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lunedì 10 agosto 2015

SINCRONIE MUSICALI

Ciao a tutti, come va?

Sembra strano, ma per la prima volta dopo tanto tempo non mi ritrovo a dedicare un post del lunedì a qualche inquietante situazione italiana... O forse no? In effetti le notizie di oggi hanno qualche risvolto che lascia un po' perplessi, quindi siete liberi di intepretarle come meglio credete...

Partiamo dalla constatazione che, evidentemente, la carriera del performer Paolo Tuci nel mondo delle cover delle canzoni di cartoni animati deve andare particolarmente bene, soprattutto dopo le sue apparizioni in versione crossplayer (e cioè cosplayer del sesso opposto rispetto a quello del personaggio impersonato) di Jem e le Holograms, il gruppo musicale protagonista della strafamosa serie animata gay friendly degli anni '80, di cui su questo blog ho parlato più volte...

Infatti dopo aver realizzato un video musicale in cui interpreta la cover della canzone italiana della serie (quella cantata da Cristina D'Avena), ha lanciato un CD singolo da collezione, tutto dedicato alle varie versioni della cover della sigla originale di Jem (che ERRONEAMENTE chiama Truly Outrageous, titolo che invece appartiene ad un altro brano cantato nella serie)...

Dopodichè, proprio in queste settimane, ha deciso di rilanciarsi in versione crossplayer del gruppo rivale di Jem, e cioè delle Misfits...

Le Misfits, per vari motivi, presso il pubblico gay hanno sempre avuto più ascendente rispetto alle Holograms, e infatti non penso sia proprio un caso se nel nuovo CD che ha messo in commercio Paolo Tuci ci siano diverse cover proprio dei brani che nella serie animata erano interpretati da loro...

A questo punto credo che da un lato possa anche essere positivo che in Italia qualcuno si sia accorto del potenziale commerciale legato alle serie animate gay friendly degli anni '80, oltretutto facendo il crossplayer, ma dall'altro non posso fare a meno di notare che il tutto è gestito molto "all'italiana", se così vogliamo dire...

Nel senso che, evidentemente, chi sta portando avanti questa cosa lo sta facendo in maniera un po' approssimativa e caciarona, e anche volendogli concedere tutte le attenuanti che si possono dare a un progetto volutamente kitch, alla fine il risultato finisce per banalizzare e svilire un po' troppo l'idea originale. Senza contare che, piccolo e non insignificante dettaglio, le canzoni originali della serie animata di Jem e le Holograms pare che siano vincolate da un'ingarbugliata matassa contrattuale, che ha impedito persino che potessero essere usate in qualche modo nel film dal vivo di prossima uscita...

La stessa matassa contrattuale che ha impedito ai giovani cantanti che negli USA hanno appena dedicato un tribute album alla serie (CLICCATE QUI), di utilizzare le partiture originali... Spingendoli così ad innestare i testi (con l'aggiunta di nuove strofe) su melodie e arrangiamenti completamente diversi rispetto a quelli che tutti ricordavano...

E quuesto tribute album che, guardacaso, si intitola proprio come il singolo di Paolo Tuci...
Non sono un esperto di diritti musicali, copyright internazionale e cose simili, ma mettendo assieme questi elementi la sensazione è che Paolo Tuci stia portando avanti tutto questo in maniera un po' nebulosa, senza preoccuparsi troppo di chiedere le autorizzazioni necessarie per mettere in commercio cover di canzoni alle quali - in realtà - non si può nemmeno applicare la normativa legale standard in fatto di cover musicali (come avviene per le sigle di Cristina D'Avena, ad esempio), visto che fanno parte di un progetto multimediale di bambole/cartoni animati... E infatti ufficialmente sono state incise SOLO per le musicassette vendute con le bambole Hasbro degli anni '80, e mai più riproposte...

Perciò è probabile che dal punto di vista del copyright siano inquadrabili più come spot pubblicitari legati a uno specifico prodotto, che non come brani musicali veri e propri... Rendendone impossibile l'utilizzo da parte di terzi per fini commercialie o comunque per fini slegati dalla promozione delle suddette bambole.

Quindi, paradossalmente, la sensazione è che questo pressapochismo tipicamente italiano faccia passare il messaggio che siccome ci sono di mezzo dei cartoni animati (peraltro "vecchi"), e in Italia i cartoni animati non sono una cosa seria, alla fine ci si possa fare un po' quello che si vuole.

Anche perchè - evidentemente - il tutto punta in maniera molto superficiale al lato più appariscente del brand di JEM, giusto per animare qualche serata in discoteca e per vendere qualche CD in più...
Tra l'altro rilasciando diverse dichiarazioni orientate a denigrare la mancanza di coraggio della Hasbro, che non ha inserito le Misfits nel film di JEM (anche se - a quanto pare - sono state escluse solo per via del basso budget a disposizione della casa di produzione cinematografica)...

Eppure, nonostante tutto, la sensazione è che sotto sotto Paolo Tuci non sia proprio sprovveduto, visto che i brani all'interno dell'album non li attribuisce alle Misfits, ma alle Mixfits (CLICCATE QUI per controllare), e forse lo ha fatto proprio per evitare eventuali beghe legali, non tanto  con le Misfits della serie animata (che non sono mai state un gruppo musicale reale), ma con i Misfits (foto sotto), la stessa band punk rock metal che (rinnovando regolarmente i suoi membri) tiene botta dal 1977 e che - avendo depositato il marchio Misfits - chiuse un occhio nei confronti della Hasbro solo perchè non utilizzava il suo nome nel mercato musicale "reale"...

Cosa che però - tecnicamente - sarebbe stato proprio quello che avrebbe fatto Paolo Tuci se avesse depositato brani firmati Misfits invece che Mixfits...

Morale della favola: alla fine in tutto questo progetto sono più i lati positivi o quelli negativi? Difficile dirlo: di sicuro una cosa del genere portata avanti in maniera diversa avrebbe avuto molti più risvolti positivi di quanti non ne ha ora... Eppure l'idea che un performer italiano scelga di appoggiarsi alle Misfits di Jem e le Holograms per un suo nuovo progetto, di per sè non è un brutto segnale, e indica che forse anche dalle nostre parti qualcosa sta cambiando nella percezione generale dell'immaginario pop...

Per il resto ognuno ha i suoi gusti, e non voglio entrare nel merito dei brani in quanto tali... Invitandovi a fare un piccolo confronto qui sotto...

Quel che è certo è che, mentre dalle nostre parti abbiamo Paolo Tuci che omaggia la serie di JEM a modo suo, la nuova serie a fumetti di JEM pubblicata dalla IDW negli USA inizia ad entrare nel vivo... E lo fa in maniera decisamente interessante, al punto da convertire mese dopo mese un numero crescente di "scettici" che non vedevano di buon occhio la rivisitazione attualizzata di un personaggio cult degli anni '80...

A quanto pare Kelly Thompson e Sophie Campbell stanno realizzando qualcosa di molto gradevole e originale, e hanno già dimostrato di saper gestire benissimo anche la relazione lesbica fra le nuove versioni di Kimber e Stormer, comprensiva delle difficoltà che devono affrontare appartenendo a due band rivali...

Una relazione contraddistinta anche da ricongiungimenti imprevisti e baci al sapore di pizza...
E tutto in una sola tavola!

E questo dimostra una volta di più che, quando ci sono autori (o autrici) come si deve, possono saltare fuori delle storie a fumetti in cui anche una singola pagina può fare scuola... Tra l'altro, a riprova del fatto che questa serie a fumetti ha già un certo seguito, nelle fiere americane cominciano già ad aggirarsi le prime cosplayer a tema...

Cosa che, è bene notarlo, NON sta avvenendo nel caso del nuovo film, che non è ancora uscito nelle sale, ma di cui circolano già un trailer e numerose foto di scena... Segno che forse il popolo delle convention fumettistiche ha già iniziato a fare la sua scelta? Staremo a vedere...

Sicuramente è interessante notare come, partendo dalla stessa idea di base (e cioè il revival di una serie animata cult con numerosi risvolti gay friendly), si possa arrivare a progetti che hanno un'impostazione completamente diversa e degli obbiettivi che - evidentemente - non hanno niente in comune gli uni con gli altri...

In ogni caso, visto che siamo in tema di musica, vorrei chiudere il post di oggi raccontandovi una cosa curiosa. La mattina dell'8 agosto Mauro Mariotti (l'autore di cui vi ho parlato giusto lunedì scorso, e se non vi ricordate chi è CLICCATE QUI), passeggiando per Firenze, aveva scattato una foto ad alcuni cartelloni che pubblicizzavano il prossimo concerto di Mika, e che erano stati imbrattati da una scritta omofoba... Una come tante, in realtà... La differenza è che lui l'ha postata sulla sua pagina di facebook e siccome mi aveva colpito molto l'ho segnalata sia a Gay.It (con cui sto tornando in contatto per motivi che adesso non posso dirvi) e al noto blog Bitchy F (visto che il suo amministratore è fra i miei contatti), che l'hanno subito pubblicata.

Tempo qualche ora e la foto è arrivata anche da Mika, che dopo averci pensato un po' ha deciso di reagire, di metterla in primo piano e di dare il via a una sua personale campagna contro l'omofobia, che da due giorni è diventata virale... Al punto che, caso più unico che raro, il Sindaco di Firenze ha fatto rimuovere i manifesti e ha chiesto tante scuse (CLICCATE QUI)...

Morale della favola: 1) Non lasciare mai correre; 2) Fare lobby vuol dire questo, e non ha niente a che fare con strane teorie "gender" da imporre ai bambini; 3) Se vi capitano casi simili segnalateli pure a me, che magari monto un caso internazionale agendo dietro le quinte (^__^)...

Comunque devo ammettere che la consapevolezza di essere un'eminenza grigia che agisce nell'ombra ha un certo fascino... Magari ho un futuro come manipolatore occulto di eventi storici... Mhhh...

Alla prossima.

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