Per il post di oggi volevo trarre spunto da una notizia che arriva dalla ridente località di Fort Wayne, nell'Indiana (USA), e che - molto stranamente - ha avuto una certa eco persino negli spazi italiani dedicati al mondo del fumetto. Ad ogni modo l'episodio è diventato un piccolo caso dopo che una delle sue protagoniste lo ha raccontato sul suo profilo Twitter (che trovate QUI). Lei si chiama Mary Swangin, lavora in una delle fumetterie della sua cittadina (che vedete nella foto sotto) ed è lesbica dichiarata... Tant'è che, essendo anche molto appassionata di fumetti, non manca mai di segnalare le ultime novità lesbo friendly che le capitano sott'occhio...
I fatti sono questi: in un giorno come tanti nel negozio di Mary si presenta una ragazzina, dall'aria un po' spaventata e disorientata, che si fionda a cercare qualcosa negli scaffali dei nuovi arrivi, anche se è evidente che non sa dove guardare... A quel punto Mary le si avvicina per chiederle se le serve una mano, e la ragazzina le dice che cerca qualcosa su Supergirl e che il suo personaggio preferito è Alex (la sorella adottiva della protagonista), e così Mary coglie l'occasione per sottolineare che anche lei, da quando Alex ha fatto coming out e ha iniziato ad avere una ragazza, è diventata una sua grande fan...
E a qual punto la giovane cliente scoppia in lacrime, e Mary si rende conto che aveva di fronte una giovane ragazzina lesbica che faceva ancora molta fatica ad accettarsi. Così, dopo averla lasciata sfogare, si siede con lei nella zona bar (che ormai è nelle fumetterie americane è un classico) e iniziano a parlare un po'. La ragazzina così, le racconta, che da quando ha scoperto di essere lesbica ha pensato più volte al suicidio, ma che da quando ha iniziato a seguire la storia di Alex in Supergirl ha iniziato a rendersi conto che poteva essere felice anche in quanto lesbica. Una volta abbandonati i suoi propositi suicidi, quindi, aveva deciso di conoscere meglio i personaggi che le avevano fatto cambiare prospettiva, e così era passata in fumetteria per cercare un fumetto di Supergirl...
A quel punto Mary l'ha stupita, rivelandole che di fumetti con tematiche LGBT ormai ne circolavano parecchi, e siccome la ragazzina aveva i soldi per comprarsi un fumetto solo alla fine ha deciso di comprargliene qualcuno lei, facendole promettere che in cambio si sarebbe impegnata ad aiutare un altro giovane omosessuale in difficoltà fra una decina d'anni...
Poi, quando si sono lasciate, Mary è corsa in bagno e ha pianto a sua volta, ripensando a come si sentiva lei quando aveva l'età della sua giovane cliente, e a quanto fosse bello quello che era appena riuscita a fare... Tutta la storia, raccontata via Twitter, la potete leggere CLICCANDO QUI... Quindi tanti complimenti a Mary Swangin, che si è appena meritata il premio di fumettara dell'anno.
Personalmente credo che questa storia sia abbastanza emblematica sotto diversi punti di vista, non foss'altro perchè conferma una serie di cose che sostengo da anni. Da una parte c'è il fatto che le nuove serie televisive, e il loro approccio moderno a tanti temi, possono contribuire ad avvicinare al mondo del fumetto un grande pubblico potenziale che cerca lo stesso tipo di contenuti... E dall'altra c'è il fatto che la sinergia gay friendly fra le produzioni fumettistiche e i prodotti derivati porta, effettivamente, ad una serie di benefici collaterali (sia per la comunità LGBT che per la realtà circostante, che diventa più inclusiva).
Quindi, anche se c'è chi continua a minimizzare e a criticare un certo tipo di approccio, la rappresentazione esplicita, positiva e inclusiva della comunità LGBT a qualcosa serve. Serve agli editori che vogliono raggiungere un pubblico più ampio e alle persone LGBT e LGBT friendly che cercano prodotti multimediali che siano in sintonia con le loro esigenze (e che magari possano anche rappresentare un riferimento negli anni dell'adolescenza, o persino un sostegno emotivo nei momenti difficili).
E non penso che sia un caso se la DC COMICS, nonostate la grande operazione di rinnovamento chiamata REBIRTH (con cui quest'anno ha abbondantemente superato la MARVEL in fatto di vendite), abbia già dimostrato di voler continuare a portare avanti la politica gay friendly che l'ha contraddistinta negli ultimi anni. Tant'è che - giusto per fare un esempio - per il prossimo anno ha già iniziato a pubblicizzare l'inserimento della nuova versione gay di Aqualad (che aveva debuttato nella bella serie animata di qualche anno fa, e di cui è stata appena annunciata la terza stagione) nella serie dei TEEN TITANS...
A questo punto la domanda nasce spontanea: quando arriverà il momento in cui anche chi produce fumetti in Italia si renderà conto di come vanno le cose e di quanto potrebbe essere importante e utile parlare di certi argomenti in un certo modo? E non mi riferisco solo alle tematiche LGBT, ovviamente, ma anche a tutta una serie di argomenti e situazioni che SICURAMENTE renderebbero il panorama fumettistico italiano più attuale e intrigante, ma che EVIDENTEMENTE entrano ancora in conflitto con un certo tipo di approccio tradizionalista che detta legge, anche se ormai il suddetto approccio tradizionalista sta facendo più danni che altro.
Di esempi positivi. comunque, ce ne sono... Se solo li si volesse prendere in considerazione.
Alla prossima.
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