Ciao a tutti, come va?
Dopo la sentenza della Corte Suprema americana sui matrimoni gay ammetto che, dai fumetti americani di supereroi, mi sarei aspettato fin da subito una maggiore apertura rispetto all'omosessualità in generale, ma a quanto pare la suddetta sentenza non ha influenzato la tendenza che va per la maggiore...
E cioè quella secondo cui rappresentare i gay e i bisessuali non è un problema, a patto che siano in coppia (o alla ricerca del grande amore) o che - se sono single - abbiano una posizione morale ambigua... Con l'unica eccezione delle versioni alternative di personaggi famosi che vivono in dimensioni parallele, perchè non essendo le versioni "ufficiali" dei personaggi sono meno vincolati e hanno meno obblighi morali...
Tant'è che - per esempio - proprio mentre la Spider Woman/Jessica Drew nell'universo MARVEL ufficiale iniziava ad indossare un costume più sobrio per via di alcune polemiche sulle sue pose sexy, la Jessica Drew dell'universo MARVEL ultimate (che qui ha finito per farsi chiamare Vedova Nera) ha continuato ad indossare una tutina attillata e ha pure fatto coming out...
Il tutto con una certa disinvoltura, mentre era in spiaggia con alcune sue amiche supereroine... E intanto ha anche colto l'occasione per fare delle avances ad un paio di loro...
E questo atteggiamento, in effetti, porterebbe a pensare che nelle realtà "alternative", proprio a causa della loro connotazione "ipotetica", l'omosessualità sia considerata più rappresentabile proprio perchè è presentata come un'ipotetica "alternativa" alla possibilità principale, che resta comunque l'eterosessualità standard che questi eroi hanno nell'universo narrativo "ufficiale" dei rispettivi editori...
Ed è evidente che, in questi "universi narrativi ufficiali" l'idea di un personaggio gay, o bisessuale, che sia positivo, solare, single e sessualmente emancipato, spaventa ancora molto... Anche perchè un supereroe del genere rischierebbe di passare per una specie di portabandiera del movimento omosessuale, correndo il rischio di pregiudicare il suo appeal presso il pubblico generalista.
E questo potrebbe spiegare perchè dalle parti della MARVEL, al momento, pare del tutto sfumata la possibilità che la nuova serie dedicata ad Hercules possa avere dei risvolti LGBT. Ed è un peccato, perchè il nuovo look del semidio greco, nella versione MARVEL, sarà particolarmente accattivante...
Eppure Axel Alonso, attuale direttore editoriale della MARVEL (che vedete nella foto sotto), ad una domanda diretta del sito CBR (CLICCATE QUI), ha detto chiaramente che non ci saranno implicazioni di questo tipo nella nuova serie...
E, anzi, ha precisato che la versione gay di Hercules proveniente da un universo alternativo, presentata qualche anno fa, rimarrà un caso a parte... Il sito CBR ha anche precisato che quando ha provato ad approfondire il discorso, con domande più mirate, Axel Alonso gli ha chiesto di cambiare argomento...
Ecco: questo è esattamente il tipo di atteggiamento che, nel 2015, non ci si aspetterebbe da un direttore editoriale della MARVEL. Perchè se un giornalista vuole approfondire un argomento vuol dire che al suo pubblico interessa... E se tu - direttore - non rispondi, allora dai l'impressione di avere qualcosa da nascondere... Qualcosa che preferisci non dire, perchè sai che rispondendo faresti una figura peggiore di quella che faresti rifiutando di rispondere... Alimentando una serie di sospetti poco gratificanti nei confronti tuoi e della casa editrice che rappresenti.
Mhhh...
Oltretutto, in un'altra intervista (CLICCATE QUI), il nuovo sceneggiatore della serie Dan Abnett (foto sotto), ha voluto rimarcare che nella serie l'aspetto mitologico dell'eroe non verrà trascurato, e che anzi sarà uno dei suoi punti di forza...
Così come verrà tenuto in debita considerazione il fatto che Hercules si è aggirato sulla terra per oltre 2000 anni, e che questo "curriculum" potrà offrire molti spunti per esplorare nuovi aspetti del suo carattere... Che finora era stato approfondito in maniera un po' limitata.
Quindi, in parole povere, pare che ci troveremo di fronte ad un muscle bear che si aggira senza maglietta per New York, cercando di conciliare il suo essere un eroe mitologico greco-romano (avente oltre 2000 anni di esperienze sessuali alla spalle) con il suo essere esclusivamente eterosessuale...
Impresa notevole...
Soprattutto considerando che, fra i tanti lati del personaggio "mitologico" che la MARVEL non ha mai affrontato direttamente, ci sono anche i vari amori maschili che il mito classico gli ha in qualche modo attribuito... Certo si tratta di personaggi minori della mitologia, ma nella storia di Ercole hanno sicuramente avuto un ruolo importante...
Quando fece parte dell'equipaggio degli argonauti, ad esempio, pare che ebbe una relazione con almeno tre di loro (Admeto, Iphitos, e Euphemos), nonostante si fosse portato appresso l'amato Hylas.
Questo Hylas è lo stesso di cui il poeta Teocrito da Siracusa, nel III secolo a.C., scrisse:
"Noi non siamo i primi mortali a vedere il bello in ciò che è bello. No, anche l'eroe dal cuore di bronzo, colui che sconfisse il selvaggio leone di Nemea, amava il giovane Hylas, e i suoi capelli ricciuti. Ed erano inseparabili, restando insieme giorno e notte. In modo che lui crescesse nel modo che l'eroe riteneva più adatto per condurlo alla virilità. Quando Giasone partì alla ricerca del vello d'oro sulla nave Argo, Ercole lo seguì, e il coraggioso Hylas - nel fiore della gioventù - era con lui, per portargli le frecce e custodire il suo arco".
Inoltre, durante le sue famose dodici fatiche, i testi riportano che ebbe almeno due grandi amori: Abderus (la cui morte spinse Ercole a fondare la città di Abdera in suo onore) e Iolao di Tebe (che, anche se era suo nipote, pare che condividesse con lui un rapporto molto simile a quello che c'era fra Achille e Patroclo).
E a proposito di Iolao lo scrittore Plutarco (I secolo d.C.) disse:
"E
per quanto riguarda gli amori maschili di Ercole, è difficile ricordarli tutti a causa del loro numero, ma chi pensa che Iolao fosse uno
di questi lo onora e gli dedica un suo culto, facendo giuramenti di fedelta ai propri amati sulla sua tomba. E
Aristotele (IV secolo a.C.) osserva che anche ai suoi tempi gli amanti scambiavano le loro promesse d'amore sulla tomba di Iolao".
Per gli interessati: la tomba di Iolao si trovava da qualche parte in Sardegna (dove aveva fondato la città di Olbia) oppure in Sicilia (dove Iolao si era stabilito dopo essere stato in Sardegna). Anche poeta Euripide (V secolo a.C.), comunque, si riferiva a Iolao come all'amante di Ercole.
In ogni caso di molti fra questi numerosi amanti si sa giusto il nome o poco più, come nel caso di Elacatas di Sparta, perchè sono citati da scrittori e poeti che si riferiscono a testi oggi perduti... Tuttavia è praticamente certo che l'Ercole del mito era tutto fuorchè un eroe esclusivamente eterosessuale.
Ed è un vero peccato che, nel nuovo rilancio del suo Hercules, la MARVEL abbia deciso di non tenerne conto... Soprattutto considerando che siamo nel 2015 e che c'è un'ampia fetta di pubblico che potrebbe essere interessata ad una versione di Hercules con certe caratteristiche...
E purtroppo la sensazione è che questa scelta sia stata motivata anche e soprattutto da una precisa scelta di marketing... Visto che ormai tutte (o quasi) le scelte della casa editrice vengono pensate in funzione del potenziale multimediale dei suoi personaggi (vecchi e nuovi), anche nel caso di quelli minori...
In altre parole è evidente che proporre una versione dichiaratamente bisex di un personaggio "forte" e potenzialmente spendibile come Hercules potrebbe compromettere il suo eventuale sfruttamento commerciale in cartoni animati, film, serial TV e altro... E poco importa se la nuova versione a fumetti di Hercules si presenta già con tutti gli attributi necessari per renderlo un'icona LGBT di ultima generazione...
A questo punto è evidente anche che alla MARVEL non mirano a conquistare la nicchia di mercato gay e gau friendly in quanto tale, ma semmai vogliono coinvolgerla in maniera "collaterale"... Presentando personaggi LGBT, certo, ma senza volerli mettere al centro dell'attenzione con continuità (quanto spazio è stato dato a Northstar, ad esempio, dopo il suo pompatissimo matrimonio gay?)... Preferibilmente ospitandoli in serie "di gruppo", che presentano protagonisti e situazioni diverse, in cui le tematiche LGBT possono essere maggiormente "diluite"...
E sicuramente alla MARVEL non se la sentono nemmeno di sdoganare più di tanto la loro immagine ormai "classica" di supereroe gay, e cioè quella che implica relazioni di coppia stabili o una condotta morale ambigua... O magari una buona dose di tormento interiore e difficoltà relazionali, in particolare se si tratta di adolescenti alle prese con il loro coming out...
Tutte condizioni che, obbiettivamente, rendono più "digeribili" e meno "destabilizzanti" i personaggi LGBT presso il pubblico generalista... Che magari si sente intenerito quando può inquadrare un omosessuale "per bene" in una relazione stabile e monogama ("Ohhhhhhhh... Che dolce!") o tranquillizzato da un omosessuale dalla morale "perversa" ("Tsk! Tsk! C'era da aspettarselo!"), meglio se con vari turbamenti e conflitti personali dovuti alla sua "particolare" condizione ("D'altra parte, nei suoi panni, sarei sconvolto anche io all'idea di essere gay!"), ma che si sentirebbe a disagio con un supereroe omosessuale (o bisessuale) vigoroso, positivo, solare e con un atteggiamento da latin lover nei confronti delle persone del proprio sesso ("Ommioddio! Allora sono ovunque! E sono carismatici! E potrebbero provarci anche con me! E con dei tipi così potrei persino provar... AAAAAARGH!")... E cioè esattemente quello che sarebbe Hercules nel caso fosse presentato come gay o bisex...
Perciò la scelta di presentare Hercules come eterosessuale in una serie che, prima di tutto, aspira al suo rilancio commerciale presso il più ampio pubblico possibile, deve essere venuta di conseguenza... E questo nonostante il fatto che al suo funerale (quando rimase "momentaneamente" ucciso per salvare il mondo, come capita ad ogni vero supereroe MARVEL almeno una volta) le sue ex amanti avessero chiaramente alluso ad una sua relazione con il supereroe gay Northstar... Che era presente e non ha smentito nulla...
Quindi, in parole povere, la MARVEL del 2015 non sembra ancora disposta a rischiare di "bruciarsi" un personaggio come Hercules solo per renderlo coerente con il suo "passato" mitologico e con le aspettative della comunità gay e gay friendly... E a questo punto mi viene il dubbio che nella nuova serie saranno scarsi anche i momenti in cui Hercules risulterà particolarmente a suo agio con la propria nudità, che pure non erano mancati negli ultimi anni...
Una situazione alquanto sgradevole, insomma, soprattutto considerando tutte le buone premesse che si sono create di recente nell'ambito del fumetto americano. Eppure, evidentemente, ci sono ancora parecchie cose da sistemare... Anche perchè l'atteggiamento tenuto dalla MARVEL, in questo caso, ricorda molto quello che ha tenuto quando alcuni siti le avevano chiesto perchè il progetto di una raccolta di pin up sexy, realizzata da Kevin Wada e Kristafer "Kris"Anka, non è andata in porto (ne ho parlato nel dettaglio QUI)...
Anche in quel caso la MARVEL si rifiutò di rispondere alle domande dei giornalisti, e anche in quel caso la sensazione fu che nell'aria aleggiasse la paura di realizzare un prodotto troppo "gay oriented"... Anche se nessuno lo ammise... Anche perchè, al giorno d'oggi, ammettere con leggerezza una cosa del genere potrebbe produrre dei danni di immagine notevoli.
Questo vuol dire che, ora che la MARVEL è coinvolta direttamente nella realizzazione di film e serial televisivi, deve stare più attenta a non sbilanciarsi troppo? Che non può più sperimentare come faceva quando era "solo" una casa editrice di fumetti? Quel che si sa è che stanno aumentando gli autori insofferenti a questo stato di cose, che scelgono di non partecipare a questa "nuova" MARVEL proprio per via dei vincoli e dei limiti creativi che ha iniziato a porre sullo sviluppo dei suoi personaggi e delle sue storie...
Di certo se le cose stessero così si spiegherebbero tutti quei "no comment" della dirigenza, che sembrano uscire fuori proprio per evitare di fornire risposte imbarazzanti, di quelle che metterebbero in cattiva luce un editore che vorrebbe mantenere un'immagine emancipata, ma che forse inizia a risentire di una buona dose di conflitti di interesse... Aggravati dal fatto che è a tutti gli effetti una proprietà della Disney, con tutte le conseguenze del caso (nel bene e nel male).
E può essere interessante constatare che, a quanto pare, siamo già arrivati al punto di avere degli autori che - dopo aver parlato dei suddetti conflitti di interesse nelle loro interviste - si ritrovano a rilasciare smentite a dir poco imbarazzanti, pregando addirittura di cancellare i podcast delle interviste precedenti "per non fare confusione"... Come è avvenuto nel caso di Robbie Rodriguez (CLICCATE QUI), che nelle sue smentite è arrivato addirittura a dare la "colpa" di certe sue risposte poco lusinghiere nei confronti della MARVEL alle informazioni apprese dagli stessi siti che lo avevano intervistato (???)...
Una situazione, guardacaso, estremamente simile a quella che ha coinvolto Antonio Serra e la Bonelli neanche tanto tempo fa (CLICCATE QUI)... A riprova del fatto che, quando si innescano certe dinamiche, Italia e USA non sono poi così distanti, purtroppo...
Cosa aspettarsi, adesso?
Difficile dirlo. Di certo, se le cose continueranno ad andare così, nei prossimi anni la MARVEL ci riserverà una buona dose di occasioni mancate, perlomeno dal punto di vista LGBT.
Spero di sbagliarmi, ovviamente, ma qualcosa mi dice che ora la MARVEL casa editrice deve stare un passo indietro rispetto alla MARVEL delle produzioni televisive e cinematografiche, e soprattutto deve stare un passo indietro rispetto alle politiche della Disney su tutta una serie di questioni eticamente sensibili...
E probabilmente col tempo questa situazione sarà sempre più evidente...
Di buono c'è che negli USA gli editori più audaci, e meno vincolati, non mancano... Anche perchè nel mondo del fumetto americano, per fortuna, esiste una cosa che si chiama concorrenza.
Alla prossima.
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