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lunedì 13 luglio 2015

SOLIDARIETÀ...

Ciao a tutti, come va?

Nell'ultimo anno il lunedì è diventato un po' il giorno in cui questo blog analizza la situazione italiana, e in cui di solito si assume l'onere di mettere in luce anche le cose di cui non parla nessuno, anche perchè generalmente si tratta di cose che danno un po' fastidio...

In effetti speravo che con l'arrivo dell'estate gli argomenti sarebbero diminuiti, e che avrei dovuto sospendere momentaneamente questo appuntamento, ma a quanto pare non è così.

Anzi: siccome l'Italia è una continua fucina di notizie non proprio allegre, la notizia che vi riporto oggi coinvolge accidentalmente il mondo del fumetto, ma ha una portata decisamente più ampia.

I fatti sono questi: c'è uno sceneggiatore di fumetti che si chiama Luca Vanzella, e che nel corso degli anni ha realizzato diverse cose più o meno interessanti... Come Beta (Bao Publishing)...

La miniserie Long Wei (Aurea Editoriale)...

Ringo 7 (Bonelli Editore)...

E Aleagio! (prima per la sua etichetta Self Comics e poi per la REN BOOKS)...

E che ha anche scritto il libro  Cosplay Culture. Fenomenologia dei costume players italiani (Tonué)...

Ora: caso vuole che Luca Vanzella sia gay e che, dopo vari anni di fidanzamento, l'anno scorso abbia deciso di sposare il suo compagno argentino Roberto (ovviamente in Argentina)...

Come voi tutti saprete i matrimoni gay contratti all'estero non hanno validità nel nostro paese, anche se qualche Comune ha iniziato a trascriverli. Quindi, anche quando un cittadino straniero sposa un cittadino italiano, non ottiene la cittadinanza italiana e per continuare a restare in Italia deve rinnovare il suo permesso di soggiorno... Infatti Roberto, che prima di sposarsi aveva sempre rinnovato il suo permesso per motivi di lavoro, questa volta aveva deciso di rinnovarlo proprio per motivi familiari... E la Questura di Bologna gliel'ha rifutato perchè non riconosce il suo matrimonio! Questo vuol dire che, a meno che non passi al contrattacco in qualche modo, avrà due mesi di tempo per fare le valigie e lasciare l'Italia... Con o senza suo marito Luca Vanzella (CLICCATE QUI)...

Ovviamente tutta questa storia ha poco a che fare col fatto che Luca Vanzella è anche uno sceneggiatore di fumetti, ma ha molto a che fare con quello che - nell'epoca dei social e di internet - potrebbe essere l'atteggiamento del mondo del fumetto italiano nei confronti delle sue vicissitudini.

Nel senso che, nel momento in cui scrivo questo post, a parte Luca Genovese (con cui ha realizzato BETA) e Nino Giordano di RENBOOKS (che hanno segnalato il caso sulle rispettive pagine facebook), mi pare che non si sia ancora espressa nessuna delle persone con cui ha collaborato (e ovviamente se qualcuno vorrà segnalarmi qualcun altro non mancherò di aggiungerlo alla lista)... Non pubblicamente, se non altro. E sono davvero curioso di verificare chi e come deciderà di farlo...

Se deciderà di farlo, ovviamente.

Soprattutto nel caso delle persone con cui ha collaborato dalle parti della Bonelli e dell'Aurea Editoriale, che in molti casi sono note per il fatto che sui loro spazi web parlano veramente di tutto (finendo peraltro per essere seguiti da tantissime persone, e quindi se commentassero anche questo episodio male non farebbero, diciamo)...


E fare questa piccola verifica sarà molto interessante, perchè un conto è porsi come anticonformisti e progressisti, e un conto è esporsi in prima persona prendendo una posizione su certi argomenti, pur sapendo di avere lavorato soprattutto per coltivare le simpatie di un pubblico che ha un approccio NOTORIAMENTE retrò ed eterosessista su tutta una serie di questioni...

Tant'è che la prospettiva retrò di questo pubblico, vera o presunta che sia, si riflette inevitabilmente anche sulle scelte degli editori italiani (che, guardacaso, finora non hanno mai inserito matrimoni gay - o anche solo qualcosa di vagamente simile -  nelle loro storie).

Inoltre sono molto, ma proprio molto, curioso di verificare quanti e quali siti e blog sui fumetti vorranno segnalare la cosa...

Soprattutto considerando che, proprio di recente, su FUMETTOLOGICA è comparsa una recensione di LUMBERJANES (CLICCATE QUI) in cui non si accenna minimamente al suo essere un fumetto "per ragazzi" dai toni lesbo friendly (cosa che che gli è valsa anche la candidatura ai GLAAD AWARDS 2014)... Mentre su MANGAFOREVER, nella presentazione dell'imminnente edizione italiana del nuovo fumetto di JEM (CLICCATE QUI) e nella relativa intervista al curatore (CLICCATE QUI), non si è parlato nemmeno di sfuggita del fatto che si tratta di una serie molto gay friendly, con tanto di relazioni lesbiche fra le protagoniste, e del fatto che è realizzata da una disegnatrice transessuale che ha scelto di iniziare ufficialmente il suo percorso di transizione proprio mentre seguiva questo progetto (cosa che, probabilmente, si sta riflettendo sul particolarissimo stile di disegno della serie)...

Certo: siti e blog italiani non sono obbligati a riportare certi dettagli (anche se i loro colleghi americani non mancano quasi mai di evidenziarli)... E men che meno sarebbero tenuti a prendere posizione riguardo alle difficoltà di Luca Vanzella, visto che la cosa non è strettamente legata al mondo del fumetto... Tuttavia, considerando che questo è il primo caso di sceneggiatore italiano gay dichiarato che sta avendo problemi di questo tipo, vedere che non scrivono neanche due righe per segnalare la questione e sensibilizzare il loro pubblico sarebbe un po' sconfortante... Anche solo per una questione di solidarietà professionale, tipo quella che emerge quando ci sono autori di fumetti che si trovano in particolari difficoltà (e per i quali partono campagne di solidarietà di vario tipo). Tantopiù che in Italia, con tutta la "pruderie" che c'è nel mondo del fumetto, la percezione generale è che non ci siano autori gay che contribuiscono al fumetto mainstream, e forse sarebbe ora di svecchiare questa immagine...
Quindi staremo a vedere... Anche perchè questo potrebbe diventare un caso nazionale, e se il mondo del fumetto italiano continuasse a ignorarlo (forse proprio per non indisporre il solito pubblico tradizionalista) non ci farebbe una grande figura... E finirebbe per confermare (ulteriormente) la sua posizione di sudditanza psicologica nei confronti dei conflitti di interesse che lo stanno facendo arrancare sempre di più...

In ogni caso, per quel che mi riguarda, massima solidarietà.

Alla prossima.

17 commenti:

Patrizia Mandanici ha detto...

Sinceramente non credo che per la maggior parte dei colleghi si tratti di prudenza o addirittura peggio, molti hanno un atteggiamento gay friendly e non credo avrebbero difficoltà a segnalare questa notizia. Sospetto più una non conoscenza. Da perte mia linkerò il tuo articolo su Facebook e ne parlerò prossimamente sul mio blog.

Wally Rainbow ha detto...

Io lascio spazio aperto a tutti gli sviluppi, infatti :-) Se questa notizia diventerà virale anche nel mondo del fumetto italiano e dopo che si sarà diffusa scopriremo che è pieno di gente gay friendly e solidale tanto meglio :-)

Felice che Patrizia Mandanici sia intervenuta sul mio blog, comunque(e grazie per aver condiviso tanti preziosi consigli su come usare MANGA STUDIO ^__^).

Patrizia Mandanici ha detto...

Ah, Manga Studio mi ha fatto conoscere in giro più che il lavoro per la Bonelli:)
Comunque spero di non essere stata troppo ottimista - personalmente tutti i colleghi che frequento e conosco non dovrebbero avere problemi a divulgare la notizia (anche solo a vedere le foto-rainbow che ho visto ultimamente, ma non solo), poi se ci sono altre questioni e problematiche questo non posso dirlo. Vedremo.

Patrizia Mandanici ha detto...

Dopo mezza giornata di condivisione del tuo post su Facebook sono venuta a sapere che diversi colleghi (non nei miei contatti credo) avevano condiviso la notizia già diversi giorni fa; lo hanno poi fatto almeno altre 5/6 persone dopo essere venuti da me (alcuni con dei dubbi sui toni del tuo articolo - e non erano autori bonelliani!).
Vedo che stanno condividendo la notizia altri, tra cui Roberto Recchioni , Laura Scarpa, Anna Lazzarini.

Wally Rainbow ha detto...

Si, si... Ho notato :-) Sulla pagina di Luca Vanzella c'è stata una piccola esplosione di interventi solidali (e tutti linkano articoli di diversi giorni fa, ma guardacaso sono tutti arrivati dopo la mia segnalazione ^__^) e la cosa mi fa molto piacere. Comunque - giusto per chiarire - col mio post non mi auguravo che tutti si rivelassero omofobi e poco solidali, ma volevo sottolineare che ero proprio curioso di vedere chi avrebbe espresso solidarietà nonostante un ambiente che, nei fatti, non aveva mai manifestato esplicitamente una grande vicinanza a certe questioni. Se ho contribuito a fare emergere l'indole gay friendly di parte del mondo del fumetto italiano tanto meglio (^__^). Comunque se i toni dei miei articoli indispongono sono contento, perchè vuol dire che qualche nervo scoperto lo toccano (altrimeni penso che sarei liquidato come il solito blogger che spara spropositi) e magari possono innescare delle discussioni costruttive (^__^). Che poi, detto tra noi, se (forse) il mio tono tende ad essere troppo critico c'è da dire che altrove si preferisce non criticare mai nessuno sul serio, rimandando l'idea che viviamo in un mondo del fumetto dove tutti sono belli, bravi, buoni, disinteressati, competenti, innovatori, geniali, ecc... E soprattutto un mondo del fumetto in cui non è necessario considerare più di tanto la questione LGBT... Anche se poi le vendite calano, le serie chiudono, la gente cerca altri modi per impiegare il tempo libero e tutto il resto (^__^)... Questo blog avrà tanti difetti, però almeno compensa un po', suvvia... E a quanto pare a qualcosa serve (^__^)

Wally Rainbow ha detto...

Ma chi erano quelli che avevano segnalato il fatto qualche giorno fa? Sono curioso! :-)

Patrizia Mandanici ha detto...

Ho provato a chiedere ma le due persone che l'avevano segnalato non riuscivano ad essere precisi, erano stati loro contatti forse non abituali, non so bene (e capisco anche che andare a scorrere le notizie anche solo di pochi giorni addietro su Facebook è un delirio se si hanno più di qualche centinaia di contatti: ho provato a farlo io con i miei colleghi fumettisti e sono riuscita a risalire solo a un paio di giorni fa).

Orlando Furioso ha detto...

E' già qualche giorno che la notizia gira in rete, specie su facebook.
Io l'ho saputo, prima che da te, da Pigi di Milano che ha postato la notizia sul suo profilo qualche giorno fa (la scorsa settimana). Poi la notizia è rimbalzata sui vari profili dei Sentinelli ecc.
Essendo che nessuna di queste persone/gruppi legge fumetti, il fatto che Luca sia un fumettista non è emerso.
Certo è che postare la notizia su fb non basta, ovvio.
Ma in rete se ne parla da diversi giorni prima che il tuo articolo uscisse.
Poi altro discorso è la solidarietà concreta: su quello personalmente sono molto meno ottimista di Patrizia... persone che fanno/editano/recensiscono fumetti i cui mondi non prevedono la presenza di persone LGBT non credo siano così "aperti" come vorrebbero far sembrare.

Anonimo ha detto...

Ciao Valeriano, hai mai provato a contattare i principali siti italiani di fumetti offrendoti di segnalare gli aspetti gay dei vari cartoni o fumetti? Sicuramente il fatto che non arrivino da soli a farlo non è molto promettente, ma magari il loro livello di pregiudizio arriva semplicemente a non volere essere loro a metterci la firma, mentre non avrebbero problemi a inserire un post scritto da altri ogni tanto, perlomeno quelli a carattere informativo come per esempio sulle Jem...

Patrizia Mandanici ha detto...

In realtà io cerco di essere ottimista perchè altrimenti vengo presa per una che vede omofobia dappertutto; ho già avuto discussioni con amici e non è facile parlare di questo argomento, anche perchè la maggior parte di loro realmente ha amici gay, realmente è contro le discriminazioni, è per i matrimoni gay, ecc. Spesso il non voler parlare nei fumetti di tematiche gay - o non voler inserire personaggi gay - viene giustificato dal non saperne "molto", dalla paura di scadere in stereotipi, ecc.
Quanto di queste argomentazioni abbiano una ragione reale e quante nascondano invece una sottile omofobia è difficile da capire.
Altro invece è la paura di certe grandi case editrici di affrontare un tema che - a torto o a ragione - viene considerato "sensibile" (ma episodi come quello del sindaco di Venezia non è che aiutino a dissolvere queste paure).

Wally Rainbow ha detto...

Caro Orlando, hai proprio ragione: la notizia girava da almeno una settimana... E infatti io che sono una faina ho aspettato un po' proprio vedere se nel mondo del fumetto qualcuno nel frattempo se ne sarebbe accorto :-) Adesso in effetti c'è stata una piccola rincorsa alla solidarietà citando gli articoli di una settimana fa, ma guardacaso dopo che io ho fatto da anello di congiunzione fra il mondo delle notizie LGBT e il mondo del fumetto... E questo mi ha fatto riflettere sul fatto che effettivamente in Italia c'è un grosso problema di comunicazione e connessione fra questi due ambiti, anche perchè - per esempio - le foto foto del matrimonio di Luca Vanzella e della luna di miele in Patagonia erano su Gay.It e la sua faccia era riconoscibilissima. E qui si potrebbe aprire un discorso lunghissimo che magari farò in una post a parte. Comunque la cosa importante è che episodi di questo tipo spingano anche chi fa parte del mondo del fumetto a prendere una posizione su certe cose, visto che per tanti motivi non lo hanno mai fatto molto :-)

NINO ha detto...

Per me Luca e Roberto sono famiglia, non soltanto gente con cui collaboro, quindi era doveroso per me segnalare la cosa e mi batterò con le unghie e con i denti per loro.

Wally Rainbow ha detto...

<3

Dronio ha detto...

Vale, la notizia è ahinoi vecchia di settimane (pre Bologna pride), fortunatamente credo se ne stia occupando anche il gruppo di avvocati che solitamente segue il Cassero in situazioni simili.
Per quanto riguarda il nostro ambiente fumettaro ti posso assicurare che in queste settimane, con mio grande piacere, ho avuto modo di veder segnalata la cosa da persone importanti del settore (uno su tutti Recchioni) che hanno preso posizione anche su altre tematiche a noi care nelle settimane precedenti (family day e altro)
Magari ti son semplicemente sfuggite, ma le segnalazioni ci son state eccome ^__^ speriamo serva a lasciarci Robby a Bologna

Wally Rainbow ha detto...

Lungi da me l'idea di prendermi dei meriti che non ho, ma ho controllato e nell'intervista su Gay.It Roberto riferisce che il rifiuto del permesso di soggiorno gli è arrivato il 30 giugno, e cioè il giorno del suo compleanno. Lui e Luca si erano fatti intervistare mesi fa per il problema della circolare di Alfano, che voleva annullare le trascrizioni del loro matrimonio (e forse è stata quella notizia che è circolata, anche se in tanti forse non l'avevano associata proprio a Luca Vanzella sceneggiatore e sono caduti dal pero quando ne ho parlato io), ma questa è un'altra cosa. In compenso ho visto che roberto Recchioni ha condiviso un link che riguardava questo caso specifico, ma dopo la mia segnalazione del 13 luglio... :-)

Dronio ha detto...


credo che gli articoli di gay.it come al solito faccian cagare... ti giro dal suo FB il post di Roberto con cui io ho saputo la cosa, e credo che la notizia che ha fatto il giro sia probabilmente quella di repubblica e non quella di gay.it. poi se vuoi la medaglietta del "l' ho detto per primo" ok, ma mi sembrava si stesse parlando d'altro in questo post...

Roberto Ruager
25 giugno alle ore 14.34 · OS X ·
Bene cari, mi è stato formalmente dato IL DINIEGO DI SOGGIORNO. Adesso mi dovrò cercare un altro avvocato per portare la mia ragione in causa e vedere spero, dopo un anno o due, una risoluzione favorevole. Scusate se proprio in questo momento non mi vengono i migliori sentimenti verso questo paese.

Wally Rainbow ha detto...

Ma vah! Che me faccio della medaglietta? (^__^) Comunque è curioso che le date non coincidano, perchè l'intervista è stata fatta a Roberto direttamente... Magari gliel'hanno comunicato telefonicamente il 25 e il 30 gli è arrivata la risposta scritta... Altrimenti non avrebbe senso.