Ciao a tutti, come va?
Qualche volta, lo ammetto, non riesco a stare dietro a tutto quello che succede nel mondo (anche perchè questo BLOG lo gestisco tutto da solo e quasi sempre le notizie devo andarle a cercare io). Così può anche capitare che mi sfugga qualche evento importante, e che non riesca ad annunciarlo in tempo utile per parteciparvi. Questo però non mi impedisce di dedicargli un breve report a distanza di una settimana, come nel caso di oggi.
Infatti, a quanto pare, lo scorso 31 maggio a Parigi si è tenuto il primo SALON BD LGBT...
In poche parole il primo tentativo di organizzare anche a Parigi un evento dedicato nello specifico al fumetto LGBT, con mostre, interventi ed espositori (un po' sul modello di alcune manifestazioni simili che si tengono negli USA). Intendiamoci: non si è tattato di una super fiera in stile Lucca Comics, ma di un esperimento che voleva avere risvolti soprattutto culturali (tant'è che è stato ospitato nei locali del Centre LGBT di Parigi). L'idea nasceva soprattutto dall'idea di dare modo agli autori di fumetti e illustrazioni LGBT di avere una vetrina supplementare, di incontrare il loro pubblico e magari di confrontare le loro idee.
Nel frattempo si sono tenute due conferenze: una sulla storia del fumetto LGBT e una sui risvolti LGBT nei fumetti. Il che, per una manifestazione che è durata dalle 10.00 alle 18.00, e per giunta completamente gratuita, mi sembra più che onesto.
D'altra parte devo ammettere che mi sembrava strano che proprio in Francia non si fosse mai tenuto un qualche evento dedicato nello specifico al fumetto LGBT e ai suoi autori, in particolare a quelli autoctoni (che pure ci sono, anche se in molti casi non riescono ad affrancarsi dal mondo delle autoproduzioni). Fra gli altri erano presenti Sylvain Jean, Eric L., Clx, Jean-Paul Jennequin, Soizick Jaffre, Charlotte Bousquet, Stéphanie Rubini e Kinu Sekigushi...
Questa bella iniziativa è nata dall'associazione culturale Parisci, con la collaborazione dell'associazione L’Art dans la Main, del sito fumettistico LGBT BD, del magazine Têtu e del sito di informazione CitéGAY...
E ovviamente la speranza è che sia solo la prima di una lunga serie.
A questo punto, se mi conoscete, saprete che non posso fare a meno di fare un breve raffronto con la realtà italiana. Ovviamente noi non abbiamo un salone del fumetto gay, e non riusciamo nemmeno a piazzare una conferenza a tema gay annuale a Lucca Comics (a differenza di quello che riescono a fare i francesi del sito LGBT BD al Festival di Angoulême). La ragione è sempre la stessa: la mancanza di associazioni (competenti) che si impegnino ad organizzare e promuovere questo tipo di iniziative. Di fumettisti ce ne sarebbero, e se si riuscisse a fare uscire tanti (bravi) illustratori dal loro guscio ci sarebbe davvero molto da esibire e valorizzare, magari cogliendo l'occasione per creare quelle sinergie che finora da noi hanno sempre latitato.
In realtà anni fa avevo provato a proporre una cosa del genere, ma le persone che avevo pensato di coinvolgere non avevano tempo e modo di starci dietro... Anche se avevamo elaborato anche un bel logo...
Però io, da solo, un'associazione del generte non me la sento di fondarla, e di certo non siuscirei a starci dietro... Servirebbe tanta gente, e servirebbe dislocata in vari punti strategici della penisola...
Quindi che faccio? Metto un annuncio?
1 commento:
Caro Valeriano, ho una certa esperienza nel gestire progetti ed iniziative (anche se non gay), e ho visto che per riuscire a combinare qualcosa bisogna stare molto attenti a cosa chiedere a chi si invita a partecipare. Il mondo è pieno di persone disponibili a dare una mano e a sostenere qualsiasi tipo di progetto, ma solo se gli viene presentato un obiettivo concreto e raggiungibile, e richiesto un contributo limitato.
All'estero fanno tante cosa grazie ad associazioni specifiche, ma crearne una da noi sarebbe mettere il carro davanti ai buoi, prima di tutto bisogna far convergere ed interagire le persone interessate.
Uno spazio sul web che offra la possibilità di pubblicare illustrazioni, vignette e fumetti gay senza limitarsi a quelli professionali, oltre che di discutere dei fumetti gay, potrebbe essere un buon punto di partenza. Poi si potrebbe vedere se alcuni di questi autori ricevono sufficiente attenzione per iniziare un Kickstarter, oppure una mostra dei propri lavori, o una collaborazione di qualche tipo...
Tutto insomma deve essere graduale, ma serve qualcuno che dia il calcio d'inizio, e non penso ci siano dubbi che in Italia quella persona sei tu.
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