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Il suddetto personaggio a suo tempo fece molto discutere perchè, oltre a fare apprezzamenti espliciti nei confronti dei fondoschiena di diversi supereroi, fu primo caso in assoluto di supereroe gay dichiarato in un fumetto mainstream.
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Certo, c'era almeno un altro supereroe "sospettato" di essere omosessuale (Northstar della Marvel), ma avrebbe fatto il suo coming-out solo nel 1991. In ogni caso Extrano comparve durante la saga Millenium, in cui - molto in sintesi - degli alieni avevano selezionato alcuni terrestri per concedere loro dei poteri in grado di preservare l'universo. Fra questi c'era anche un gay peruviano di nome Gregorio de la Vega, selezionato per diventare il supermago Extrano (in realtà si trattava di un vero e proprio scherzo di cattivo gusto, visto che il termine spagnolo Extrano significa "strano", ovvero "strange" in inglese, e il Dr. Strange è il mago supremo nei fumetti Marvel, diretta concorrente della DC Comics). Fatto sta che il povero Gregorio è stato tratteggiato in maniera estremamente stereotipata: non più giovanissimo, effemminato fino all'eccesso, depresso, vistoso, rintronato, emotivamente instabile...E dagli amici si faceva chiamare "zia". Come se non bastasse più avanti è saltato fuori che era anche sieropositivo (della serie "non facciamoci mancare nulla").
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Probabilmente non è un caso se il suddetto personaggio è sparito nell'oblio quasi subito e se anche un suo tentativo di rilancio si è risolto in un nulla di fatto...Anche a causa delle lamentele dei lettori gay. La DC Comics ha indubbiamente corretto il tiro, e di questo bisogna prendere atto. Merito anche di una comunità gay che, negli Stati Uniti, ha puntato molto sulla visibilità e sull'integrazione, tant'è che ora ci sono anche tanti gay dichiarati che sono apprezzati sceneggiatori e disegnatori di fumetti...Sono persino indetti dei premi per chi valorizza l'immagine gay presso il grande pubblico e ci sono associazioni che protestano se in certi fumetti viene data una rappresentazione troppo stereotipata e inverosimile della comunità GLBT. In Italia le cose non vanno esattamente in questo modo, e la maniera in cui vengono rappresentati i (pochi) gay che compaiono nei fumetti italiani "popolari" da edicola può essere indicativa. Ci sono delle isole felici fra i fumetti che escono in fumetteria e libreria, ma rimangono un fenomeno troppo limitato e sporadico per fare dei paragoni con quello che succede nel mercato statunitense. D'altra parte la speranza non muore mai...
1 commento:
più che extrano direi extrainquietante! fortuna che è stato cassato!
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