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mercoledì 23 settembre 2015

BELLEZZA E LIBERTÀ

Ciao a tutti, come va?

Il post di oggi non parla direttamente di fumetti, ma credo sia utile per inquadrare meglio alcune situazioni che caratterizzano i fumetti italiani su cui cerco di tenervi regolarmente aggiornati. Lo spunto me lo ha dato l'ennesima edizione del concorso di Miss Italia, vinto da una diciottenne di nome Alice Sabatini... Che probabilmente passerà alla storia per essere la prima Miss Italia ad avere dei fotomontaggi virali su facebook dopo aver detto, nella gara, che le sarebbe piaciuto vivere nel 1942...

Tuttavia, come ogni anno, mentre Miss Italia ha avuto una copertura mediatica notevole e uno show in prima serata su un canale nazionale, quasi nessuno ha parlato di Mister Italia, che è stato eletto un paio di settimane prima e si chiama  Alessandro Bivi...

E d'altra parte i concorsi nazionali di bellezza maschile, che pure in Italia ci sono, hanno una copertura mediatica pressochè inesistente... Tuttavia volevo puntare l'attenzione su Mister Italia proprio per il fatto che una copertura mediatica, seppur minima, l'ha avuta... E un montaggio della serata è arrivato persino ad essere trasmesso dalle reti Mediaset e da SKY (con repliche in diversi giorni e diverse fasce orarie)... La cosa che mi ha fatto riflettere, però, è che siamo l'unico paese occidentale dove, organizzando un concorso di bellezza maschile nazionale (che peraltro usa il marchio "Mister Italia"), si reputa opportuno farlo accompagnare da uno femminile (in questo caso Miss Grand Prix)... E se non ci credete potete CLICCARE QUI per vedere come è stato impostato il tutto...

In effetti la sensazione è che affiancare un concorso di bellezza femminile a uno maschile sia quasi necessario per "legittimarlo" e depotenziarne il (pur leggero) potenziale omoerotico... Che lo renderebbe impresentabile in TV, indisporrebbe le lobby omofobe e sicuramente comprometterebbe la sua visibilità mediatica. E infatti in questo modo Mister Italia è arrivato in televisione, mentre il concorso de IL + BELLO D'ITALIA (che pure si tiene dal 1979) non mi pare abbia mai avuto un simile trattamento. Anzi... gli unici video che si trovano in giro, spesso, sono quelli realizzati dai concorrenti stessi (come quello che vedete sotto)...
E d'altra parte in Italia non sono mai stati trasmessi neppure i concorsi internazionali di bellezza maschile, come ad esempio Mr. World... Forse perchè hanno una dimensione gay friendly e omoerotica che per gli standard della TV italiana sarebbe imbarazzante? Guardate la passerella di presentazione dei concorrenti dell'edizione 2013 di Mr. World e poi sappiatemi dire...
Cosa c'entra tutto questo con i fumetti italiani? In effetti credo che c'entri molto, perchè il principiodi fondo, secondo cui un uomo sexy e poco vestito è presentabile e "giustificabile" solo nei pressi di una donna (possibilmente altrettanto sexy), sembra proprio lo stesso: nel caso di Mister Italia come in quello dei fumetti popolari italiani che ho più volte recensito nel dettaglio su questo blog...

E d'altra parte quali fumetti potrebbero essere prodotti in un paese in cui persino Mister Italia può essere presentato al grande pubblico solo se vicino ha una Miss Grand Prix a garantire "simbolicamente" per la sua virile eterosessualità e per la "moralità" del concorso?

A volte si dice che il termine omofobia sia inappropriato, perchè etimologicamente si riferisce alla "paura" nei confronti degli omosessuali, mentre in realtà sarebbe più corretto parlare di ostilità e disgusto... Però in alcuni casi "omofobia" è decisamente un termine appropriato, perchè si tratta proprio di "paura" di essere associati all'omosessualità e di lanciare messaggi che in qualche modo possano risultare troppo gay friendly...

Anche solo per una questione di marketing: perchè se alla fine non non si rimarca l'appartenza alla cultura dominante, smorzando l'effetto "gay" di una trentina di bei ragazzi che sfilano in slip, si rischia di essere boicottati...

Tuttavia può succedere che in nazioni dove i media sono meno omofobi (nel senso di cui sopra) non solo i concorsi di bellezza maschile arrivino in televisione, e lo facciano senza bisogno di miss salvagenti... Ma che, addirittura, in televisione si possa commentare nei programmi della fascia pomeridiana l'ultimo calendario dei Dieux du Stade... Mostrando in diretta le foto di nudo frontale del judoka e campione di MMA (Mixed MArtial Art) Sylvain Potard (che probabilmente non è mai stato così famoso come da quando ha voluto condividere col mondo la generosità che Madre Natura gli ha dimostrato)...
Una cosa che in Italia come minimo verrebbe sanzionata con centinaia di migliaia di euro di multa da parte dell'AGCOM... E che si porterebbe appresso uno strascico di polemiche infinito.

Questo, però, in Francia non è successo.

E guardacaso, in Francia, vengono pubblicati anche fumetti come Sparte (vi ho scansionato qualche vignetta qui sotto), ambientato nella Grecia Classica, che NON è un fumetto a tematicha gay, ma dove non ci sono problemi a mostrare i protagonisti maschili nudi in situazioni totalmente prive di figure femminili che facciano da alibi...




Per inciso: sono praticamente certo che il tipico editore che produce fumetti in Italia non approverebbe MAI disegni di questo tipo per le sue pubblicazioni, anche se non presentano alcuna connotazione sessuale...

Morale della favola: la situazione dei fumetti in Italia non è casuale ed è il riflesso di un contesto culturale più ampio... Che non è poi così moderno ed emancipato come vorrebbe farci credere. Ed è un peccato che anche i fumetti, da noi, preferiscano allinearsi al sistema piuttosto che fornire delle alternative... Anche perchè in quel caso, probabilmente, inizierebbero a vendere di più.

Certo non c'era bisogno del mio blog per giungere a questa conclusione, ma di tanto in tanto penso sia bene ribadire certi concetti prendendo spunto dai casi di attualità.

Alla prossima.

2 commenti:

Manuel ha detto...

Mi chiedevo giusto "ma com'è che nessuno fa mai un bel fumetto sull'antica Grecia, con tutti nudi quando si allenano e fanno i giochi, senza NIENTE di sessuale in mezzo?"... la risposta è che l'hanno fatto eccome, solo che non lo sapevo. Grazie della segnalazione, vedo tra l'altro diverse pose dei lottatori riprese pari pari da sculture e vasi greci famosi... Ma in merito al fumetto: la storia è valida?

Wally Rainbow ha detto...

Vediamo... Ricostruzione storica a ccurata... Intrighi politici... Vendette personali... Conflitti sullo sfondo... Indagini dal tono "poliziesco"... Secondo me è una bella serie, sicuramente sopra la media di quelle realizzate in Italia ultimamente :-)