Ammetto che mi piace molto confrontarmi con i pareri e le critiche altrui, soprattutto se sono esposti in maniera civile e costruttiva. Quindi oggi volevo rispondere ad un paio di e-mail che, una volta tanto, sollevano dei dubbi su quello che faccio. Inizio subito da un messaggio arrivato alla redazione di Gay.It in riferimento a QUESTO ARTICOLO.
L'articolo in questione era dedicato al crescente fenomeno degli eterosessuali (tutt'altro che timidi, mi viene da dire) che, prevalentemente negli USA, non si fanno problemi ad esibirsi simpaticamente su siti rivolti a un pubblico di gay. L'articolo non parlava dai cosiddetti gay-for-pay, ovvero degli etero che per soldi hanno rapporti omosessuali, ma degli etero che - pur non avendo rapporti omosessuali veri e propri - si esibiscono con disinvoltura su siti come Fratpad.Tv.
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"Valeriano ti seguo da sempre anche sul tuo blog. Capisco che le esigenze di
gay.it siano diverse, ma non puoi scrivere di SDOGANAMENTO
dell'omosessualità a 360 gradi (specie con quel motivo), IN ITALIA. Mi
sembra, scusa il francesismo, una sonora minchiata."
In realtà in quell'articolo non parlavo dell'Italia, ma posso capire che la mia interpretazione del fenomeno non può essere condivisa da tutti. D'altra parte con gli articoli su Gay.It, perlomeno con quelli che NON parlano di fumetti, cerco proprio di stimolare la discussione e offrire punti di vista diversi a un pubblico che generalmente - come fai notare tu - è abbastanza sottostimolato (e, per farsene un'idea, basta leggere i commenti ai miei articoli che parlano di sessualità). Ovviamente non pretendo di avere la verità in mano, ma posso garantirti che - anche quando preparo degli articoli per Gay.It - non lo faccio mai tanto per farlo. Comunque ci tengo a precisare che sono d'accordo con te se mi dici che in Italia il discorso che ho fatto in quell'articolo non si può applicare: per tutta una serie di condizioni culturali, storiche e sociali, dalle nostre parti l'omosessualità è ancora una specie di marchio di infamia per troppa gente, e l'idea che da noi possano crearsi spazi per iniziative come Fratpad.Tv è ancora pura fantascienza. Detto questo passo a rispondere a un'altra e-mail, che mi è stata scritta da Midnight Sun:
"Ciao Vale, ho letto con piacere che ti sei finalmente deciso a produrre un "vero" fumetto, che superi le costrizioni delle vignettine settimanali a cui ti sei fin qui dedicato. Mi lascia un poco perplesso però sia la strategia produttiva che il genere scelto. Stampare fascicoli da riunire in volume è una prassi del tutto usuale nel fumetto mainstream, non si può dire lo stesso di ciò che prospetti tu. Non solo ritengo fondamentale evitare a tutti i costi di dare l'idea di volerci "guadagnare due volte" -"costringendo" prima all'acquisto del pdf e poi dello stampato- ma è la ta stessa idea di mirare a un volume a darmi da pensare. Cosa c'è di sbagliato in un fumetto di 24 pagine? Non sarebbe più proporzionato alle tue forze? Nella tua collana non hai mai pubblicato nulla di meno di 80 pagine, e finora la cosa poteva anche andare bene, visto che a parte Micki era roba già vista e in qualche caso nemmeno molto riuscita. Ma anche così quella che doveva essere una collana mensile poi è diventata bimestrale e poi non si sa bene che fine abbia fatto, quando invece una periodicità fissa - e quel che più importa, fitta - sarebbe la cosa più importante. La Class Comics pubblica fascicoli di 24 pagine, Cantero lo stesso, che bisogno c'è di strafare? Venendo al tema delle storie che deciderai di raccontare ciò che penso è invece questo. Leggendoti costantemente in questo blog non mi sorprende che tu voglia fare una storia "spinta", mi sarei stupito del contrario. D'altro canto però sembra chiaro tu non abbia una storia forte, una che senti il bisogno fisico di raccontare, e in questa situazione rivolgersi al fantasy mi sembra tanto una scappatoia. Spero tu non ne senta il bisogno per fare una roba a la "Black Wade" dove il fantasy è usato per poter mettere in scena senza essere attaccati lo stereotipo poco sano e molto yaoi che da uno bello stupro può nascere un grande amore, se fosse così sarebbe solo molto triste."
Ciao e ben trovato :-9
Soprattutto ti ringrazio per questa e-mail così ben articolata, che mi offre tanti spunti di riflessione interessanti. Voglio risponderti con molta sincerità: essendo alle prime armi in fatto di proposte editoriali e rivolgendomi a una nicchia di pubblico che - di fatto - sto creando io, non so ancora bene come muovermi.
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E così anche oggi vi ho fatto vedere qualcosa di nuovo (^__^).
Alla prossima.
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5 commenti:
Valeriano, scusa ma dall'articolo non si capiva affatto che ti riferissi agli Stati Uniti (citati solo come fonte dello studio). Mi dispiace per le parole forti, ma siccome nel tuo blog dici sempre (e io lo condivido pienamente) che lo stato di accettazione dell'omosessualità in Italia è anni luce indietro a quella di qualsiasi altro paese civile e siccome gay.it (i cui proprietari e redattori principali probabilmente vivono in un mondo dorato di froci alla moda, fatto di VIP romani e milanesi che sicuramente pensano che tutto sia a posto) è uno dei modelli di come NON si fa lotta per i diritti civili gay, insomma la reazione è venuta spontanea. Andrea (PG)
Il mio parere è che in Italia gli albetti da 24 pagine non tirano nemmeno per il mercato convenzionale!
Inoltre saggiando il terreno sui miei amici (per dei miei progetti personali), a curiosità e voglia di leggere, rispondono entusiasti tutti, ma poi quando si tratta di comprare e PORTARE/NASCONDERE a casa, molti tentennano. Quindi credo che la linea di Vale della versione pdf prima e la raccolta cartacea poi, non è affatto male come mossa! considerato poi il clima italiano. Magari io personalmente aggiungerei al volume cartaceo del materiale inedito, che andrebbe così ad arricchire e valorizzare il book.
In conclusione aggiungerei (vale per te Vale, ma anche per me eheh) che la cosa essenziale è produrre con costanza, solo così si mettono in moto quei meccanismi e quei riscontri che tanto si aspettano.
In Italia gli albetti da 24 pagine sono improponibili, vanno invece bene magari volumi sulle 48 o 90 pagine.
Ma queste statue sono veramente terrificanti, mai visto qualcosa di coì kitsch e grottesco! Davvero ti piacciono?
concordo pienamente con il suggerimento del tuo lettore riguardo al fantasy! vogliamo una bella storia! è assolutamente necessaria!
Massimo
Secondo me hanno un certo nonsochè...
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