David Cantero è un simpatico fumettista spagnolo (gay e che si rivolge prettamente al pubblico gay) che ultimamente si sta dando parecchio da fare. Oggi però non voglio parlare di lui, visto che nei prossimi giorni ne parlerò comunque molto (il motivo per ora è un segreto...Ma vi anticipo che è un notizia bella, una volta tanto....), ma di quello che può fare. Mi spiego meglio: le sue illustrazioni sono abbastanza richieste per abbellire i flyers (un modo fico per dire "volantini") di diversi locali ed eventi gay delle sue parti. Ne ha fatti talmente tanti che è appena uscita una raccolta con i suoi migliori disegni per flyers. Tra le altre cose i suoi disegni sono stati richiesti per promuovere gli Eurogames di Barcellona 2008, e non aggiungo altro! Vediamo se capite dove voglio arrivare...Vi do un suggerimento: pensate ai flyers dei locali e degli eventi gay italiani...Quanti sono il frutto di un lavoro creativo e quanti sono dei fotomontaggi spesso URENDI (come avrebbero detto gli antichi romani), che riciclano immagini scaricate da internet, o peggio ancora disegni di artisti famosi senza alcuna autorizzazione? Domanda retorica...
La verità è che in certi ambiti in Italia si tira al risparmio in una maniera paurosa, e probabilmente è anche per quello che da noi gli artisti gay non hanno occasioni per sbocciare e farsi conoscere. Se non fosse così avvilente sarebbe quasi divertente andare a cercare i mille modi e i mille stratagemmi con cui il mondo dei locali gay italiani cerca di spennare i clienti investendo il meno possibile. Il che in teoria sarebbe una cosa sensata, se solo si volesse mantenere un minimo garantito di qualità, ma così non è. Vi faccio un esempio concreto: la prima e unica volta che sono stato contattato per realizzare un flyer per un locale ero arrivato secondo, nel senso che l'anno precedente avevano contattato un'altro disegnatore. Tra l'altro mi avevano dato due giorni di tempo (e non è che avessi da fare solo quello!), e hanno anche preteso che lo rifacessi più volte perchè avevo disegnato dei gay troppo maschili! Comunque mi ero informato e alla fine avevo richiesto la stessa cifra che era stata pagata al mio predecessore (che, per la cronaca era Jacopo Camagni), loro hanno detto di sì, ma a disegno spedito hanno ritrattato...Addirittura pensavano di dovermi pagare così poco da potermi inviare il compenso in francobolli (non sto scherzando)! Alla fine l'ho spuntata, ma è stata una battaglia epica quanto imbarazzante...Che fa il paio con quella volta che degli altri committenti potenziali mi avevano richiesto un'illustrazione promozionale con una dozzina di personaggi gay (colorati, tutti vestiti in modo diverso, con lo sfondo e tutto il resto), e non appena gli ho mandato una bozza di preventivo (penso fossero 200 euro o giù di lì) non si sono neanche degnati di rispondermi...Sparendo nelle nebbie...Secondo me qui i problemi sono due: il primo è che dalle nostre parti si svalutano i disegni in quanto tali...O magari chi li richiede pensa che siano una cosa semplice, veloce e poco faticosa da realizzare...Il secondo è che l'omofobia e i pregiudizi (in particolare quelli degli stessi gay) si riflettono anche negli investimenti di un certo tipo. Mi spiego meglio: se uno (gay o no) si rivolge al pubblico gay, ma pensa che i gay sono solo delle galline da spennare, prive della capacità di apprezzare le cose fatte bene, interessate solo a trombare o a farsi belle, SICURAMENTE non investirà mai concretamente anche nella qualità dei servizi che offre, e men che mai nella loro presentazione...Voi che ne pensate? In ogni caso, per completezza, ora vi lascio con un video che presenta i flayers di David Cantero...Di cui, vi ripeto, avrò molto da parlare prossimamente...
1 commento:
Caro Wally anche questa volta hai centrato in pieno la questione, in italia gli investimenti che riguardano le iniziative degli eventi gay e non solo sono tesi al massimo rendimento con il minimo della spesa.
Addirittura anche nel campo dell'arte, in italia ci sognamo e penso che continueremo a farlo per molto tempo, delle realtà come la Leslie Lohman Gallery o la Adonis Art Gallery.
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