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sabato 16 marzo 2013

IL VIDEO DELLA SETTIMANA

Ciao a tutti e ciao, come va?
Fedele alla mia promessa di dedicare gli appuntamenti musicali di marzo alla segnalazione dei cantanti gay dichiarati che hanno fatto una scelta di visibilità in tempi più difficili dei nostri, questa volta ho deciso di strafare... Nel senso che voglio proporvi diversi cantanti gay dichiarati degli anni '80 che si sono trovati a collaborare... Perchè, se è vero che fino a qualche anno fa i cantanti gay dichiarati non erano tantissimi, è anche vero che chi lo era poteva anche fare gruppo, lanciando un messaggio supplementare. Così poteva anche capitare che dei cantanti gay dichiarati si "mettessero assieme", lavorativamente parlando, per una questione di principio... Magari in una nazione non proprio gay friendly come il Regno Unito degli anni '80...
Piccolo ripasso per i più giovani: Jimmy Sommerville era un ragazzotto di Glasgow che nel 1983 assieme agli amici Steve Bronski e Larry Steinbachek mise insieme il gruppo dei Bronski Beat...
La cosa interessante è che tutti e tre erano gay dichiarati, e tutti e tre si presentavano come i tranquilli gay della porta accanto, in un epoca in cui questi modelli erano tutt'altro che scontati. Oltretutto i loro testi erano proprio un manifesto all'integrazione degli omosessuali, e spesso erano critici nei confronti di una società e di un governo (come quello inglese dell'epoca) che aveva ancora delle leggi pesantemente omofobe. Anche se in passato ve l'avevo già proposto, qui di seguito vi ripropongo il loro cavallo di battaglia...
Successivamente Jimmy Sommerville lasciò il gruppo e ne fondò un altro (i Communards), dove cantò fino al 1988, per poi intraprendere una carriera solista che dura tutt'ora. Marc Halmond, invece, era nato a Southport ed esordì nel 1981 in un duetto synthpop si nome Soft Cell, che durò fino al 1984, quando Marc Halmond volle seguire una carriera solista per esprimere al meglio la propria personalità, senza dover rendere conto a nessuno delle proprie scelte. In quel momento propose ai Bronski Beat di intepretare assieme la cover di un grande successo di Donna Summer... Dopotutto l'unione fa la forza, no?
Certo è che - casualmente - poco dopo questa esperienza Jimmy Sommerville lasciò il suo gruppo (coincidenza?), che dovette cercare una nuova voce solista, e che per una questione di principio non poteva che appartenere ad un altro gay dichiarato... E così la scelta cadde su John Foster...
Anche lui però se ne andò, nel 1987, dando modo al gruppo di cantare di nuovo assieme a Jimmy Sommerville per un concerto di beneficenza per la lotta all'AIDS, e da allora i Bronski Beat hanno iniziato a uscire di scena, per poi sciogliersi ufficialmente nel 1995. Restando comunque un ottimo esempio di come si può essere gay dichiarati e musicisti di successo al tempo stesso, anche in un contesto poco favorevole.
Lezione di cui molti cantanti di oggi stanno ancora facendo tesoro, perlomeno fuori dall'Italia.
Alla prossima.

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