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Visto il discreto successo di questa sua autoproduzione, Ivan ha deciso di fondare una sua piccola casa editrice di nome Planet Bronx (il che dimostra che Ivan è decisamente legato alle sue radici), che però più che una casa editrice è un social network che propone inziative culturali di vario tipo per promuovere le minoranze attraverso il fumetto. Per saperne di più il suo sito è www.planetbronx.com. Fatto sta che fra le tante iniziative che propone, proprio questo week-end ha messo in piedi un workshop in collaborazione con il GLBT Community Center e sponsorizzato (badate bene, ho detto SPONSORIZZATO) dal Bronx Museum of the Arts. Qui sotto vi posto la locandina dell'evento.
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Un brillantissimo esempio di comunità gay, che riesce a promuovere la cultura GLBT in maniera intelligente, non banale e persino culturale, coinvolgendo la realtà circostante a più livelli (con tanto di riconoscimento ufficiale da parte di un'istituzione come il Bronx Museum of the Arts).
Anche stavolta mi rendo conto che fare paragoni con l'Italia non ha alcun senso, però penso che cose come queste vadano pubblicizzate perchè dimostrano che un modo ALTERNATIVO al nostro di vivere la realtà gay esiste e può funzionare. E sinceramente inizio ad essere davvero stufo di vivere in un paese dove i fumettisti GLBT vivono dispersi e anonimi come carbonari. Sapete che vi dico? Quasi, quasi, visto che nessuno ci sta provando, ci provo io a fare un social network di questo tipo... Adesso con questa storia del DIZIONARIO DEL NUOVO FUMETTO ITALIANO al quale sto contribuendo sto recuperando diversi contatti, e per l'autunno ho in progetto di mettere in piedi un'iniziativa a Firenze proprio sul modello di quelle statunitensi (con il coinvolgimento di un'associazione locale e con tre giorni di conferenze e seminari...Magari propongo anche il workshop...). Forse già per allora potrei avere già qualche novità. A voi, per esempio, potrebbe interessare?
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