Ciao a tutte e a tutti... Come ormai tutti dovreste sapere sono sempre attento a quello che succede al di fuori della scena fumettistica italiana, anche perchè di GLBT in Italia succede sempre pochino, e se dovessi basare questo blog sulle notizie fumettistiche GLBT che vengono dal balpaese non avrebbe alcun senso. Così, come capita di sovente, oggi mi prendo la responsabilità di ampliare la vostra visione del mondo, e ancora una volta punto il mio obbiettivo sugli Stati Uniti e sul mondo dei supereroi, con un paio di notizie assai sfiziose. La prima è che, visto che ormai i supereroi (e i supercriminali) semplicemente omosessuali non sono più una gran novità, la Marvel ha deciso di alzare il tiro facendo cambiare sesso a uno dei suoi cattivi storici. Infatti Loki, fratello nonchè arcinemico del biondo Thor, è appena resuscitato come una "lei". Per sottolineare l'importanza del cambiamento qui vi posto la versione classica del personaggio...
E qui sotto vi posto la sua versione post-transizione, così come comparirà sulla copertina del numero 300 di Thor, che dovrebbe arrivare il prossimo gennaio (riprendendo la numerazione originale del fumetto dopo una lunga serie di traversie). Che dire... A quanto pare Loki ci ha decisamente guadagnato.
Scherzi a parte questo cambiamento è dovuto anche al fatto che Loki è la versione fumettistica di un dio asgardiano, per il quale presumibilmente il cambio di sesso non dovrebbe essere particolarmente traumatico. Resta comunque il fatto che una cosa del genere qualche anno fa sarebbe stata impensabile, e che - al di là del contesto fantamitologico delle avventure di Thor - dimostra una buona dose di coraggio da parte degli sceneggiatori... Piccola curiosità: il disegnatore che ha raffigurato Loki nell'immagine qui sopra si chiama Marko Djurdjevic e non è esattamente nuovo alle interpretazioni un po' alternative dei supercattivi... L'anno scorso fece abbastanza discutere questa sua interpetazione di Skeletor, il cattivo dei Masters of the Universe...
Che dire? Vedremo cosa ci riserverà il futuro. Nel frattempo passo a segnalarvi la seconda notizia dell'altro mondo di oggi. Il 26 ottobre a Portland, in Oregon, e a Flemington, in New Jersey, si terrà il terzo Wonder Woman Day. Tutti voi sapete almeno vagamente chi è Wonder Woman, vero? E sapete anche che oltre ad essere unimamente riconosciuta come un'icona lesbica è anche uno dei personaggi più amati dalla comunità gay, vero? Bene: nonostante questa nomea (e forse proprio per questo), è diventata la testimonial di questa manifestazione annuale. Una fiera fumettistica? Una festa promozionale? Niente di tutto ciò! Il Wonder Woman Day è una manifestazione di beneficenza che raccoglie fondi che verranno devoluti alle associazioni che si occupano di combattere la violenza domestica.
Questo perchè gli Stati Uniti avranno tanti difetti e tanti problemi, ma vivaddio riconoscono il valore simbolico dei personaggi dei fumetti. Vi risparmio i dettagli del ricchissimo programma di questa giornata, ma mi limito a farvi sapere che il promotore e organizzatore di questa iniziativa è un baffuto personaggio di cui ho già parlato in questo blog. Infatti si tratta di Andy Mangels, superesperto di fumetti e attivista gay polivalente, nonchè gestore del WONDER WOMAN MUSEUM... Che dire? Un altro esempio di come si possano ottenere risultati meravigliosi coltivando le proprie passioni e non negando la propria natura.
Concludo mostrandovi i video delle sigle dello storico telefilm di Wonder Woman realizzato negli anni 70 e interpretato da Lynda Carter. Nel caso vi fosse venuto il dubbio vi confermo che la prima serie (quella ambientata nella Seconda Guerra Mondiale) in Italia non arrivò mai.
2 commenti:
hei elfo di luce, hai mai letto la graphic novel loki??? è una splendida storia fantasy dove il rapporto loki/thor è quasi metafora di un amore impossibile...
ah dai un'occhiatta a questo mio articolo
http://comicsaddicted.blogspot.com/2008/10/la-marvel-protegge-i-gay-o-forse-no.html
aspetto un tuo commento!
Si Si... L'ho comprata nella versione economica che è uscita con la Gazzetta dello Sport (bontà sua)anni fa :-) Molto interessanteil tuo articolo...Solo che non saprei davvero che altro aggiungere :-)
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