con una sessualità fuori dalla norma”.
Secondo Creflo Augustus Dollar Jr (foto sotto), fondatore della World Changers Church International,
tutti i gay che erano adolescenti nel primo decennio del Duemila, sono
così proprio per colpa dei Pokemon, anche perché, stando all’illuminato
pastore:
Vari Pokemon hanno forma fallica e Meowth è un’icona che potrebbe partecipare a un gay pride. Ash Ketchum, poi, è un gay che non ha fatto coming out.
Stando sempre alle rivelazioni del pastore, Ash Ketchum ha una relazione con Brock e questo è evidente in ogni singola puntata della serie...
E meno male che non ha idea di cosa sia MORTAL KOMBAT X...
Alla prossima...
1 commento:
Certo che c'è sub zero che è proprio un bonazzo!
Davide
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