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lunedì 19 settembre 2016

ANALISI E PRONOSTICI...

Ciao a tutti, come va?

Come ogni anno, più o meno in questo periodo, si inizia a parlare della nuova edizione di Lucca Comics & Games: infatti il tempo vola e ormai manca poco più di un mese a uno degli appuntamenti più importanti legati ai fumetti e all'immaginario pop... A livello nazionale e non solo.

Se seguite questo blog da qualche annetto saprete che al sottoscritto piace analizzare la questione affrontandone gli aspetti che di solito vengono trascurati, e magari mettendo in luce contraddizioni e criticità su cui di solito si tende a sorvolare. E di solito, devo dire, i miei post sull'argomento tendono ad avere un boom di visualizzazioni e poche contestazioni... Anche perchè, dato che riporto e collego dati verificabili, c'è ben poco da contestare.

Ad ogni modo, prima di fare il punto della situazione di quest'anno, volevo segnalarvi i risultati di uno studio commissionato da Lucca Comics & Games a LYNX - Centro per l'analisi interdisciplinare delle immagini - Scuola IMT Alti Studi Lucca (è un centro di ricerca e potete trovare il suo sito QUI). Purtroppo il suddetto studio è stato diffuso solo parzialmente (al momento), ma alcuni dati sono comunque interessanti...

Intanto il titolo dello studio è “Impact! Dalla fantasia di fumetti e giochi alla realtà socio-economica. Progetto sull'impatto socio-economico di Lucca Comics & Games", ed è stato condotto nell'edizione 2015 da uno staff di 38 ricercatori su un campione di 7000 visitatori muniti di biglietto (su un totale di circa 225.000).

Da questa indagine, innanzitutto, emerge che la percentuale dei visitatori paganti di sesso femminile non è ancora pari a quella maschile, ma è comunque un notevole 40%. Segno evidente che, col tempo, certe forme di intrattenimento sono diventate sempre meno un'esclusiva maschile... E prima o poi dovrò tornare sull'argomento, perchè queste percentuali sono interessanti per il mondo dell'editoria a fumetti in generale...
Comunque, a prescindere dal sesso, buona parte dei visitatori ha almeno una laurea (43%) e in maggioranza passa buona parte del suo tempo libero in attività culturali e/o in qualche modo connesse ai temi della manifestazione (cosa che può sembrare ovvia, ma che forse tanto ovvia non è visto che comunque il 45% pratica sport e quasi il 40% continua a guardare la TV... Anche se ben il 77% naviga su internet!). Da notare che oltre la metà apprezza gli eventi culturali.

Dato che questo studio è stato commissionato per valutare soprattutto l'impatto economico, ha messo in evidenza anche la percentuale di attività turistiche a cui si dedicano i visitatori nei giorni di Lucca Comics & Games, a prescindere dalla manifestazione (e visto che buona parte di loro fa anche altro viene da pensare che il visitatore tipo abbia un budget interessante)...

Inoltre, per l'edizione 2015, si sa che il 23% dei visitatori non era mai venuta prima e che l'11% aveva partecipato a dieci edizioni o più. Quindi, mediamente, il visitatore tipo del 2015 ha partecipato ad almeno quattro edizioni di Lucca Comics & Games.

E a quanto pare il 98% degli intervistati vorrebbe tornare...
C'è da dire che l'edizione del 2015 è stata anomala sotto vari aspetti, a partire proprio dalla vendita dei biglietti, visto che si prevedeva un tetto massimo per ciascuna giornata... Una situazione, questa, che sicuramente ha scoraggiato molti visitatori occasionali e ha reso la manifestazione molto meno congestionata rispetto agli anni precedenti. E, fattore da non sottovalutare, anche il tempo - che fino al giorno prima della manifestazione era alquanto preoccupante - alla fine è stato molto clemente (a differenza di alcune edizioni in cui diluviava o faceva un freddo polare, senza che fosse possibile ripararsi da nessuna parte). Ad ogni modo pare che l'impatto economico dei visitatori muniti di biglietto - per il 2015 - si sia aggirato intorno ai 27 milioni di euro...
Un altro dato confermato è che la maggior parte dei visitatori non risiede in zona: infatti il 52% pernotta a Lucca e provincia, quasi il 10% va a dormire in provincia di Pistoia, il 18% circa a Pisa e il 10% circa tra Prato e Firenze. Quindi, se questi sono dati attendibili, il 90% circa di chi paga il biglietto per accedere ai padiglioni viene da fuori... Mediamente i visitatori muniti di biglietto pernottano per tre giorni, ma alcuni arrivano a restare in zona per una decina di giorni.

Questi, per ora, sono i dati che sono trapelati dall'ufficio stampa della manifestazione. C'è tutta la parte ralativa ai commenti degli espositori di cui non si sa nulla, e non è neanche detto che  i dati relativi al pubblico pagante siano tutti qui... Anche perchè, ad esempio, l'età media degli intervistati non è emersa, e non avere indagato su questo dato arebbe stato assurdo...

Perciò sarebbe auspicabile che la versione integrale di questo studio prima o poi fosse resa pubblica, anche se magari non tutti gli aspetti su cui si è indagato hanno portato a conclusioni così lusinghiere.

Ad ogni modo credo che sia molto improbabile che in un sondaggio del genere, peraltro commissionato da Lucca Comics & Games, sia stata fatta una qualche domanda relativa all'orientamento sessuale dei partecipanti... Anche se, in un'indagine fatta per monitorare l'impatto economico di una manifestazione di questo tipo e di questa portata, sarebbe un dato tutt'altro che marginale. Anzi: probabilmente se un dato del genere avesse modo di emergere in un sondaggio condotto (anonimamente) a Lucca Comics & Games è facile ipotizzare che i risultati relativi alla manifestazione di cui stiamo parlando sarebbero tutt'altro che scontati.

E a questo punto sarebbe stata interessante anche una domanda sullo stato civile dei visitatori, e su quanti di loro sono venuti alla manifestazione portandosi appresso mogli/mariti e/o figli. Non foss'altro perchè ci sono alcune fasce d'età in cui buona parte di chi è eterosessuale è già sposato e con prole, e difficilmente può permettersi il lusso di sottrarre soldi al bilancio famigliare per una "vacanza" personale  di almeno tre giorni... E in effetti Lucca Comics & Games, più che una manifestazione per famiglie (anche se questo è il taglio che vorrebbe dargli il Comune) è una manifestazione per appassionati, tant'è che basta aguzzare l'orecchio per accorgersi che la stragrande maggiornaza delle famiglie che si aggirano per la fiera hanno tutte uno spiccato accento locale.

Quindi, a rigor di logica, fra tanti turisti over 25 che si aggirano per Lucca Comics senza portarsi appresso partner del sesso opposto (o magari figlioletti e figliolette) è legittimo sospettare che una buona percentuale rientri nella categoria LGBT. Anche perchè il profilo del tipico turista LGBT si sovrappone almeno in parte a quello del visitatore tipo di Lucca Comics & Games, perlomeno stando ai dati di una ricerca condotta dall'AITGL (Associazione Italiana Turismo Gay e Lesbico). Da questa ricerca, che risale al 2013 (CLICCATE QUI), emerge che i turisti omosessuali che hanno almeno una laurea sono il 37% e che mediamente possono permettersi più vacanze dei loro coetanei eterosessuali, e per periodi più lunghi. Anche perchè, non avendo famiglie a carico, possono permettersi di spendere mediamente più soldi nell'ambito del tempo libero. Inoltre emerge anche che più l'età si abbassa e più vivono con disinvoltura la dimensione gay delle loro vacanze, e pertanto preferiscono frequentare delle località che abbiano delle attrattive in questo senso... O che perlomeno risultino accoglienti per un certo tipo di clientela, che non è disposta a nascondere il suo orientamento sessuale per quieto vivere...

Ufficialmente Lucca Comics & Games NON ha attrattive LGBT (anzi: in qualche caso ha anche cercato di limitarle, come quando l'anno scorso ha impedito a Immanuel Casto di esibirsi in un concerto già concordato), ma è innegabile il fatto che durante la manifestazione si crei un clima da Gay Pride dove è permesso un po' di tutto, anche solo per via dei cosplayer e di alcuni ospiti che a tutti gli effetti sono icone gay. Ed è evidente che nel corso degli anni questo abbia contribuito ad attirare anche un certo tipo di turismo gay e gay friendly... Anche se è altrettanto innegabile che tutto questo, per ora, rimanga sottotraccia.

Anche perchè, e lo dico da anni, a differenza di quanto avviene nelle altre grandi manifestazioni di questo tipo che si tengono nel resto del mondo, e in particolare negli USA, a Lucca Comics & Games non c'è traccia di associazioni per la promozione delle tematiche LGBT che facciano da catalizzatore... E men che meno di un'organizzazione a monte che sia dichiaratamente gay friendly, di quelle che - per intenderci - promuovono un certo tipo di iniziative e di approfondimenti su un certo tipo di contenuti...

E sul perchè e sul percome di questa situazione mi sono già dilungato molto in passato (ad esempio QUI), quindi non mi ripeterò.

Ovviamente, se escludiamo l'ennesimo super concerto di Cristina D'Avena, per ora non si sa nulla di eventi, iniziative o ospiti che in qualche modo possano risultare di interesse LGBT. La cosa più vicina ad un ospite gay friendly è l'illustratore spagnolo Joan Cornellà (vero nome Renato Valdivieso), per il fatto che di tanto in tanto affronta argomenti LGBT nelle sue tavole e perchè suo zio è Jesus Vazquez (foto sotto): un conduttore televisivo gay dichiarato famosissimo in Spagna... Nonchè sex-symbol per la comunità gay locale e uno dei primi omosessuali ad usufruire della Legge spagnola sul matrimonio ugualitario...

Ad ogni modo a Lucca Comics & Games non ci sarà lui, ma suo nipote, quindi è anche abbastanza curioso che nella sua biografia sul sito della manifestazione  (CLICCATE QUI) sia riportata questa parentela... Tra l'altro non vorrei sbagliarmi, ma credo che sia l'unica parte del sito in cui si legge la parola "gay"... E comunque non si legge che Joan Cornellà tratta direttamente l'argomento gay nei suoi lavori...

Ovviamente, come da tradizione, a poco più di un mese di distanza non c'è ancora uno straccio di programma delle varie giornate... E questa volta la  mancanza risulta particolarmente odiosa, dato che la manifestazione dovrebbe durare cinque giorni e magari i visitatori non vorrebbero organizzare la loro permanenza a caso... E in effetti, a questo punto, verrebbe anche il sospetto che se il programma viene ufficializzato sempre a poche settimane di distanza dall'evento è proprio per cercare di spingere il pubblico ad organizzarsi per restare il più a lungo possibile, a prescindere da quello che gli interesserebbe vedere...

Tuttavia, come ogni anno, non mancano nemmeno i dettagli che fanno sorgere qualche inquietante interrogativo qua e là... Scartabellando con attenzione nel sito della manifestazione, ad esempio, si scopre che forse quest'anno non è stato ancora assegnato l'appalto per gli impianti elettrici (CLICCATE QUI). In poche parole, a poco più di un mese di distanza dall'evento non si sa chi e come fornirà illuminazione, cavi elettrici e tutto il resto... E questo bando dovrebbe valere per il 2016, il 2017 e il 2018. Nel momento in cui scrivo il bando risulta ancora aperto... Ed è curioso perchè sul modulo (CLICCATE QUI) c'è scritto che le domande dovevano pervenire entro il 27 luglio, e che l'assegnazione doveva diventare effettiva dal 10 ottobre...

Ad ogni modo, ad oggi, pare che sia ancora aperto anche il bando per chi vuole offrire un punto di ristorazione nell'area GAMES e presso il palco che viene allestito lungo le mura... E in questo caso la raccolta delle proposte per la gara di appalto (per il periodo 2016/2020) doveva concludersi il 5 agosto. Il modulo da compilare è ancora online (CLICCATE QUI)... A distanza di oltre un mese dalla scadenza del termine ultimo per compilarlo.

Chi gestisce il sito non ha avuto modo di aggiornare la sezione dei bandi? Non si è ancora deciso a chi assegnarli? Ci sono state poche proposte e si spera che si faccia ancora avanti qualcuno?

Staremo a vedere... Anche perchè se si presentassero problemi di fornitura elettrica e di foraggiamento non passerebbero inosservati...

In ogni caso - bandi a parte - pare che alla fine sia successo proprio quello che avevo ipotizzato l'anno scorso (CLICCATE QUI).

A cosa mi riferisco? Il limite giornaliero posto alla vendita dei biglietti l'anno scorso (anche se il raggiungimento del suddetto limite avrebbe garantito un'affluenza numericamente maggiore rispetto a tutte le edizioni precedenti) ha scoraggiato molti visitatori, che erroneamente hanno pensato che senza prenotazione sarebbero potuti rimanere senza biglietto e hanno preferito non rischiare... Anche perchè non tutti avevano voglia di comprare il biglietto in prevendita a prezzo maggiorato (cosa, che evidentemente, era proprio quello che l'organizzazione si augurava potesse accadere grazie a questo stratagemma).

La manifestazione 2015, con qualche visitatore in meno rispetto al 2014 (diciamo almeno 20.000), è stata molto più fruibile rispetto quelle precedenti, ma evidentemente ha portato in cassa meno liquidità del previsto... E così a Lucca Comics & Games, quest'anno, on hanno fatto particolare pubblicità al limite giornaliero dei biglietti (che è rimasto 80.000)...

A cosa potrebbe portare questa situazione? Difficile prevederlo... Sicuramente questa strategia non sarà un deterrente per le fiumane di persone che si possono riversare per le vie della cittadina (ed è prevedibile che i 20.000 visitatori in meno dell'edizione 2015 si rifaranno vivi con gli interessi). E comunque, anche se negli ultimi anni il tempo è stato davvero generoso, non mi risulta che sia stato approntato alcun piano B in caso di nubifragi o altro, men che meno per quel che riguarda gli spostamenti di chi non è automunito e magari deve muoversi in treno, sperando ogni volta che la stazione ferroviaria di Lucca non si trasformi in un girone dantesco...

Chi vivrà vedrà...

Le uniche cose certe sono che, ancora nel 2016, Lucca Comics & Games preferisce ignorare (perlomeno ufficialmente) il rapporto fra tematiche LGBT e immaginario pop... Che le associazioni LGBT non la considerano una manifestazione in cui ritagliarsi uno spazio e che il turismo LGBT nel corso di questa manifestazione è un concetto che - a quanto pare - non viene preso in considerazione da nessuno.

E meno male che da quest'anno abbiamo una Legge sulle Unioni Civili anche in Italia...

*SIGH*

Sicuramente il confronto con la San Diego ComiCon e le altre grandi manifestazioni di questo tipo, da questo punto di vista, resta alquanto impietoso...

Alla prossima!

2 commenti:

Francesco Osmetti ha detto...

Una delle problematiche che avevo notato l'anno scorso era proprio quella del biglietto: il limite massimo fisso per giornata non è stato superato ma nemmeno toccato alla lontana, persino nella giornata di sabato, la cui affluenza solita è maggiore. Mi sono sentito preso in giro dall'organizzazione: primo, ha diffuso lo spauracchio di non riuscire ad entrare fissando il limite e ciò ha portato ad un guadagno dato dalla prevendita, secondo, la coda della prevendita era sempre maggiore rispetto a chi comprava i biglietti al momento proprio per il motivo precedente.
Per me l'anno scorso è stato il quinto anno consecutivo; notando che l'offerta non cambiava, i prezzi di biglietti aumentano sempre senza organizzare nulla di nuovo, i materiali venduti sono tutti recuperabili su internet senza problemi... per questa volta salterò. L'anno scorso ho sfruttato al massimo il biglietto principalemente per incontrare autori e farmi autografare le loro opere, ma resto insoddisfatto dal fatto che non ci siano novità editoriali/novità di conferenze ecc. Preferisco di gran lunga spendere i miei soldi per comprare volumi su internet che vadano incontro ai miei interessi e/o partecipare a crowfunding e supportare veramente gli artisti.
Una critica che faccio in particolare è anche legata alla posizione degli stand: le autoproduzioni sono ad ingresso libero, il che è positivo, ma collocate lontano o nascoste dalla via principale mentre dovrebbero essere il cuore della fiera! Le novità, gli autori che si mettono in gioco dovrebbero essere sponsorizzati di più e non posti dove trovarli per caso. Se fossero messi nelle zone di passaggio principale, la diffusione sarebbe capillare ed utile per portare modernità al fumetto italiano. Capisco che si debba guadagnare ma questo è un evento culturale e come tale deve anche informare, invece le possibilità di esporre a Lucca come autoproduzioni o simili sono molto limitate sia per gli spazi, sia per i costi (ho visto autori che si dividevano 50 cm di stand in due per ammortizzare i costi).

Wally Rainbow ha detto...

Intervento acuto e ben argomentato :-)