Siccome il mio post del lunedì è stato occupato da altro mi sono colpevolmente scordato di festeggiare una data importantissima! Ebbene sì: mi sono dimenticato di ricordare che il 27 luglio era il compleanno di Bugs Bunny, il coniglio che è anche diventato la mascotte della Warner Bros... Per giunta in occasione dei suo 75° anniversario!
Proprio il 27 luglio del 1940, infatti, il coniglio grigio più conosciuto al mondo ha debuttato “ufficialmente” nel cortometraggio animato “A Wild Hare” della serie “Merrie Melodies”, alle prese con l'imbranatissimo cacciatore Taddeo (in originale Elmer).
Dico ufficialmente perché una proto versione del personaggio, senza nome, apparve tre anni prima in “Porky’s Hare Hunt”, inseguito da Porky Pig.
In ogni caso, se ne parlo qui, è anche per ricordare un piccolo dettaglio che - ovviamente - in Italia è passato sotto silenzio anche nell'ambito dei siti di informazione gay... E cioè il fatto che Bugs Bunny è unanimamente riconosciuto come una delle primissime icone gay dell'animazione... Se non addirittura la primissima. Infatti quasi da subito ha mostrato un certa propensione a puntare sulla sua "femminilità", provocando i suoi avversari, confondendoli e/o facendogli perdere la testa per lui/lei... Umiliando - di fatto - i loro incontenibili istinti eterosessuali.
Manifestando da sempre anche una certa propensione a baciarli, tra l'altro con una certa passione, sulla bocca... Tant'è che il suo primo bacio gay risale proprio al cortometraggio “A Wild Hare” che viene celebrato in questi giorni come il suo esordio ufficiale...
Che gli animali della Warner Bros fossero più svegli e politicamente scorretti di quelli Disney non è una gran scoperta (e potrebbe anche essere uno dei motivi per cui in Italia non hanno mai goduto del sostegno riservato e Topolino & Co.), tuttavia nel caso di Bugs Bunny parliamo di un personaggio che - seppur col filtro dell'ironia - negli anni ha giocato con una gran quantità di tabù... Ritrovandosi in tutta una serie di situazioni che - a guardarle col senno di poi - erano decisamente gay friendly (e che finivano per coinvolgere spesso e volentieri proprio lo sprovveduto Taddeo)...
Sia come sia in 75 anni di vita le parentesi "travestite" di Bugs Bunny sono state quasi una costante, e il fatto che anche i suoi cartoni più vecchi siano stati continuamente replicati (anche dalla TV italiana) ha sicuramente contribuito al suo status di "icona gay" per grandi e piccini... Soprattutto durante periodi storici in cui il concetto stesso di "gay" era ancora osteggiato in tutti i modi possibili (tanto che negli USA chi si travestiva era considerato a tutti gli effetti un fuorilegge). E siccome non mi piace parlare a vanvera vi invito a dare un'occhiata ai video qui sotto...
Certo, nel 1996 (in occasione del film Space Jam) alla Warner Bros hanno pensato che fosse il caso di creare Lola Bunny, la coniglietta destinata a diventare la ragazza ufficiale di Bugs Bunny per dargli un minimo di contegno (e una parvenza di eterosessualità in anni in cui si cercava di rilanciare i personaggi Warner Bros nella TV generalista), ma resta il fatto che Bugs Bunny è e rimane un personaggio "polisessuale", come lo ha definito il critico cinematografico Jonathan Romney nel 2001...
Secondo me festeggiare il compleanno di di Bugs Bunny ricordando questo aspetto del personaggio, al di là di tutto, è particolarmente importante... Soprattutto in Italia e in questo periodo...
Visto che ultimamente sta iniziando a diffondersi un termine abbastanza odioso, ideato dagli estremisti cattolici per giustificare tutta una serie di affermazioni e richieste omofobe sotto mentite spoglie, che va sotto il nome di "teoria gender".
Per dirla in parole molto povere: il termine "teoria gender" è una sorta di minestrone fuorviante e volutamente confuso di tutte le paure che i cattolici più intransigenti associano all'avanzata dei diritti LGBT, e delle strategie finalizzate alla parità di trattamento fra uomini e donne... Facendo passare il tutto per un preciso complotto ordito da non meglio precisate lobby di potere gay, per corrompere le nuove generazioni e i sani valori di una volta, l'educazione dei bambini e il concetto di famiglia.
In Italia, dove la classe politica ormai non sa più a cosa appigliarsi per mantenere un minimo di appeal su un elettorato deluso e sfiduciato, i rappresentanti di diverse correnti politiche hanno sposato la crociata contro la "teoria gender" (che, vi ricordo, è qualcosa che di fatto NON ESISTE se non nella mente di chi la agita come uno spauracchio) e hanno deciso di prendere anche dei provvedimenti per la salvaguardia dei bambini e dei giovani in generale...
Intralciando i corsi di educazione sessuale nelle scuole pubbliche, ad esempio, e vietando nelle scuole materne ed elementari dei libri che ritengono fuorvianti per i giovanissimi... Magari libri che - orrore degli orrori - possono insegnare che viviamo in un mondo in continua evoluzione, in cui bisogna essere di ampie vedute e in cui la rigidità dei ruoli e dei pregiudizi - in tutti gli ambiti - è qualcosa di cui si può fare volentieri a meno. Il Sindaco di Venezia, ad esempio, di questi libri ne ha proibiti oltre quaranta...
Al di là della mostruosità dell'atto in quanto tale, penso che sia abbastanza evidente che si tratta di una strumentalizzazione messa in piedi da persone alquanto sprovvedute... Talmente sprovvedute da non rendersi conto che Bugs Bunny continua a travestirsi e a baciare altri maschi (di svariate specie) da settantacinque anni, senza peraltro compromettere intere generazioni di bambini innocenti...
Alla prossima.
4 commenti:
Non avevo mai fatto l'associazione fra le numerose scene di travestitismo di Bugs Bunny e le sue potenzialità come icona gay. Però con il senno di poi effettivamente... Mi lascia allora parecchio perplesso l'introduzione, nel film Space Jam (noioso e tecnicamente inferiore a Chi ha Incastrato Roger Rabbit, uscito anni prima) della sua controparte romantica, Lola Bunny, che se in questo film é dipinta come una "tosta" nella sit-com The Looney Toon Show diventa una completa demente sconclusionata e Bugs quella che cerca di farla stare con i piedi per terra (tradendo così del tutto il personaggio originale.)
Mah, cosa non si fa per adattare un franchise ai tempi che cambiano
In realtà lì il problema è tutto nelle politiche della Warner Bros, nelle fasi politiche americane, nella sensibilità del pubblico e in un mucchio di altri fattori che si riflettono nei personaggi più iconici... Bisogna comunque considerare che i cortometraggi degli anni '40 venivano presentati come antipasto comico prima dei film "da grandi", quindi potevano giocare su un umorismo dai risvolti adulti. Le recenti serie TV di Bugs Bunny sono pensate proprio per il pubblico dei giovanissimi... Magari la situazione cambiera di nuovo :-)
La sit-com la trovo strana, non esattamente pensata per i giovanissimi, perché comunque la comicità slapstick è stata molto ridotta, per non dire azzerata, e ci sono diverse battute, magari sulla mania degli acquisti online, un po' troppo elaborate per essere capite da un bambino o preadolescente. Sulla scia di Friends e How I Met Your Mother. Mi pare pensata per chi ha guardato le Merrie Melodies da piccolo e ora ride del contrasto di vedere personaggi una volta liberi, selvatici, spesso e volentieri maligni, vincolati a un convivere civile. L'umorismo dei Tiny Toons e degli Animaniacs era molto più comprensibile per i bambini.
Non saprei inquadrarla, ma mi pare una parentesi senza la pretesa di influenzare per davvero la percezione dei personaggi nati dalle Merrie Melodies. Lascerà il tempo che trova.
Mi spiego meglio: quando dicevo per giovanissimi intendevo "a prova" di giovanissimi :-)Anche io ho notato che era un po' troppo sottile per dei bambini, in certi punti, anche se in effetti con i bambini post rivoluzione digitale che ci sono in giro oggi non saprei effettivamente quale può essere diventato lo standard :-)
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