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giovedì 13 novembre 2008

LA RIFLESSIONE DI OGGI

Ciao a tutti e a tutte... In questa giornata triste e uggiosa volevo dire la mia su una notizia che in questi giorni è circolata parecchio su blog e siti gay italiani. Ha chiuso i battenti la storica Libreria Babele di Milano, alla quale personalmente ero affezionato anche io e alla quale anche io (e non voglio fare retorica) posso dire di associare diversi ricordi e diverse tappe fondamentali della mia crescita individuale. Se volete saperne di più potete CLICCARE QUI e magari dopo leggere QUESTO LUNGO E ARTICOLATO PEZZO scritto dal giornalista Giovanni Dall'Orto (che, se dipendesse da me, collocherei al vertice di una ideale piramide degli intellettuali/giornalisti/diffusori culturali gay italiani contemporanei, e col quale mi scuso pubblicamente in questa sede per il comportamento molto fraintendibile che ho tenuto nei suoi confronti l'estate scorsa). In ogni caso volevo farvi riflettere su una cosa che, fra tanti discorsi che sono stati fatti, è passata abbastanza inosservata. Assieme alla Libreria Babele di Milano chiude anche L'UNICA galleria d'arte gay e lesbica italiana (che si trovava nell'ampio seminterrato del locale). Da quando si trovava in quell'edificio (parliamo più o meno del 2000) la Libreria Babele ha esposto diversi artisti (fotografi, illustratori e fumettisti) provenienti da varie parti del mondo, ed è stata una delle poche vetrine italiane per gli artisti gay che si dedicano all'arte omoerotica. Considerando che la suddetta arte omoerotica è qualcosa che nel nostro paese viene schivata come la peste dalla quasi totalità degli spazi espositivi direi che si tratta di una perdita notevole, anche perchè i libri gay si possono recuperare altrove, mentre gli spazi seri per esporre arte gay... Beh... Vedete un po' voi. Magari qualche locale potrebbe sopperire a questa lacuna, ma siamo seri: i locali non nascono per dare la possibilità di ammirare l'arte (con le luci basse, la musica che distrae e la gente non interessata che fa casino...), quindi direi che abbiamo subito una perdita decisamente grossa. Che poi la suddetta Galleria selezionasse artisti e opere con un criterio leggermente discutibile è secondario (anche perchè, diciamolo pure, si tratta di un ambito in cui è difficile sviluppare un senso critico, visto che in italia è praticamente sconosciuto). Certo è che, se è vero come dicono, che non è stata rilevata da nessuno per una questione di avidità/cattiva gestione/affitti insoluti/mancato coinvolgimento della comunità gay/pessima tempistica degli ultimi proprietari (vedi i link che ho inserito in questo post), il tutto aquista una punta di squallore supplementare decisamente irritante. Vi lascio con la triste e uggiosa immagine di ciò che resta della Libreria: tante vetrine coperte di carta... Vah beh... Come si dice: se si chiude una porta si può aprire un portone...

4 commenti:

Ulisse ha detto...

E' un vero peccato la chiusura della Babele, ma forse è anche il simbolo della crisi della comunità gay italiana che ormai è piuttosto allo sbando.

Anonimo ha detto...

il punto è proprio questo: NON esiste alcuna comunità gay italiana.

Wally Rainbow ha detto...

Ma sai... E' difficile fare spirito di gruppo quando c'è tanta paura di esporsi e mettersi in gioco, senza contare che di veri riferimenti e visibili positivi per i gay italiani non è che ce ne siano tanti... Anzi... Ce ne sono?

Anonimo ha detto...

Certo che se si somma questa notizia con i blitz della polizia nei locali di Padova e altre notizie del genere la situazione è piuttosto preoccupante.