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domenica 11 maggio 2008

LA RIFLESSIONE DI OGGI

La scorsa settimana nella classifica di alexa.com questo blog era nella posizione 801842, mentre oggi è nella posizione 584551...Se la matematica non è un'opinione vuol dire che in una settimana ha guadagnato 217291 posizioni! Non so come funzionano queste cose, magari è una cosa normalissima, però mi sento in dovere di ringraziarvi. Oltretutto questo risultato è abbastanza gratificante anche per il sottoscritto visto che questo blog è la prima cosa che gestisco in maniera indipendente dai siti altrui, e comunque dovrebbe attirare la gente che è effettivamente interessata a quello che scrivo e che faccio. A questo proposito volevo condividere con voi una riflessione che ho fatto pocanzi, mentre leggevo un commento al mio articolo sui fumetti di Sebas Martìn pubblicato da Gay.It questo week-end (potete leggerlo cliccando sul titolo di questo post). Alla fine, tanto per cambiare, concludevo con uno dei miei tipici commenti sconsolati, che qui vi riporto.

"A quanto pare l'Italia piace molto a Sebas Martìn, visto che le dedica lunghe sequenze ambientate nel presente e nel passato. Descrivendo la vita gay di Roma, Milano e Napoli, Sebas Martìn ne parla in modo molto sincero e diretto, ed è imbarazzante constatare che in Italia nessuno ha mai avuto il coraggio di fare altrettanto. Finora, in Italia, non ci sono stati nemmeno degli editori che hanno avuto il coraggio di pubblicare i fumetti di Sebas. Troppo espliciti? Troppo onesti? Troppo scomodi nel loro mostrare, senza censure, un mondo gay verosimile e senza stereotipi? Di certo c'è solo che volumi come questi farebbero un gran bene al nostro panorama editoriale, e non solo a quello. "

Come dovreste sapere anche Gay.It dà la possibilità di intervenire sugli articoli con un forum.

Stamattina ho notato che un lettore anonimo ha così commentato:
" Ma ci sono già tanti fumetti a tematica gay pubblicati dalla Kappa..."


E' incredibile quanti spunti di discussione può offrire questa frase!
Per chi non fosse addentro al mondo editoriale italiano, ricordo che la Kappa Edizioni è una casa editrice con sede a Bologna, nata intorno a tre simpatici ragazzi e una ragazza (soprannominati Kappa boys), che hanno iniziato come appassionati di manga, per poi diventare redattori e infine fondando una loro etichetta, con un catalogo ricco e variegato di fumetti da tutto il mondo. Effettivamente Kappa Edizioni, nei suoi oltre dieci anni di vita, ha avuto il merito di proporre diverso materiale a tematica gay, anche realizzato in Italia. Attualmente nel suo catalogo rientrano diversi volumi di Ralf Konig, la maggior parte degli shonen-ai pubblicati in Italia, la saga made in Italy di "Matteo e Enrico", i titoli lesbici di Ebine Yamaji, i fumetti a tema trans di Roberto Baldazzini, vari volumi autoconclusivi, diversi racconti brevi e persino il primo manga a tema FtM della storia. Inoltre sono già stati annunciati numerosi altri progetti, tra cui un romanzo grafico sul confino degli omosessuali italiani durante il fascismo e una storia a base di fag-hag (termine inglese per indicare le ragazze che frequentano soprattutto ragazzi gay). Tutto vero. La Kappa Edizioni pubblica diversi fumetti a tema GLBT. Il problema è che, praticamente, in Italia li pubblica solo lei. Questo vuol dire niente concorrenza e niente che esuli dai gusti di chi la gestisce. Il tutto ha una sua logica: della gestione di questi fumetti si occupa Massimiliano De Giovanni, che è praticamente l'unico editore gay dichiarato nell'editoria a fumetti italiana, e in quanto tale può essere libero di interessarsi a questo settore senza particolari problemi. D'altra parte è evidente che se in Italia il settore "fumetti gay" equivale alla Kappa, e se nella Kappa è amministrato praticamente da una sola persona, la varietà dei suoi contenuti sarà comunque limitata e subordinata alla sua sensibilità. In tutto ciò non ci sarebbe davvero niente di male, se nel nostro paese ci fossero anche altri editori che non si fanno problemi a pubblicare certe cose, magari affidandole a persone competenti, ma le cose non stanno così. Alcuni grandi editori si sono fatti avanti, certo, ma senza un reale interessamento: Rizzoli ha pubblicato FUN HOME perchè era stato segnalato dalla rivista TIME, non certo per iniziare ad occuparsi di questo genere. Alcuni editori medio-piccoli come Magic Press pubblicano fumetti con protagonisti gay (attenzione, non fumetti gay!) in funzione del loro richiamo (come Authority), mentre altri li pubblicano perchè sanno che possono contare su uno zoccolo duro di lettori (Free-Books lo fa con Strangers in Paradise e con i suoi quasi-shonen-ai di origine coreana e statunitense). Per quel che riguarda l'editoria gay è ancora vivo il ricordo del FLOP clamoroso della collana BOY+BOY realizzata dalla Echo Communication nel 2002...Ma d'altra parte la suddetta collana era stata gestita da Veruska Sabucco, espertissima di shonen-ai, ma a quanto pare non troppo in sintonia con i gusti del pubblico gay. Da allora c'è stato praticamente il vuoto, a parte la Kappa Edizioni ovviamente. Da parte mia, la mia sola esperienza come consulente editoriale per la pubblicazione di fumetti a tema gay è stata estremamente limitata, anche perchè non avevo carta bianca e alla fine i vari HAPPY BOYS non sono stati fatti come li avrei voluti io...E ogni tanto mi chiedo ancora se e come sarebbe andata se avessero fatto a modo mio...Vah beh! Tornando a monte, il commento del lettore al mio articolo è la lampante dimostrazione che finchè una persona assaggia unicamente tre o quattro gusti di gelato, perchè al gelataio piacciono solo quelli, non potrà mai farsi un'idea dei gusti che si perde. Allo stato attuale non so se in Italia apriranno mai delle gelaterie come si deve...Ma bisogna essere ottimisti, no? E poi frequentando questo blog sono sicuro che il vostro palato si affinerà ;-)

1 commento:

Anonimo ha detto...

ehi!!! il blog va a gonfie vele vedo! i complimenti da parte mia ormai si sprecano,continua così valeeeeeee
neond