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venerdì 16 maggio 2014

KEVIN KELLER CHIUDE DA MORALISTA?

Ciao a tutti, come va?
Questa volta dagli USA arriva una notizia non proprio esaltante, e un po' difficile da inquadrare.
Infatti la Archie Comics ha annunciato che a luglio uscirà l'ultimo albo della serie dedicata a Kevin Keller, il primo personaggio gay dichiarato della casa editrice e che tanto ha fatto parlare di sè dal 2010 a oggi.
Alla domanda diretta del sito gay LOGO sul motivo di questa chiusura il creatore Dan Parent ha risposto che:

"Per essere chiari: non stiamo chiudendo la serie. Sospendiamo le pubblicazione per prenderci una pausa che ci serve per pianificare al meglio il rilancio del personaggio. Nel frattempo Kevin continuerà a comparire (e ad avere un ruolo importante) negli altri titoli della casa editrice. Tutto dipende dalla direzione che vogliamo fargli prendere: ho avuto alcune idee su Kevin che ho discusso con i capi della Archie, e queste idee funzionerebbero meglio con un rilancio piuttosto che con una prosecuzione della serie attuale."





Una risposta molto sibillina, e probabilmente solo i fatti ci confermeranno il suo reale significato.

Si possono tuttavia azzardare alcune ipotesi, in base a quanto è avvenuto dal 2010 a oggi.
Nella fattispecie:

1) Kevin Keller era nato come personaggio di contorno, poco più che un esperimento, ma ha scatenato un tale polverone mediatico che è diventato un "caso" nella storia della casa editrice, tant'è che se ne parla già nei testi di storia del fumetto quando si parla della Archie.

2) Nel giro di poco tempo si è guadagnato una miniserie (il cui primo numero ha avuto bisogno di essere subito ristampato: primo caso nella storia della Archie) e poi una serie regolare (la prima mai dedicata ad un adolescente gay dichiarato) che esce regolarmente con copertine multiple.

3) Inevitabilmente è diventato un cult per la comunità LGBT americana, che gli ha dato dei premi e lo ha coinvolto in diverse iniziative di sensibilizzazione.

4) Ha suscitato una serie di polemiche da parte di associazioni bigotte e conservatori vari, ma l'editore lo ha sempre difeso nonostante le minaccie di boicottaggio.

5) Pur essendo un personaggio molto recente ha colonizzato buona parte delle serie della Archie, comprese quelle ambientate in realtà e futuri alternativi, e gli è stato pure dedicato un romanzo.

Da ciò possiamo quindi dedurre che:

1) Il personaggio è molto popolare (anche perchè altrimenti non si spiegherebbe perchè Kevin compare in tante testate della Archie come jolly).

2) Non si sa quanto vende il suo albo, ma il fatto che venga proposto con almeno due copertine alternative ogni mese sembra dimostrare che non vende poi così male (perlomeno fra i collezionisti).

3) L'editore ignora minaccie e anatemi omofobi, altrimenti non sarebbe andato tanto in là e non avrebbe iniziato a munire Kevin Keller di una propria vita sentimentale.

Quindi è probabile che tutto quello che dice Dan Parent risponda a verità, e che l'editore voglia rilanciare il personaggio per sfruttare al meglio il suo potenziale, ma come ha intenzione di farlo?
E soprattutto: perchè?

In effetti, ora che la serie è arrivata al numero 13 si possono tirare le somme, ed effettivamente non si capisce quale sia il suddetto potenziale...

Mi spiego meglio: l'idea di un personaggio come Kevin Keller è buona, ma probabilmente il personaggio in quanto tale è un po' prigioniero di quell'idea.

É un fantastico testimonial per la causa LGBT, certo, e ha portato una ventata di novità nel fumetto americano, ma tolto quello rimane un personaggio fondamentalmente insipido e con poca personalità.

Mentre gli altri personaggi della Archie Comics sono diventati iconici perchè hanno pregi e difetti (a partire da Archie stesso, che non sa decidersi mai in fatto di ragazze), Kevin Keller si presenta sempre in maniera un po' troppo perfetta e angelicata, limitandosi a perdere il controllo di tanto in tanto e in maniera abbastanza repentina, senza che la sua personalità ne guadagni granchè.

In parole povere povere è diventato iconico solo perchè è gay ed è il ragazzo carino della porta accanto. La sensazione, purtroppo, è che Kevin Keller sia un po' troppo "costruito", sotto certi punti di vista, il che - alla fine - lo rende un po' insipido e gli impedisce di creare un vero rapporto coi lettori.


In effetti, a differenza degli altri personaggi più famosi della Archie, non ha nemmeno delle grandi debolezze. Insomma: non ha lati negativi e nemmeno debolezze... Inoltre la sua famiglia lo ama in quanto gay e i suoi amici non badano al suo orientamento sessuale. E come se non bastasse è pure molto patriottico e impegnato politicamente come rappresentante degli studenti. Ogni tanto ha qualche screzio con coetanei ottusi, ma il tutto rimane sempre circoscritto nei confini di un confronto verbale molto moderato... Certo i lettori gay potrebbero identificarsi con lui in quanto modello positivo, capace di gestire il suo essere gay nel migliore dei modi, o magari come loro portavoce, ma... Secondo me in questo meccanismo c'è qualcosa che non torna, persino per il tipico lettore della Archie.

Esemplare, in questo caso, è proprio il tredicesimo albo della serie, uscito questo mese.


Qui Kevin ha una discussione col suo ragazzo Devon, che lo implora - in lacrime - di perdonarlo per avere flirtato con un altro ragazzo, e Kevin - in quanto baluardo di moralità e gayesca virtù - gli dice che lo perdona, ma che non possono più uscire insieme perchè ormai Devon si è giocato la sua fiducia... E che possono essere solo amici... Lasciando campo libero ad un altro pretendente di Kevin, Paul (che ha ascoltato tutto di nascosto)...




In questa sequenza non ci sarebbe niente di male, e volendo l'argomento è stato trattato con una certa delicatezza, ma poi uno ci pensa meglio e si rende conto che una scena del genere, in un fumetto della Archie Comics, è una specie di ossimoro... Nel senso che stiamo parlando di un editore che ha fatto della promiscuità degli adolescenti il suo punto di forza! Una promiscuità sempre vissuta con una certa leggerezza e che negli anni  si è pure accentuata!







Nel caso di Kevin, però, cambia tutto: non solo fa un dramma perchè Devon ha avuto un momento di cedimento (incredibile per un adolescente in piena tempesta ormonale, vero?), e quindi ha urtato i suoi valori, ma Devon stesso vive il tutto in maniera estremamente tragica... Per carità: una scena del genere è anche abbastanza verosimile, ma in un fumetto della Archie Comics (dove tutti, o quasi, vanno di fiore in fiore con una certa disinvoltura) sembra perlomeno fuori luogo, col risultato di rendere Kevin Keller quasi odioso, soprattutto considerando che - per ora - è l'unico gay su cui sono puntati i riflettori dalla Archie Comics. Gli altri che ha incontrato finora - compresi i personaggi famosi in versione Archie Comics - sono poco più che comparse.


Questo, a lungo andare, potrebbe effettivamente compromettere il potenziale del personaggio, che inizia a delinearsi più come un manuale di comportamento che come un personaggio sfaccettato e divertente. D'altra parte è anche vero che, se io fossi la Archie Comics, mi porrei il problema di quali difetti e debolezze potrei concedere ad un personaggio del genere senza fare la figura dell'omofobo, e soprattutto in quali situazioni potrei inserirlo senza fare passi falsi in un senso o nell'altro.

Il che, probabilmente, è il motivo che sta dietro alla sospensione della serie a lui dedicata.

Questo, però non significa che alla Archie troveranno il modo di risolvere il problema in tempi brevi, anche perchè - piccolo e non irrilevante dettaglio - il creatore e curatore del personaggio, Dan Parent appunto, è felicemente eterosessuale e presumo abbia un limitato numero di riferimenti ed esperienze al riguardo. Tantopiù che qui si parla di fumetti con protagonisti adolescenti, per un pubblico per la maggior parte preadolescente, realizzati da un editore noto per i suoi fumetti umoristici e leggeri... E sottolineo umoristici e leggeri...

Se io fossi un gay preadolescente che legge le avventure di Kevin Keller probabilmente mi sentirei da un lato frustrato dal fatto di non essere perfetto come lui, e dall'altro angosciato dal fatto che essere un "bravo gay" possa voler dire essere piatto, monocorde ed eccessivamente virtuoso... E comunque se fossi un preadolescente etero credo che a lungo andare Kevin Keller mi renderebbe i gay alquanto antipatici.

Quindi alla Archie Comics, cosa faranno?
Mistero.

Ovviamente la speranza è che non si giochino un'occasione così preziosa.

Alla prossima!

1 commento:

Stefano ha detto...

Beh... ovviamente inserire dei difetti ad un personaggio gay può anche creare negli omofobi l'effetto del "Ah... si comporta male proprio perché è gay" o "Ha questo difetto perché è gay". E questo sicuramente è un fattore che crea difficoltà alla Archie comics e all'autore del personaggio: lo definisci senza punti di vista sulla cosa per via dell'eterosessualità, ma gli basterebbe solo capire che per caratterizzare Kevin dal punto di vista negativo sarebbe sufficiente ispirarsi proprio ai difetti che hanno anche gli etero... tanto sempre lì siamo.

E comunque promiscuità si scrive con la C