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venerdì 8 aprile 2016

IL ROSSO CHE PIACE...

Ciao a tutti, come va?

Forse, se siete appassionati di fumetti, saprete anche voi che dalle parti della DC COMICS sono sul punto di mettere in atto l'ennesimo evento per rilanciare i loro personaggi e il loro universo narrativo... Che dovrebbe ritornare più simile a quello precedente all'ultimo evento di questo tipo (e cioè la saga flashpoint, che nel 2010 aveva creato un nuovo universo narrativo ufficiale, in cui Wonder Woman era la figlia di Zeus e in cui Bargirl non era mai stata menomata dal Joker).
Questo però non significa che tutto quello che di buono hanno portato gli ultimi anni verrà cancellato (Batgirl non tornerà paraplegica, ad esempio), anche se sicuramente ci saranno molte e inevitabili chiusure... Soprattutto per quel che riguarda le testate che non hanno venduto come sperato e/o che al momento sono ancora troppo lontane da un potenziale sfruttamento multimediale. E infatti alla DC Comics hanno deciso di concentrare le loro risorse e i loro autori su testate che sono (o saranno in futuro) maggiormente collegate alle produzioni cinematografiche e televisive.

E così la testata dedicata a Midnighter chiuderà a breve, e il suo apprezzatissimo scrittore gay dichiarato Steve Orlando andrà a scrivere la nuova serie dedicata a Supergirl... Ad ogni modo prima di andarsene ha deciso di riavvicinare Midnighter al suo storico ragazzo Apollo, e in un'intervista a Newsrama (CLICCATE QUI) si dice molto ottimista riguardo alla possibilità che il personaggio possa essere valorizzato in futuro.

Il problema è che Midnighter parte svantaggiato non tanto per il fatto che è gay, quanto per il fatto che a suo tempo nacque per essere una versione alternativa (e più estrema) di Batman che si muoveva in una realtà parallela (quella definita dall'etichetta Wildstorm). Ora che le realtà sono unificate e che Midnighter si muove nello stesso universo di Batman, peraltro interagendo spesso con Dick Grayson (che è stato il primo Robin), è diventato un personaggio che ha un nonsochè di superfluo e "già visto", che fa fatica a trovare la sua dimensione e la giusta empatia col pubblico...

E questo, se non altro, dimostra che non è l'orientamento sessuale di un supereroe a fare la differenza, e che anche gli autori più bravi non possono fare miracoli se l'idea di base è poco solida e non si regge da sola... E d'altra parte un personaggio come Midnighter difficilmente potrebbe avere molto spazio, o magari un lancio multimediale, visto che entrerebbe in competizione proprio con Batman e avrebbe una caratterizzazione davvero troppo simile...

In ogni caso, a riprova del fatto che Midnighter non è un personaggio particolarmente originale, può essere indicativo il fatto che - nonostante sia stato il primo supereroe gay ad avere una testata tutta usa - la scorsa settimana, nella categoria "fumetti" dei premi GLAAD, è stato premiato il surreale Lumberjanes (che presto dovrebbe avere una propria serie TV dal vivo)... Anche se ovviamente in Italia non ne ha parlato nessuno, a parte l'editore italiano della serie (che è la Bao)...

Siamo molto fieri di Lumberjanes, ancora più adesso che ha vinto il GLAAD Media Award 2016 per il miglior fumetto. Il...
Pubblicato da BAO Publishing su Lunedì 4 aprile 2016
Comunque è bene precisare che, anche se per il momento Midnighter chiuderà, questo non significa che alla DC Comics abbiano intenzione di rivedere la loro politica di apertura alle tematiche LGBT, tant'è che pochi mesi fa nella linea Vertigo ha debuttato una nuova serie con un protagonista dalla sessualità molto libera, e cioè RED THORN, ideato da David Baille...

In estrema sintesi è la storia di una ragazza di Glascow, di nome Isla, che accidentalmente libera dalla sua prigione millenaria un giovane semidio dell'antica Scozia...

Facendo riemergere dall'oblio anche tutta una serie di creature, più o meno minacciose, appartenenti al folklore locale...

La cosa interessante è che il semidio in questione, che dà il titolo alla serie, non si fa grandi problemi a gratificare i suoi nuovi ammiratori fra gli umani, e così può anche capitare che Isla lo colga mentre si riposa dopo una simpatica orgia bisessuale...

Siccome non mi piace sparare sulla crocerossa non mi dilungherò sui paragoni con un certo fumetto italiano, anch'esso ambientato nel Regno Unito, in cui però si è ritenuto troppo trasgressivo mostrare a letto un uomo con (solo) due partner di sesso diverso, e magicamente li si è fatti diventare entrambi di sesso femminile (CLICCATE QUI).

Paese che vai, Regno Unito che trovi...

Nel frattempo, per stare in tema di bei ragazzi con i capelli rossi, volevo segnalarvi che hanno iniziato a circolare le prime immagini di K.J. Apa nei panni di Archie, dall'episodio pilota della serie RIVERDALE...



E a quanto pare l'attore è abbastanza somigliante alla NUOVA versione di Archie che si vede nei fumetti, che è stata adeguata ai gusti e al senso estetico del pubblico giovane di oggi...

Ovviamente è ancora presto per esprimere un giudizio, ma penso che sia abbastanza evidente che avere un produttore e uno sceneggiatore gay dichiarati abbia avuto una certa (e positiva) influenza nella scelta del cast.

E per chiudere in bellezza questa parata di personaggi dai capelli rossi, più o meno tinti, volevo segnalarvi anche che dalle parti della nuova serie a fumetti di JEM continuano ad arrivare sorprese e spunti interessanti... Infatti, in questa riscrittura di una delle icone animate più amate dal pubblico LGBT, può succedere che Pizzazz, la leader delle Misfits, abbia avuto un incidente d'auto... E che sia stata temporaneamente sostituita da Leah Dwyer, meglio nota come Blaze... Che ha fatto coming out come transgender nel numero 12 della serie...



Così ora Pizzazz è stata temporaneamente sostituita da una cantante transessuale, che peraltro è stata ideata appositamente per questa serie... Niente male davvero per una serie su cui nessuno, all'inizio, puntava granchè...

Infatti questa produzione della IDW si sta rivelando molto più di un semplice revival per nostalgici, inserendo una quantità di elementi originali in un clima di aggiornamento generale che non tradisce lo spirito della serie animata degli anni Ottanta. E infatti la serie a fumetti continua ad andare avanti senza problemi nonostante il pessimo esito dell'inqualificabile film dal vivo di dell'anno scorso, dal quale - per fortuna - ha sempre preso le distanze.

Morale della favola: fra chiusure, aperture e spunti inediti non si può certo dire che al mondo del fumetto popolare americano manchi la voglia di rimettersi continuamente in gioco, e di tenere in debita considerazione gli stimoli che arrivano dal mondo reale.

Se il mondo del fumetto popolare italiano prendesse appunti non sarebbe male.

Alla prossima.

E non dimenticare di partecipare alla votazione dei premi GLAD! Vota anche tu il fumetto italiano che ti ha deluso di più! Trovi tutte le informazioni CLICCANDO QUI.

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