Ciao a tutti, come va?
Oggi si inaugura la San Diego ComiCon... Che come sempre resta la più importante manifestazione fumettistica del mondo occidentale. Così, come ogni anno, mi ritrovo qui a segnalare che, nella suddetta manifestazione, gli eventi e le presentazioni di interesse LGBT sono tante e tali che l'associazione PRISM COMICS ha ritenuto necessario realizzare un piccola guida per i visitatori interessati a questo specifico tema...
E poichè, come ogni anno, sono il solo a riportare (in italiano) questo "piccolo" dettaglio, come ogni anno ci tengo a condividere la suddetta guida con voi: e infatti potete trovarla CLICCANDO QUI. Fra le tantissime iniziative interessanti vi segnalo giusto una conferenza sulla storia del fumetto LGBT e una sui risvolti LGBT dell'anno appena trascorso, nonchè una bella tavola rotonda dove alcuni professionisti del settore discutono dei risvolti positivi che hanno avuto nell'esprimere il loro orientamento sessuale nel loro lavoro... E, per intenderci, tutte queste cose si vedranno solo nella giornata di giovedì...
Per la giornata di venerdì segnalo giusto una conferenza sulle tematiche gay nell'horror, una sull'importanza della rappresentazione delle minoranze nei prodotti per giovanissimi e un incontro incentrato sulla situazione della rappresentazione transgender nei media...
Siccome fra sabato e domenica le iniziative LGBT sono talmente tante che non saprei da che parte cominciare per fare una selezione, mi limito a puntare i riflettori sull'appuntamento di sabato per i cosplayer a tematica LGBT (che, oltre a mettersi in posa per il pubblico, verranno intervistati per un documentario di prossima uscita) e la conferenza di domenica che si occuperà esclusivamente della rappresentazione della bisessualità nei fumetti.
Ovviamente i ragazzi dell'associazione PRISM COMICS (che, vi ricordo, è una delle varie associazioni che in america promuovono le tematiche LGBT nell'immaginario pop) hanno già preparato un elenco dettagliato degli ospiti che saranno presenti al loro stand, e che trovate CLICCANDO QUI...
Siccome ogni anno, arrivato a questo punto, comincio a fare dei paragoni spietati con le manifestazioni italiane, che su certi tipi di contenuti sono rimaste indietro di almeno quarant'anni, questa volta cercherò di trattenermi e mi limiterò a concludere questo post riportando una parte della mia intervista ad Alex Woolfson (creatore della web serie THE YOUNG PROTECTORS, nonchè uno degli ospiti dell'associazione PRISM COMICS alla San Diego ComiCon di quest'anno)...
Purtroppo, per motivi di spazio, sono stato costretto a tagliarla per la pubblicazione su Fumo di China numero 251 (che trovate in edicola ora), ma secondo me nella risposta seguente viene riassunta brillantemente la filosofia del fumetto a tematica LGBT di oggi, e del senso che può avere credere in questo tipo di contenuto e nella sua valorizzazione... In particolare da parte degli autori LGBT stessi, che ora sono entrati in un nuovo universo di possibilità grazie al web e alla rivoluzione digitale.
I protagonisti delle tue saghe sono omosessuali, e ne dai una rappresentazione
molto umana e sfaccettata anche se di solito i fumetti di fantascienza e
supereroi mettono al centro l'azione. Pensi che il tuo è un caso isolato, o che
stia cambiando qualcosa? Pensi che il fumetto USA abbia fatto progressi in
questa direzione?
"Quello che penso è che, dal momento in cui internet ha
dato spazio a voci fuori dal coro, sempre più persone le hanno seguite.
Certamente, da lettore gay di fumetti, quello che volevo erano eroi in cui
identificarmi e questo è ciò che sto cercando di offrire ora. Però vorrei essere
chiaro su un punto: non è la sessualità di un personaggio che lo definisce, ma
la sua personalità. Se un personaggio è “eroico”, questo lo definisce prima del
suo essere gay o etero. Il mio obbiettivo era anche di lanciare questo
messaggio. Creare delle storie assolutamente simili a quelle “standard”, ma con
protagonisti omosesuali. E ora grazie al web e al crowfunding sono in grado
di condividere la mia “visione” con decine di migliaia di persone in tutto il
mondo. E come me possono farlo tutti. Quando ero più giovane “fumetto gay” negli
USA era spesso sinonimo di fumetto pornografico, forse perché in quel momento
era ritenuto un investimento editoriale migliore. Non intendo minimizzare
l'importanza artistica di erotismo e pornografia, ma sono altro rispetto a
quello che voglio fare io. Anche se è certamente possibile raccontare una buona
storia pornografica e sarebbe sbagliato giudicare un fumetto in base alla sua
tipologia. Il punto è che oggi, col web, si può diversificare l'offerta.
I
fumetti USA hanno fatto progressi in questo senso? Di certo quelli dei grandi
editori sì, basta confrontare la situazione di oggi con quella di qualche anno
fa. Eppure, penso che sia importante che su questi temi ci siano sempre autori
LGBT in grado di esprimersi. É impressionante come i grandi editori si stiano
aprendo alle minoranze, ma continuo a pensare che il miglior contributo arrivi
da chi ha una storia personale da condividere."
E direi che c'è poco altro da aggiungere... A parte il fatto che sarebbe bello se questi temi e queste riflessioni trovassero spazio anche nelle manifestazioni fumettistiche italiane...
Prima o poi...
Anche se, per come siamo messi in questo momento, direi che un'ipotesi ancora molto improbabile..
E questa situazione sta diventando sempre più imbarazzante di anno in anno, e man mano che altrove la situazione si evolve.
Alla prossima.
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